Ceglie Messapica
Panoramica
Antico borgo medievale in provincia di Brindisi, Puglia, Ceglie Messapica è famosa per l’olio extravergine d’oliva e per le sue tradizioni culinarie. Il centro storico, con i suoi vicoli stretti e le case in pietra, conserva un’atmosfera autentica. La Cattedrale di Santa Maria Assunta, con la sua facciata romanica, è uno dei monumenti più importanti. Ceglie Messapica è anche famosa per le sue masserie, antiche fattorie trasformate in agriturismi.
Gastronomia
La cucina di Ceglie Messapica vanta piatti tradizionali dal forte legame con la cultura contadina e pastorale. Tra le specialità troviamo la Sagna Penta, una lasagna tipica della Pentecoste con un ragù di magro a base di pane soffritto e sugna. Il Biscotto di Ceglie, o Biscquettələ, è un dolce a base di pasta di mandorle e confettura di ciliegie o uva, con un’aroma di limone e, in alcune varianti, una copertura di glassa zuccherata o al cacao.
Il Panino Cegliese è un’esplosione di sapori che combina tonno, mortadella, provolone e capperi. Il Grano Stumpato, piatto tradizionale pugliese, si prepara con grano pestato condito con formaggio pecorino, ricotta forte o salsa di pomodoro. Immancabili sono le Fave e cicoria, piatto semplice e genuino con fave secche decorticate e cicoria selvatica, arricchito da olio extravergine di oliva. Le Orecchiette e gli Strascinati sono tra i formati di pasta più rappresentativi della tradizione pugliese. La Frisella, un pane biscottato, è spesso servita con pomodoro e olio d’oliva. Nei secondi piatti troviamo il Marretto, involtino di interiora d’agnello, le Bombette, involtini di carne di maiale ripieni e cotti alla brace, e i Fegatini d’agnello, detti gnumareddi.
Tra i dolci spicca U Currucl (Scarcelle), una pasta frolla all’olio tipica di Pasqua, e i Dolci di pasta reale, detti anche dolci della sposa, preparati per Natale o Pasqua con mandorle e zucchero.
Vini e Bevande
La tradizione vinicola di Ceglie Messapica e della Puglia si distingue per la presenza di vitigni autoctoni sia a bacca bianca che a bacca nera. Tra i bianchi, troviamo la Verdeca, coltivata principalmente in Puglia, e il Bianco di Alessano, di origine incerta ma diffuso nella Valle d’Itria. Il Minutolo è un vino bianco aromatico con una lunga storia, risalente al XIII secolo, mentre il Maresco è un vitigno autoctono minore, presente nei vecchi vigneti della Valle d’Itria.
Tra i rossi, spicca il Susumaniello, tipico della provincia di Brindisi, e la Malvasia, che dà origine a tre varianti: bianco, liquoroso e passito. Il Negroamaro, vitigno simbolo del Salento, è noto per il suo gusto intenso, mentre il Primitivo, prodotto nella zona di Manduria, è uno dei rossi più apprezzati della regione. L’Ottavianello, noto anche come Ottaviano, è un’altra varietà pugliese a bacca nera, così come il Notardomenico, tipico della zona di Brindisi.
Punti di Interesse
Il Castello Ducale, risalente all’epoca normanna, si distingue per la sua imponente Torre Quadrata e per le tre torri circolari aggiunte in epoca sveva e angioina. Ospita oggi la Pinacoteca Emilio Notte e la Biblioteca Pietro Gatti. Nei pressi del castello si trovano le antiche porte medievali della città. Il cuore della vita cittadina è Piazza Plebiscito, dominata dalla Torre dell’Orologio, costruita nel 1890 in stile neoclassico. La piazza è il principale luogo di incontro e ospita eventi culturali durante l’estate.
Tra le chiese più importanti vi è la Collegiata di Santa Maria Assunta, costruita nel XVI secolo su un’antica acropoli pagana e poi ampliata nel Settecento in stile barocco. La Chiesa di San Rocco, edificata nel XV secolo sul punto più alto della città, è legata al culto del santo che avrebbe protetto Ceglie da epidemie. La Chiesa di Sant’Anna, risalente al IX secolo e costruita su un antico tempio pagano, custodisce opere d’arte di pregio.
Tra le bellezze naturali, il Belvedere Monterrone offre una vista panoramica sulla città, mentre gli Orti Urbani conservano antichi terrazzamenti con vigneti. Le Grotte di Montevicoli, scoperte nel 1962, sono un affascinante esempio di territorio carsico con stalattiti e stalagmiti.
Infine, Ceglie conserva importanti testimonianze della civiltà messapica, con resti di mura difensive, necropoli e reperti archeologici che raccontano la sua antica storia.
Matera
Panoramica
Matera, in Basilicata, è celebre per i suoi I Sassi, unici al mondo, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Questi antichi quartieri scavati nella roccia offrono un’esperienza unica. Le chiese rupestri, con le loro affreschi, sono un tesoro artistico inestimabile. Il Museo Civico Ridola, ospitato in un palazzo del XVI secolo, racconta la storia della città.
Gastronomia
città dei Sassi e del pane fragrante, vanta una tradizione gastronomica profondamente radicata nella cultura contadina, fatta di ingredienti semplici e genuini. Tra le sue specialità più rappresentative spicca il Pane di Matera IGP, un prodotto unico ottenuto esclusivamente da semola di grano duro, lavorato con un metodo antico tramandato dai panificatori locali. Con la sua forma alta e arcuata, detta “a cornetto”, e la crosta dorata e croccante, questo pane è il simbolo della tradizione materana.
Un piatto che esalta il pane raffermo è la cialledd, una preparazione povera ma saporita, declinata in due varianti: calda, ideale nelle giornate fredde, e fredda, perfetta per l’estate. La ricetta prevede l’aggiunta di patate, cipolla, erbette della Murgia e, talvolta, uova, dando vita a un piatto nutriente e ricco di storia.
Tra i piatti della tradizione spicca la crapiata, una zuppa di legumi che un tempo segnava la fine della stagione del raccolto, consumata il primo di agosto in segno di abbondanza e condivisione. Realizzata con ceci, fave, lenticchie e altri legumi tipici del territorio, è un piatto che esprime il senso di comunità e la cucina semplice e genuina della Basilicata.
Un’altra ricetta profondamente legata alla cultura pastorale è la pignata, una pietanza a base di carne di pecora cotta lentamente in una pentola di terracotta, arricchita con patate, cipolle, sedano, pomodori e salame. La lunga cottura rende la carne tenera e saporita, esaltando i profumi degli ingredienti.
Infine, tra le delizie da forno spicca il “Ricco d’olio”, conosciuto nel dialetto locale come U Ricchddugghj. Questa focaccia alta e soffice è caratterizzata da un’abbondante presenza di olio extravergine d’oliva e da una sorprendente copertura di zucchero, che le conferisce un equilibrio perfetto tra dolce e salato, rendendola una prelibatezza unica nel suo genere.
Vini e Bevande
La tradizione enologica e liquoristica di Matera affonda le sue radici in una cultura antica, che ha saputo valorizzare le peculiarità del territorio per dare vita a prodotti dal carattere deciso e inconfondibile. Tra i protagonisti della scena vinicola spiccano due eccellenze: l’Aglianico del Vulture e il Greco di Matera, entrambi espressione dell’unicità del suolo lucano.
L’Aglianico del Vulture, vitigno autoctono coltivato sui terreni vulcanici alle pendici del monte Vulture, è considerato uno dei grandi rossi italiani. Con il suo colore rubino intenso e i suoi profumi complessi di frutti rossi, spezie e tabacco, è un vino strutturato e longevo, perfetto per accompagnare piatti robusti della cucina lucana, come carni alla brace e formaggi stagionati.
Il Greco di Matera, invece, è un vino bianco dal carattere elegante e minerale, prodotto sulle colline argillose della provincia. Il suo bouquet, ricco di note agrumate e floreali, lo rende un ottimo abbinamento per piatti a base di pesce, verdure e formaggi freschi. Questo vitigno, che affonda le sue origini nella colonizzazione greca dell’Italia meridionale, esprime nel calice tutta la freschezza e la luminosità del territorio materano.
Accanto ai vini, un’altra bevanda simbolo della Basilicata e molto apprezzata anche a Matera è l’Amaro Lucano, nato a fine Ottocento a Pisticci, in provincia di Matera. Questo liquore, ottenuto dalla macerazione di erbe officinali, è noto per il suo equilibrio tra note amare e dolci, che lo rendono un perfetto digestivo. La ricetta segreta, tramandata di generazione in generazione, conferisce all’Amaro Lucano un gusto unico e avvolgente, ideale da sorseggiare liscio, con ghiaccio o come base per cocktail dal sapore deciso.
Punti di Interesse
Matera, città dalla storia millenaria, è famosa per i suoi Sassi, antichi rioni scavati nella roccia e dichiarati Patrimonio UNESCO nel 1993. I due quartieri principali, il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano, offrono uno scenario unico al mondo, con le loro abitazioni rupestri che si integrano perfettamente con il paesaggio naturale. Questo nucleo urbano, tra i più antichi d’Europa, è un esempio straordinario di insediamento umano che si è sviluppato lungo la via Appia sin dalla preistoria.
Un elemento distintivo del territorio materano è la presenza di chiese rupestri, testimonianze di una tradizione religiosa e artistica eccezionale. Sparse nei Sassi e nel Parco della Murgia Materana, queste chiese erano spesso utilizzate anche a scopo funerario, come dimostrano le numerose tombe scavate nella roccia. Tra le più affascinanti vi sono la Chiesa di Santa Lucia alle Malve, con i suoi splendidi affreschi bizantini, e la Chiesa Madonna delle Vergini, con la sua facciata barocca e un interno scavato nella roccia.
Un sito di grande interesse è il Convicinio di Sant’Antonio, un complesso di chiese rupestri medievali che, nel XVII secolo, furono trasformate in cantine per la vinificazione. Qui si trovano preziosi affreschi che raffigurano episodi religiosi e santi, tra cui San Donato e la Madonna di Picciano.
Tra le meraviglie sotterranee spicca il Palombaro Lungo, una cisterna monumentale sotto Piazza Vittorio Veneto, capace di contenere fino a 5 milioni di litri d’acqua. Realizzato tra il XVI e il XVII secolo, rappresenta un capolavoro di ingegneria idraulica, con pareti rivestite di coccio pesto per garantire l’impermeabilità.
Infine, il Parco della Murgia Materana offre un paesaggio mozzafiato, ricco di sentieri, gravine e siti archeologici. Esteso per circa 8000 ettari, è un luogo ideale per escursioni a piedi o in bicicletta, alla scoperta di grotte preistoriche, masserie fortificate e un’eccezionale biodiversità.