San Michele all'Adige
Panoramica
San Michele all’Adige, situato in Trentino, è un piccolo comune che affonda le sue radici nella tradizione agricola e vitivinicola. Il paese è famoso per il suo paesaggio montano e le opportunità per passeggiate, trekking e ciclismo. Il centro storico ospita la chiesa di San Michele e diverse case tradizionali in pietra. San Michele è anche un ottimo punto di partenza per esplorare la Valle dell’Adige e i vigneti circostanti, che producono alcuni dei migliori vini trentini.
Gastronomia
L’Asparago di Zambana, dal colore bianco candido e dal sapore delicato, è una vera eccellenza locale. Cresce nei terreni sabbiosi sulle rive dei fiumi, grazie a un microclima unico e a tecniche di coltivazione tramandate di generazione in generazione. La raccolta, eseguita a mano da fine marzo a fine maggio, è un rito che celebra la qualità e la freschezza di questo prodotto.
La coltivazione delle mele in Trentino ha radici antiche, ma si è sviluppata soprattutto a partire dal 1850, con la costruzione della ferrovia del Brennero. Oggi, le mele trentine sono apprezzate in tutto il mondo per la loro qualità, ottenuta con metodi naturali, biologici o integrati. La produzione ha dato impulso anche a un’industria di trasformazione, con succhi di frutta e chips di mela.
La ricca flora del Trentino, con erbe e fiori di ogni tipo, rende inoltre questa regione un luogo ideale per l’apicoltura. Il miele trentino, prodotto in un ambiente incontaminato, si distingue per la sua salubrità e la varietà di sapori. Tra le tipologie più particolari, troviamo il miele di rododendro, quello aromatizzato al pino mugo e la melata di abete o di bosco.
Le acque fresche e ossigenate che scorrono tra il massiccio del Brenta e il Lago di Garda, invece, sono l’habitat ideale per l’allevamento di trote, una tradizione secolare in Trentino. Le tipologie allevate sono la trota iridea, la trota fario e il salmerino, pesci dal sapore delicato e apprezzati per le loro proprietà nutrizionali.
Da sottolineare anche la produzione di insaccati e la norcineria, che sono attività tradizionali diffuse in tutto il Trentino. Tra i prodotti più conosciuti, troviamo lucaniche, speck e pancetta, spesso rivisitati in chiave locale. A questi si aggiungono salumi specifici come la Mortandèla della Val di Non, la Carne Salada dell’alto Garda e la Ciuìga del Banale.
Il formaggio, poi, è uno dei prodotti più caratteristici del Trentino, con una produzione diffusa in tutta la provincia. Il latte proviene da 700 allevatori che lo conferiscono ai 17 caseifici sociali dislocati nelle valli. Ogni caseificio è specializzato nella produzione di formaggi locali, tra cui spicca il Trentingrana DOP, un formaggio a pasta dura di alta qualità.
Il Tortel di Patate è il piatto salato più tipico della gastronomia trentina. Si tratta di frittelle a base di patate grattugiate, farina, sale e pepe, che vengono fritte in olio bollente fino a diventare croccanti e dorate. I tortelli vengono serviti con un tagliere di affettati misti, carne salada e formaggi, accompagnati da fagioli borlotti e cavolo cappuccio condito.
Il Risotto al Teroldego è un piatto semplice e gustoso, che celebra il vino rosso più rappresentativo del Trentino. Il riso viene tostato in un soffritto di cipolla, sfumato con il Teroldego e cotto lentamente con brodo. A fine cottura, viene mantecato con burro e Trentingrana.
Vini e Bevande
San Michele all’Adige, terra di grandi vini e antiche tradizioni, è un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti dell’enogastronomia di qualità. La sua posizione strategica, nel cuore della Val di Non, e il suo clima mite e soleggiato favoriscono la coltivazione di vitigni autoctoni e internazionali, che danno vita a vini unici e pregiati.
Il Trento DOC, spumante simbolo di eccellenza, è uno dei fiori all’occhiello della produzione locale. Prodotto con uve Chardonnay e Pinot Nero, si distingue per le sue bollicine finissime e il suo perlage elegante e persistente. La sua fama ha ormai raggiunto livelli internazionali, consacrandolo come uno dei migliori spumanti metodo classico al mondo. San Michele all’Adige, in particolare, vanta una concentrazione di case spumantistiche di primissimo piano.
Il Teroldego Rotaliano DOC, considerato il principe dei vini trentini, è un altro vanto del territorio. Questo vino rosso, dal colore rubino intenso e dal profumo fruttato e speziato, è prodotto esclusivamente con uve Teroldego, un vitigno autoctono che trova nel Campo Rotaliano il suo habitat ideale. Il Teroldego Rotaliano è un vino di grande struttura e personalità, capace di esprimere al meglio le caratteristiche del terroir trentino.
La Nosiola, il più antico vitigno bianco del Trentino, è un’altra gemma enologica locale. Questo vino bianco, dal profumo delicato e dal sapore fresco e minerale, è prodotto in quantità limitata e rappresenta una vera e propria rarità.
Punti di interesse
Il METS – Museo Etnografico Trentino San Michele, fondato nel 1968, è il più grande museo etnografico regionale in Italia. Situato nel suggestivo complesso monumentale del monastero fortificato di San Michele all’Adige, il museo offre uno sguardo approfondito sulla vita e le tradizioni del Trentino, con particolare attenzione al sistema agro-silvo-pastorale della montagna e alle varie forme di artigianato, religiosità, musica e folklore.
La Chiesa di San Michele Arcangelo, cuore dell’antico complesso abbaziale risalente al XII secolo, è un’imponente chiesa barocca che conserva ancora oggi una notevole ricchezza di stucchi, marmi e fregi. L’elegante facciata, con statue dedicate a San Michele Arcangelo e ai quattro evangelisti, è solo un assaggio della bellezza che si cela all’interno, con numerosi quadri e affreschi opera di Giuseppe Alberti e della sua scuola.
Faedo, un piccolo borgo medievale con viuzze suggestive e case raccolte, testimonia l’antica ricerca di difesa reciproca. Il paese, legato alle attività minerarie che per secoli hanno caratterizzato la zona, custodisce un vero gioiello: la chiesa di S. Agata, risalente ai primi del 1200. Oggi, Faedo si distingue per la bellezza del suo paesaggio collinare, con vigneti e boschi rigogliosi.
Il Castello di Monreale, edificato nel XIV secolo, si erge a presidio della parte meridionale della contea del Tirolo. Situato in una zona di passaggio obbligato tra nord e sud, il castello ha svolto per secoli un ruolo importante nell’amministrazione della giustizia. Nonostante le modifiche subite nel corso dei secoli e la perdita di alcune parti, conserva ancora un caratteristico fronte merlato e una cappella interna affrescata.
Bormio
Panoramica
Bormio, in Lombardia, è una rinomata località turistica situata nel cuore delle Alpi. Conosciuta per le sue terme naturali e le sue piste da sci, Bormio è una meta ideale per gli amanti dello sport e del relax. Il paese, che conserva un centro storico pittoresco con antichi edifici in pietra, è anche un punto di partenza per esplorare il Parco Nazionale dello Stelvio e le montagne circostanti, sia in estate che d’inverno.
Gastronomia
Bormio è famosa non solo per le sue piste da sci e le terme rigeneranti, ma anche per la sua ricca tradizione culinaria. I sapori autentici della Valtellina trovano qui la loro massima espressione, offrendo un viaggio gastronomico che affonda le radici nella cultura contadina locale. Tra le specialità più rappresentative ci sono i pizzoccheri valtellinesi IGP, un piatto simbolo del territorio. Queste tagliatelle di farina di grano saraceno vengono abbinate a verza, patate, formaggio Casera DOP e burro fuso con aglio, creando un’esplosione di sapori ricchi e avvolgenti. La denominazione IGP garantisce l’autenticità degli ingredienti e la lavorazione artigianale, mantenendo intatta la tradizione.
Un’altra eccellenza della Valtellina è la bresaola IGP, salume magro e saporito ottenuto da carne bovina di alta qualità, aromatizzata con erbe di montagna e stagionata lentamente. Dal gusto delicato e dalla consistenza morbida, la bresaola è perfetta come antipasto, spesso servita con un filo d’olio extravergine d’oliva, limone e scaglie di grana. Tra i formaggi spiccano il Bitto e il Casera DOP, prodotti simbolo dell’antica tradizione casearia valtellinese. Il Bitto, considerato il re dei formaggi tipici, viene prodotto nelle malghe d’alta quota durante l’estate, utilizzando latte vaccino con una piccola percentuale di latte caprino, che gli conferisce un gusto intenso e complesso, capace di evolvere con la stagionatura. Il Casera DOP, invece, è un formaggio più giovane e delicato, ampiamente utilizzato anche nella preparazione dei pizzoccheri.
Un’altra prelibatezza sono gli Sciatt, croccanti bocconcini di pastella di grano saraceno ripieni di formaggio Casera DOP, fritti fino a diventare dorati e serviti su un letto di cicoria o insalata verde, per un contrasto perfetto tra croccantezza e cuore filante. La Polenta Taragna è un piatto rustico e nutriente, preparato con farina di grano saraceno e farina di mais, arricchita con burro e abbondante formaggio Casera. Dal gusto deciso e avvolgente, è l’accompagnamento ideale per carni in umido o selvaggina.
Per concludere in dolcezza, la Bisciola è un dolce tradizionale a base di farina integrale, frutta secca e miele, una sorta di panettone rustico perfetto da gustare con un bicchiere di vino dolce locale. La cucina di Bormio non è solo cibo, ma un racconto di tradizioni, sapori genuini e passione per il territorio, capace di conquistare anche i palati più esigenti.
Vini e Bevande
La viticultura valtellinese viene definita eroica in quanto le viti crescono sui terrazzamenti e dialogano con la roccia. È straordinario il sistema terrazzato della Valtellina, con oltre 2.500 km di muretti a secco che sfidano le leggi della natura. Da uve nebbiolo, nascono grandi vini dalla forte personalità. Lo Sforzato di Valtellina DOGC, il re dei vini valtellinesi, l’Inferno, il Grumello, il Sassella sono solo i nomi più noti.
Sotto il centro storico di Bormio si trovano le antiche cantine del Braulio, che qui invecchia in botti di rovere. Creato da un farmacista, Francesco Peloni, nel 1875, questo amaro è composto da 13 erbe e piante officinali. La ricetta è segreta e viene tramandata di padre in figlio
Degna di nota anche la Taneda, un digestivo unico nel suo genere. E’ il nome dialettale dell’Achillea moscata, o Erba Iva, pianta che cresce dai 2.000 m. fino al limite dei ghiacciai. Non è facile raccoglierla e si usano solo i fiori per la preparazione del liquore che assume infatti il suo tipico e inconfondibile colore giallo.
Punti di interesse
Bormio, incastonata nel Parco Nazionale dello Stelvio a 1.225 metri di altitudine, è una delle destinazioni turistiche più affascinanti delle Alpi, amata per la sua straordinaria offerta di attività in ogni stagione. In estate, gli appassionati di ciclismo possono sfidare le leggendarie salite dello Stelvio, Mortirolo, Gavia e i Laghi di Cancano, che hanno fatto la storia del ciclismo. Per chi preferisce la mountain bike o l’e-bike, oltre 600 chilometri di sentieri offrono percorsi adatti a tutti i livelli, circondati da paesaggi mozzafiato. Gli amanti del gravity trovano invece emozioni nei percorsi downhill e freeride del Bike Park di Bormio e nei tracciati enduro di Santa Caterina Valfurva.
Anche d’estate, grazie agli impianti del Passo dello Stelvio, è possibile sciare sul ghiacciaio del Livrio, un luogo che unisce sport e storia, con i suoi sentieri della Grande Guerra. In inverno, Bormio si trasforma in un paradiso per gli sport invernali con oltre 145 chilometri di piste per sci alpino, sci nordico e snowboard. Grazie allo skipass plurigiornaliero “3 ski areas – 1 unique pass”, è possibile sciare a Bormio, Santa Caterina Valfurva e Cima Piazzi-San Colombano, ognuna con caratteristiche uniche: dalle discese emozionanti di Bormio con il maggior dislivello sciabile d’Italia, alle piste immerse nel Parco Nazionale dello Stelvio, fino ai tracciati adatti alle famiglie di Cima Piazzi-San Colombano.
Le piste simbolo della località sono la Stelvio, teatro di Coppe del Mondo e dei prossimi Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, e la Deborah Compagnoni di Santa Caterina Valfurva, pensata per i Mondiali del 2005. Per chi ama esplorare senza gareggiare, Bormio offre anche numerosi itinerari per scialpinismo, ciaspole e racchette.
Ma Bormio è anche sinonimo di benessere. “The wellness mountain” vanta tre centri termali di eccellenza: QC Terme Bagni Vecchi, Bagni Nuovi e Bormio Terme, con oltre settanta pratiche termali in ambienti suggestivi e piscine accessibili tutto l’anno. A completare l’esperienza ci pensa il suo affascinante centro storico, con chiesette, palazzi, musei e la centrale Piazza del Kuerc, testimoni della storia di una piccola democrazia comunale al centro delle Alpi per oltre 700 anni.