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Tappa

13

Venerdì 23
Maggio 2025

180 km
Dislivello 1600 m

Partenza tra

G ::

Rovigo -

Vicenza

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planimetria

info tecniche

Tappa perfettamente piatta (o quasi) fino al primo passaggio sull’arrivo. Da Rovigo a Vicenza c’è solo la breve interruzione di Castelnuovo sui Colli Euganei. A Vicenza dal primo passaggio sul Monte Berico si effettuano due giri di un circuito impegnativo via Pilla e il monte Berico stesso fino all’arrivo sul muro che vide trionfare Gilbert nel 2015.

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Città di:

partenza
arrivo

Rovigo



Panoramica

Rovigo, in Veneto, è una città dalle grandi tradizioni. Il centro storico è caratterizzato da piazze e monumenti, tra cui la Cattedrale di Rovigo e il Teatro Sociale. La città è punto di accesso al Parco Naturale delle Valli del Mezzano, dove è possibile fare escursioni e osservare la fauna locale. Rovigo è luogo ideale per chi vuole scoprire la cultura veneta in un ambiente tranquillo e poco affollato, lontano dalle mete turistiche più conosciute.

Gastronomia

Rovigo e la sua provincia offrono un’ampia varietà di piatti e prodotti enogastronomici che raccontano la storia e le tradizioni di un territorio profondamente legato alla terra e all’acqua. Alcuni di questi prodotti derivano da antiche ricette tramandate di generazione in generazione, mentre altri sono strettamente connessi alla loro provenienza geografica e alla qualità delle materie prime locali.

Tra le eccellenze del territorio spiccano il Distretto Ortofrutticolo di Lusia e di Rosolina e il Distretto Ittico Rovigo-Chioggia, che rappresentano pilastri fondamentali dell’economia locale. Qui si producono alcuni dei prodotti più rinomati della provincia, tra cui l’Insalata di Lusia IGP, apprezzata per la sua croccantezza e il sapore delicato, e le Cozze di Scardovari DOP, caratterizzate da una polpa carnosa e saporita grazie alle particolari condizioni dell’habitat lagunare. Non meno importanti sono il Riso del Delta del Po IGP, coltivato nelle fertili terre bonificate del Polesine e ideale per la preparazione di risotti cremosi, e l’Aglio Bianco Polesano DOP, noto per l’aroma intenso e la lunga conservabilità.

Rovigo è il secondo produttore di aglio in Italia, con una superficie coltivata di circa 387 ettari che rappresenta l’11% della produzione nazionale. L’Aglio Bianco Polesano è un ingrediente essenziale nella cucina locale, utilizzato per insaporire numerosi piatti grazie al suo gusto deciso ma armonioso. La coltivazione dell’aglio, radicata nel Polesine da secoli, è un’attività che richiede grande esperienza e cura, e continua a rappresentare un importante fattore economico per il territorio.

Tra i piatti tipici di Rovigo e del Polesine, un posto d’onore spetta alla polenta polesana, le cui origini risalgono al 1500, quando il mais iniziò a diffondersi in Europa. Preparata con farina di mais locale, la polenta accompagna spesso carni in umido, pesce e formaggi. Un altro piatto rappresentativo è il risotto alla “canarola”, tipico del Basso Polesine, preparato con riso del Delta del Po e un delicato condimento a base di pesce di laguna. Tra le zuppe tradizionali spiccano la “pasta e fasoi” (pasta e fagioli), un piatto nutriente e saporito, e i “fasoi in potacin” (fagioli in umido), cotti lentamente con aromi per esaltarne il gusto.

Tra i salumi tipici va menzionata la “bondola” polesana, un insaccato dalla forma caratteristica, prodotto con carni suine selezionate e aromi naturali, ideale da gustare con polenta o pane rustico. Per concludere in dolcezza, la cucina rodigina offre specialità come la torta di patate americane, morbida e profumata, e i “sugoli”, dolci al cucchiaio preparati con mosto d’uva e farina, dalla consistenza vellutata e dal gusto intenso.

Vini e Bevande

I vini del Polesine, sia rossi che bianchi, sono apprezzati per il loro gusto leggero e aromatico, con una caratteristica nota di sapidità. Tra i vini rossi più conosciuti troviamo il Fortana, un vino dal colore rosso rubino vivace, con un profumo vinoso distintivo e un sapore asciutto. Il Merlot è un altro vino rosso diffuso nella zona, caratterizzato da un colore rosso rubino intenso quando è giovane, che tende a schiarirsi con la maturità. Per quanto riguarda i vini bianchi, il Bianco del Bosco è una scelta popolare, un vino leggero e aromatico, mentre il Sauvignon si distingue per il suo gusto leggermente sapido.

Oltre ai vini, Rovigo offre altre bevande tipiche che meritano di essere menzionate. Il Liquore al miele di acacia del Delta del Po è una specialità locale, un liquore dolce e aromatico prodotto con il miele di acacia tipico della zona del Delta del Po. La grappa, un distillato di vinacce, è un’altra bevanda tradizionale diffusa in diverse varianti.

Punti di interesse

La storia millenaria di Rovigo è testimoniata da numerosi documenti, tra cui uno dell’838 d.C. che la menziona come “villa” chiamata Rodigo. Nel corso dei secoli, Rovigo si è trasformata in un importante centro, passando sotto la signoria degli Estensi e della Repubblica di Venezia, che hanno lasciato un’impronta significativa sul suo sviluppo urbano e artistico.

Il Museo dei Grandi Fiumi, situato in un ex monastero del ‘600, è un luogo ideale per scoprire la storia e la cultura del territorio attraverso reperti archeologici, etnografici e culturali. Il percorso museale, con diorami e installazioni multimediali, offre una panoramica di oltre 3.500 anni di storia, dall’Età del Bronzo al Rinascimento.

Il centro storico di Rovigo è caratterizzato da torri medievali, come Torre Donà e Torre Grimani, che testimoniano l’antica fortificazione della città. Le piazze principali, Piazza Vittorio Emanuele II e Piazza Garibaldi, sono luoghi di incontro e di socializzazione, con edifici di pregio come il Teatro Sociale, un esempio di stile Liberty.

Il Teatro Sociale, inaugurato nel 1819, ha ospitato importanti eventi e spettacoli nel corso della sua storia. Dopo un incendio nel 1902, è stato ricostruito e decorato in stile Liberty, diventando uno dei simboli della città.

Il Tempio della Beata Vergine del Soccorso, conosciuto come “la Rotonda” per la sua pianta ottagonale, è un gioiello barocco che ospita preziose opere d’arte, tra cui i “teleri”, tele celebrative raffiguranti i podestà e storie della Madonna.

Palazzo Roverella, risalente al XV secolo, è un altro importante edificio storico che ospita la Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi, con opere di artisti veneti come Bellini, Tintoretto e Tiepolo. Il palazzo ospita anche mostre temporanee di grande richiamo.

Rovigo è anche una città dinamica e vivace, con festival, eventi e la tradizionale fiera d’ottobre. La passione per il rugby è un altro elemento distintivo della città, che ha raggiunto importanti traguardi sportivi a livello nazionale e internazionale.

La leggenda narra che Rovigo sia chiamata “Città delle Rose” per via del suo nome di origine greca, che significa “rosa”. Anche l’Ariosto, nel suo Orlando Furioso, ha celebrato la bellezza di Rovigo e la sua tradizione di coltivazione delle rose.

Vicenza



Panoramica

Vicenza, in Veneto, è famosa per la sua architettura, soprattutto per le opere di Andrea Palladio, il celebre architetto rinascimentale. Il centro storico, patrimonio UNESCO, ospita il Teatro Olimpico, la Basilica Palladiana e numerosi palazzi eleganti. Vicenza, sorvegliata dallo splendido Monte Berico, è anche un importante centro culturale e commerciale, con una tradizione orafa che affonda le radici nell’antichità. La città è perfetta per chi ama l’arte, la storia e la tradizione veneta.

Gastronomia

Vicenza e i Colli Berici vantano una lunga e rinomata tradizione gastronomica, che affonda le sue radici in una cucina semplice ma ricca di sapori autentici, fortemente legata al territorio e alla stagionalità degli ingredienti. Passeggiando per le vie del centro storico o salendo sulle dolci colline circostanti, è impossibile resistere al richiamo delle trattorie, degli agriturismi e delle osterie, dove ogni piatto racconta una storia fatta di tradizione e passione per la buona tavola. Assaporare una porzione di baccalà alla vicentina, cotto lentamente nel latte fino a diventare cremoso e servito con polenta fumante, è un’esperienza imperdibile, così come lo è gustare un piatto di fettuccine al tartufo dei Berici, la cui fragranza intensa richiama i profumi dei boschi locali.

La cucina vicentina è un viaggio attraverso sapori genuini e preparazioni tramandate di generazione in generazione. Tra i primi piatti più apprezzati troviamo i bigoli con l’anatra, una pasta ruvida e porosa che trattiene perfettamente il sugo ricco e saporito, e i gargati col consiero, una pasta corta tipica condita con un ragù bianco dal sapore deciso. Tra i secondi spicca il pollo in tecia, una ricetta casalinga dal sapore avvolgente, cotto lentamente con aromi e vino bianco, e la celebre polenta e Sopressa Vicentina, un piatto che unisce la morbidezza della polenta con il gusto speziato di questo salume tipico, riconosciuto con il marchio DOP. Non mancano infine i dolci della tradizione, come la Putana, una torta rustica preparata con farina di mais e arricchita con uvetta e mele, il Macafame, simile a un budino di pane e frutta secca, e i Zaleti, biscotti di farina di mais profumati al limone e arricchiti con uvetta.

La gastronomia dei Colli Berici si sviluppa in perfetta armonia con i ritmi della natura e le eccellenze locali. I prodotti della terra, coltivati secondo metodi tradizionali, si trasformano in ingredienti fondamentali della cucina locale. Tra le specialità più rinomate troviamo il radicchio rosso di Asigliano, croccante e leggermente amarognolo, perfetto per insalate o risotti, il rampussolo di Villaga, un’erba spontanea dal sapore delicato, e i risi e bisi di Lumignano, un piatto a metà tra un risotto e una minestra, simbolo della primavera vicentina. A completare il quadro gastronomico c’è l’olio extravergine di Nanto, dal sapore fruttato e armonioso, ideale per esaltare qualsiasi pietanza, e le celebri siarese di Castegnero, le ciliegie locali, dolci e succose, che segnano l’arrivo dell’estate.

La ricchezza culinaria di Vicenza e dei Colli Berici non si esaurisce solo nei piatti e nei prodotti tipici, ma si esprime anche nei vini del territorio. Il Tai Rosso, vitigno autoctono, è uno dei protagonisti dell’enologia vicentina, con il suo gusto morbido e leggermente speziato, perfetto in abbinamento ai piatti della tradizione. A questo si affiancano altri vini di pregio, come il Gambellara Classico DOC, un bianco fresco e minerale, e il Colli Berici Cabernet Sauvignon, strutturato e avvolgente.

Vini e Bevande

L’intero territorio della provincia di Vicenza è caratterizzato da una straordinaria varietà di eccellenze vinicole, grazie a un terroir unico e a una tradizione enologica profondamente radicata. Tra le zone di produzione più rinomate spiccano i Colli Berici, area particolarmente vocata alla viticoltura, il Gambellara, con i suoi vini bianchi di grande personalità, il Breganze, noto per i suoi vini strutturati e longevi, e il Carmenere, un vitigno dal carattere intenso e speziato. L’insieme di queste denominazioni contribuisce a rendere Vicenza una meta imperdibile per gli amanti del buon vino, offrendo un’ampia gamma di etichette capaci di soddisfare ogni palato.

I vitigni autoctoni rappresentano un vero e proprio patrimonio della viticoltura vicentina. Tra questi, spicca la Durella, un’uva bianca dalla spiccata acidità, perfetta per la produzione di spumanti freschi e minerali. La Garganega, vitigno principe del Gambellara, dà vita a vini eleganti e armoniosi, sia secchi che passiti. Il Tai Rosso, espressione autentica dei Colli Berici, è un vino rosso dal profumo delicato e dal gusto morbido, con note fruttate e speziate. Il Groppello, meno noto ma affascinante, si distingue per il suo carattere rustico e intenso, mentre la Vespaiola, coltivata soprattutto nella zona di Breganze, è ideale per la produzione del celebre Torcolato, un vino passito dolce e avvolgente, perfetto in abbinamento con i formaggi erborinati.

Oltre ai vini, non si può parlare di bevande tipiche vicentine senza menzionare il re degli aperitivi: lo spritz. Questa bevanda iconica, amatissima in tutto il Veneto, nasce proprio dalla tradizione di miscelare vino bianco o prosecco con un tocco di seltz e bitter, creando un cocktail leggero e piacevole, da gustare in compagnia nei locali del centro storico o nei caratteristici bacari. Nella versione vicentina, lo spritz può essere preparato con il Bitter Campari o Aperol, a seconda delle preferenze, e spesso viene accompagnato da stuzzichini tipici, come i crostini con il baccalà mantecato o gli spunciotti, piccoli assaggi di salumi e formaggi locali.

Il legame tra Vicenza e la cultura del bere non si limita solo ai vini e agli aperitivi. Il territorio offre anche una produzione interessante di distillati e liquori artigianali, tra cui la grappa veneta, ottenuta dalla distillazione delle vinacce dei vitigni autoctoni, e alcune specialità a base di erbe, perfette per il dopo pasto.

Punti di interesse

Le Ville Venete, capolavori dell’architettura palladiana e non solo, rappresentano un autentico tesoro disseminato nella provincia. Tra queste spiccano Villa La Rotonda, una delle opere più celebri di Andrea Palladio, situata alle porte della città, Villa Barbarigo a Noventa Vicentina, Villa Pojana, anch’essa progettata dal Palladio, Villa Pisani, Villa Fracanzan Piovene a Orgiano, Villa Priuli Crisanti in Val Liona e Villa Montruglio a Mossano, tutte dimore storiche che raccontano la grandezza della nobiltà veneta e il genio degli architetti che le hanno progettate. Il centro storico di Vicenza è un museo a cielo aperto, dove ogni strada e piazza custodisce secoli di storia e arte. Percorrendo Corso Palladio, l’arteria principale della città, si possono raggiungere luoghi iconici come il Teatro Olimpico, il più antico teatro coperto dell’età moderna, e Palazzo Chiericati, che ospita la pinacoteca civica. Proseguendo si arriva in Piazza dei Signori, dominata dalla maestosa Basilica Palladiana, il monumento simbolo della città, oggi sede di importanti mostre ed eventi culturali. A pochi passi dal centro si erge il Santuario della Madonna di Monte Berico, un luogo di profonda spiritualità dedicato all’apparizione mariana del 1426. Oltre alla sua importanza religiosa, il santuario custodisce preziose opere d’arte ed è una meta imprescindibile per chi desidera ammirare la città dall’alto. Nel 2026, Vicenza e il suo santuario celebreranno il Giubileo Mariano Monte Berico 600, un evento significativo per la comunità e per i pellegrini che giungeranno in visita. La città è anche un luogo perfetto per godersi momenti di convivialità e relax, come un aperitivo in Piazza delle Erbe, che oggi rappresenta il cuore della vita sociale vicentina, ma che un tempo era il mercato ortofrutticolo della città. Per gli amanti della natura e dello sport, Vicenza offre numerose piste ciclabili, tra cui spicca la Vicenza-Noventa, lungo la Riviera Berica, un percorso molto frequentato e facilmente percorribile, che si collega ad altri itinerari ciclistici diretti verso i Colli Euganei, la Strada del Vino e la Treviso-Ostiglia, una dorsale ciclabile di 85 km tra le più importanti del Veneto. Chi desidera una pausa immersa nella natura può concedersi una passeggiata lungo l’Alta Via dei Berici, al Lago di Fimon, un’oasi di tranquillità, o visitare Costozza, un borgo di straordinaria bellezza situato tra le dolci colline beriche e la Riviera Berica, noto per le sue dimore gentilizie e la sua atmosfera incantata.

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