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Tappa

6

Giovedì 15
Maggio 2025

227 km
Dislivello 2600 m

Partenza tra

G ::

Potenza -

Napoli

altimetria

planimetria

info tecniche

È la tappa più lunga del Giro 2025. Partenza da Potenza in direzione Irpinia attraverso le montagne lucane con la lunga salite Valico di Monte Carruozzo seguita da una parte lungo una strada a scorrimento veloce. Dopo l’ingresso in provincia di Napoli si susseguono gli abitati con i consueti ostacoli al traffico come rotatorie, spartitraffico, isole salvapedoni…). Gli ultimi 45 km sono interamente cittadini in un susseguirsi di centri abitati senza soluzione di continuità. Fondo stradale buono con lunghi tratti di pavé in porfido in stato discreto. Prima di entrare in Napoli si percorrono circa 20 km in superstrada. Finale nella città di Napoli su strade ampie e asfaltate.
Ultimi km
Ultimi 3 km con poche curve e una leggera salita su basolato seguita da 2 km perfettamente pianeggianti fino a via Caracciolo. Rettilineo d’arrivo di 900 m su asfalto largo 9 m.

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Città di:

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Potenza



Panoramica

Potenza è il capoluogo della Basilicata e il comune più popoloso della regione. Situata a 819 metri di altitudine, è il capoluogo regionale più alto d’Italia. Nota come “città verticale”, presenta un centro storico posto sull’altura più elevata, collegato ai quartieri inferiori da un sistema di scale, tra cui le scale mobili più estese d’Europa. Fondata dai Lucani nel IV secolo a.C., divenne capoluogo nel 1806 sotto il dominio francese. Tra i luoghi d’interesse: la Cattedrale di San Gerardo, la Torre Guevara e il Teatro Stabile.

Gastronomia

La cucina di Potenza e della Basilicata è un connubio di tradizioni contadine e sapori autentici, con ingredienti semplici ma intensi che raccontano la storia del territorio. Tra le specialità più rappresentative troviamo i Bocconi di maiale con peperoni all’aceto, un piatto che esalta il gusto deciso della carne di maiale, tagliata a pezzi e cotta lentamente con peperoni e aceto, creando un contrasto di sapori perfettamente bilanciato tra la dolcezza della carne e l’acidità della marinatura. Un altro piatto iconico è il Trittico lucano al ragù “cu drupc”, un piatto ricco e saporito che unisce tre tipi di carne – solitamente manzo, maiale e agnello – cotti a lungo in un ragù denso e corposo, arricchito da spezie e aromi locali. Questa preparazione è una celebrazione della carne nella tradizione lucana e rappresenta un classico della domenica e delle festività.

Il Soffritto di agnello è una ricetta rustica che valorizza al massimo il sapore intenso di questa carne. Viene preparato con le interiora di agnello, soffritte con cipolla, peperoncino e pomodoro, creando un piatto dal gusto deciso e autentico, tipico delle zone montane della Basilicata.

Il Pan cotto con le cime di rapa è invece un piatto povero ma estremamente gustoso, nato dalla tradizione contadina. Il pane raffermo viene ammorbidito in un brodo aromatizzato e servito con cime di rapa ripassate in padella con aglio, olio e peperoncino. Questo piatto rappresenta l’essenza della cucina lucana, che sa trasformare ingredienti semplici in autentiche prelibatezze.

Tra i primi piatti spiccano gli Strascinati con peperoni secchi cruschi, cacio ricotta lucano e briciole croccanti di pane. Gli strascinati, tipica pasta fresca lucana, vengono conditi con peperoni cruschi – peperoni essiccati e fritti, che conferiscono al piatto un’inconfondibile croccantezza – cacio ricotta, un formaggio saporito tipico della regione, e briciole di pane tostato, che aggiungono ulteriore croccantezza e sapore.

Vini e Bevande

Potenza vanta una selezione di bevande tipiche che arricchiscono ulteriormente l’esperienza gastronomica della regione. Tra queste spicca lo Spritz Potentino, una variante locale del celebre cocktail, caratterizzata dall’uso di ingredienti del territorio che conferiscono un gusto unico e distintivo.

La Gassosa Potentina è una bevanda gassata dal sapore dolce e agrumato, molto apprezzata per la sua freschezza e spesso utilizzata come base per cocktail locali o bevuta da sola nei mesi più caldi.

Il Revisco, prodotto prevalentemente con uve nebbiolo dei vigneti di Piano di Zucchero, e il Ballocchio sono gli unici vini prodotti all’interno del Territorio del Comune di Potenza e fanno parte della grande famiglia dei vini di Basilicata – I.G.T. La Regione Basilicata registra la presenza di circa 2 mila ettari vitati, con l’Aglianico del Vulture a farla da padrone.

Punti di interesse

Il Centro storico è un vero e proprio viaggio nel tempo, con vicoli caratteristici e palazzi nobiliari. Il Duomo di San Gerardo, dedicato al patrono della città, è una delle chiese più importanti della Basilicata, con una facciata neoclassica e interni decorati con affreschi e opere d’arte.

La Torre Guevara è un antico monumento costruito nel secolo X-IX d.C., Unica testimonianza del Castello signorile, della famiglia del Conte Guevara. La sua funzione era di vedetta e monitoraggio della rotta fluviale nel fiume Basento. Nel 1600 il Castello fu donato ai Monaci di San Carlo che ne fecero un monastero e poi un ospedale. Dopo l’ultima guerra mondiale il Castello fu abbattuto e ciò che ne rimane è l’attuale Torre formata da tre piani che raggiungono l’altezza di venti metri. Ha un diametro interno di 7 metri e un diametro esterno di 10. Inoltre presenta 86 scalini e 7 finestre. La Torre, posta all’estremità est del centro storico, ebbe nel corso del Medioevo grande importanza per la difesa dalle scorribande dei barbari. L’edificio è rimasto sostanzialmente intatto fino al giorno d’oggi, resistendo anche a terremoti molto forti, come quello del 1980, ed è oggi utilizzata come galleria d’arte e struttura a uso culturale.

Il Ponte Musmeci, con la sua struttura avveniristica, rappresenta un capolavoro dell’ingegneria moderna e uno dei simboli della città. Un altro punto d’interesse è il Teatro Francesco Stabile, unico teatro lirico della Basilicata, che ospita spettacoli e concerti di rilievo nazionale.

Per chi ama la natura, il Parco di Montereale offre un’oasi di verde nel cuore della città, perfetta per passeggiate e momenti di relax.

Questi luoghi rendono Potenza una destinazione affascinante, in cui storia, cultura e natura si fondono armoniosamente, offrendo ai visitatori un’esperienza autentica e suggestiva.

Napoli



Panoramica

Napoli, una delle città più affascinanti e storiche d’Italia, è conosciuta per il suo patrimonio culturale, artistico e gastronomico. Il centro storico, patrimonio UNESCO, è ricco di monumenti come il Duomo, il Maschio Angioino e il Palazzo Reale. Napoli è inoltre la culla della pizza e della tradizione musicale, con il famoso teatro San Carlo. Il Vesuvio, che domina la città, e la Costiera Amalfitana sono solo alcune delle meraviglie naturali che circondano questa vivace metropoli.

Gastronomia

Se c’è una specialità che immediatamente viene associata alla gastronomia partenopea, questa è sicuramente la pizza. La più nota e classica variante “margherita” con basilico, pomodoro e fior di latte è ormai affiancata dalle nuove e più sofisticate varianti “gourmet” condite con gli ingredienti più disparati in grado di accontentare tutti i palati.  A Napoli la pizza è una cosa seria, quando si parla dell’attività dei pizzaioli si parla di “arte”. E come tale non si improvvisa ma è fatta di procedure e gesti ben precisi che si tramandano di bottega in bottega. Non a caso nel 2017 l’arte dei pizzaioli napoletani è stata dichiarata “patrimonio immateriale dell’umanità”. È stato dunque riconosciuto il forte valore culturale e identitario della pizza che è considerata come marchio di “napoletanità”.

Ma il turista che viene in città, volendo assaggiare i prodotti della tradizione ha solo l’imbarazzo della scelta. Un altro prodotto tipico è il cosiddetto “casatiello” una torta rustica, impastata con pepe e sugna, ripiena di salumi, uova e formaggi. Si prepara in occasione della Pasqua ed è immancabile nelle classiche gite fuori porta di Pasquetta.

In realtà, anche la pasticceria napoletana è variegata. Non può, infatti, mancare una tappa in una delle tante pasticcerie per assaggiare i dolci tipici come il celebre babà, nella sua variante classica con rhum o con l’aggiunta di panna, crema o cioccolato; oppure le sfogliatelle nella duplice variante a forma di conchiglia detta “riccia”, fatta con pasta sfoglia oppure la versione tonda in pasta frolla. Da provare sono anche le versioni “gelato” che ripropongono i gusti di questi dolci tanto amati ma in versione decisamente estiva.

Bevande

Il caffè è sicuramente uno dei simboli della città di Napoli. Apprezzata per la sua virtù rinvigorente è, in realtà, molto più di una semplice bevanda. Offrire un caffè o semplicemente berlo in compagnia ha un valore simbolico, è un atto di cortesia, un gesto di amicizia. Il caffè è un pretesto per accorciare le distanze e iniziare una conversazione.

A Napoli vi è l’usanza del caffè sospeso. Quando si consuma al bar ne viene pagato uno in più che resta “in sospeso” per un futuro avventore che ne farà richiesta. In questo modo il caffè viene offerto anche a chi non può permetterselo.

Sebbene sia apprezzato in tutte le sue varianti, il modo più tradizionale per prepararlo è l’utilizzo della cosiddetta “cuccuma”, la tipica caffettiera napoletana. È composta da due contenitori sovrapposti, uno si riempie  con il caffè e l’altro con l’acqua. Quando questa arriva ad ebollizione, bisogna capovolgere  la caffettiera in modo che l’acqua possa filtrare attraverso la polvere di caffè. Durante questo procedimento è buona abitudine coprire il beccuccio della caffettiera con un “coppetiello”  ossia un conetto di carta in modo tale da non far disperdere l’aroma del caffè. Ce lo insegna Eduardo de Filippo nella celebre commedia Questi fantasmi.

Punti d'interesse

Sono sempre più numerosi i turisti che, da ogni parte d’Italia e del mondo, decidono di visitare Napoli durante tutto l’anno. La città offre ai visitatori un vasto patrimonio storico e artistico che ne fa una delle tappe principali del turismo culturale. Attraverso i suoi musei, le innumerevoli chiese, gli antichi palazzi nobiliari, i vicoli caratteristici, Napoli racconta la sua storia millenaria fatta di incroci di popoli e civiltà che hanno lasciato la loro impronta nella cultura locale.

La sua bellezza però non viene solo dal passato. La città sa anche essere terreno fertile per le novità aprendosi alla modernità.

Una delle esperienze più significative in tal senso è data dall’inaugurazione delle stazioni della linea 1 della metropolitana, cosiddette stazioni dell’arte. Al loro interno sono state collocate delle opere di artisti contemporanei e le stesse stazioni sono state progettate da architetti di fama internazionale. Non a caso sono state denominate dei “musei obbligatori” perché  i passeggeri che transitano nelle stazioni diventano inevitabilmente fruitori di opere d’arte contemporanea e non solo. Infatti all’interno di alcune stazioni sono stati riportati alla luce delle strutture antiche risalenti al periodo greco-romano.

Anche nei suoi caratteristici vicoli, è un’esplosione d’arte. Ai famosi Quartieri Spagnoli o nel popolare quartiere Sanità è possibile seguire dei veri e propri itinerari turistici alla scoperta della street art che si sta mano mano diffondendo anche nei quartieri periferici grazie ai murales realizzati  dall’artista napoletano Jorit. I suoi ritratti si caratterizzano per il forte realismo con cui sono raffigurati personaggi noti legati alla cultura partenopea. Tra questi, anche il patrono San Gennaro raffigurato sulla facciata di un palazzo a due passi dal Duomo dove sono custodite le sue reliquie.

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