Modena
Informazioni Turistiche
Modena, in Emilia-Romagna, è la città dell’eleganza: il Duomo e la Ghirlandina rappresentano il meglio del romanico, mentre il sapore unico dell’aceto balsamico DOP è un simbolo di eccellenza. Qui convivono arte, motori e cucina: dalla casa natale di Pavarotti alla Ferrari, con il Museo dedicato, Modena racconta una storia fatta di passione e tradizione.
Gastronomia
Sinonimo di buona tavola, il territorio modenese è famoso in tutto il mondo per la sua gastronomia. Un primato antico conquistato nel nome della genuinità, del rispetto della tradizione e della salvaguardia dei sapori. A Modena i visitatori troveranno un ricco panorama di offerte ed esperienze enogastronomiche offerte da una rete di ristoranti, trattorie, osterie, aziende agricole e artigiani del gusto che con la valorizzazione dei prodotti hanno conquistato riconoscimenti in ogni ambito, come l’Osteria Francescana, riconosciuta come uno dei migliori ristoranti al mondo.
A Modena sarà facile lasciarsi tentare dai menù proposti dalle tante realtà locali concedendosi un’esperienza autentica e profonda, un viaggio nel gusto unico e inimitabile! Un ideale menu modenese non può che iniziare dall’antipasto a base di prelibati salumi, primo fra tutti il Prosciutto di Modena DOP.
Tra i primi piatti, invece, il posto d’onore va ai Tortellini, quadretti di pasta sfoglia ripiegati su un ripieno di carne di maiale, prosciutto e Parmigiano Reggiano. Seguono, tra i secondi, il Cotechino e lo Zampone Modena IGP, un impasto di carni di suino macinate, insaporite con aromi e insaccate nella pelle della zampa anteriore del maiale. Da provare come secondo o come piatto unico, sono le Crescentine, in gergo “Tigelle”, e il Gnocco Fritto (rigorosamente “il”), due specialità sfiziose da accompagnare a formaggi e salumi o intingoli vari. In tavola, poi, non potranno mancare l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e l’Aceto Balsamico di Modena IGP, prodotti dei quali nessun’altra cucina al mondo può fregiarsi.
Uno degli abbinamenti ideali è il Parmigiano Reggiano, gustato a scaglie con qualche goccia di aceto balsamico sopra. Per finire un’abbondante porzione di prelibate Ciliegie di Vignola e Amarene Brusche di Modena, entrambe con Indicazione Geografica Protetta e con una vasta scelta di tante specialità dolciarie, come il Bensone, un dolce “fatto in casa”, la Zuppa Inglese e gli Amaretti.
Bevande
Il vino simbolo di Modena è il Lambrusco, vino rosso frizzante, conosciuto in tutto il mondo, con proprietà organolettiche uniche. Schietto e genuino incarna perfettamente la personalità modenese e costituisce una delle basi dell’economia del territorio. A seconda delle varietà delle uve vengono prodotte diverse DOP: il Lambrusco di Sorbara DOP, noto anche come Lambrusco della viola, al palato si presenta con un sapore fresco e delicato, di corpo non molto pronunciato, il Lambrusco Salamino di Santa Croce DOP, in bocca è fresco, sapido, armonico e moderatamente tannico, ideale per accompagnare qualsiasi pasto, il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP, elegante e armonico, con un corpo più sostenuto rispetto agli altri Lambruschi, al palato offre sensazioni morbide e fruttate e, infine, il Lambrusco di Modena DOP dalle note olfattive eleganti, floreali o fruttate. Tra le bevande tipiche del territorio merita una menzione anche il Nocino, un gradevolissimo liquore ottenuto dal mallo delle noci. Si tratta di un prodotto di antica tradizione che si presenta limpido, di colore bruno scuro più o meno accentuato, di odore intenso con sentore di noce e sapore aromatico, gradevole e persistente, tipico della noce immatura. La tradizione vuole che le noci vengano raccolte il 24 giugno, giorno di San Giovanni Battista, allorché la maturazione del frutto non è ancora completata ed il mallo risulta verde e tenero. Il modo più semplice e tradizionale per gustare il Nocino è servirlo, liscio ed a temperatura ambiente, come digestivo alla fine dei pasti.
Punti di interesse
Custode di gioielli architettonici di rara bellezza Modena è una destinazione ricca di storia, perfetta per chi ama l’arte e la cultura. Tantissimi sono i luoghi da visitare, per immergersi in atmosfere uniche e per un incredibile viaggio nel tempo: il Duomo, dichiarato, con la torre Ghirlandina e Piazza Grande, Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997, capolavoro del romanico italiano; Il Palazzo Comunale con le sue sale storiche, dove è custodita l’antica Secchia Rapita, e l’acetaia comunale; i Musei del Duomo recentemente riqualificati con numerose installazioni multimediali. Il seicentesco Palazzo Ducale, oggi sede dell’Accademia Militare, che ospitò la corte Estense, trasferitasi a Modena da Ferrara nel 1598. Nell’imponente Palazzo dei Musei sono visitabili le Gallerie Estensi, tra le più importanti collezioni italiane di pittura e scultura, custodi di opere d’arte di assoluto valore e Il Museo Civico. La Fondazione AGO Modena Fabbriche Culturali, nelle varie e prestigiose sedi espositive in città, propone ogni anno interessanti mostre dedicate a fotografia e immagine e la collezione Museo della Figurina, unica nel suo genere.
Per gli appassionati bel canto saranno tappe imperdibili il Teatro Comunale di Modena e la Casa Museo di Luciano Pavarotti, è infatti uno straordinario legame dalle origini antiche è quello che unisce la città con la musica. A partire dall’epoca Estense, l’amore per il canto è stato coltivato nelle scuole, negli istituti musicali, nei teatri e durante i tanti eventi. Una vocazione profonda che ha fatto emergere artisti la cui fama è diventata internazionale come Mirella Freni, Raina Kabainvanska e Luciano Pavarotti, “il Maestro”, cantanti d’opera apprezzati in tutto il mondo. Oggi la tradizione dell’opera viene portata avanti attraverso la ricca programmazione del Teatro Comunale “Luciano Pavarotti” (1838) e con una fiorente attività. E ancora, il territorio è stato “capitale” della musica Beat ai tempi dell’Equipe84, di Caterina Caselli e dei Nomadi ed è patria di tanti cantanti e formazioni contemporanee di musica leggera pop e rock come Vasco Rossi, Francesco Guccini, Paolo Belli, i Modena City Ramblers, Nek e molti altri.
Gli amanti dei motori, ma non solo, rimarranno affascinati dalle incredibili storie d’ingegno modenese come quelle di Ferrari, Maserati, Pagani e Stanguellini. Modena, città natale di Enzo Ferrari, è il cuore della “Motor Valley”. Auto da corsa e vetture di lusso sono entrate nella leggenda, diventando “pezzi da collezione” e portando nel mondo passione, creatività e bellezza. Oltre al Museo Enzo Ferrari di Modena e al Museo Ferrari di Maranello, ci sono tante fabbriche, musei e collezioni private da visitare: lo showroom Maserati, il Museo d’auto e moto d’epoca Umberto Panini, il Museo Stanguellini, la collezione Righini, la Pagani Automobili e l’Autodromo di Modena.
Viadana
Panoramica
Viadana, in Lombardia, è un piccolo centro situato lungo il fiume Po. La città è famosa per la sua tradizione agricola e la posizione strategica che la rende un importante nodo commerciale della zona. Viadana offre un patrimonio storico interessante, con chiese e palazzi accompagnati da un’atmosfera tranquilla. La vicinanza al fiume Po permette attività all’aria aperta come il ciclismo e la pesca, rendendo la città una meta ideale per chi cerca relax e contatto con la natura.
Gastronomia
Il territorio di Viadana si caratterizza per una ricca tradizione agricola e gastronomica, legata ai prodotti della terra. In particolare, la zona è rinomata per la produzione di angurie, meloni e zucche, che grazie al terreno fertile e al clima favorevole acquisiscono un sapore dolce e intenso. Le angurie di Viadana, grandi e succose, sono ideali per rinfrescarsi nelle calde giornate estive, mentre i meloni si distinguono per l’aroma inconfondibile e la polpa morbida, perfetti da gustare con il prosciutto crudo secondo la tradizione locale.
Tra le specialità gastronomiche più rappresentative spiccano i tortelli di zucca, simbolo della cucina viadanese e della tradizione mantovana. Questi ravioli ripieni di zucca mantovana, amaretti, mostarda e Parmigiano Reggiano uniscono sapori dolci e salati in un equilibrio unico. Vengono serviti in due varianti principali: in bianco, con burro fuso e salvia, che esalta la delicatezza del ripieno, oppure in rosso, con un sugo saporito a base di pomodoro e salsiccia, per un gusto più ricco e deciso. I tortelli di zucca rappresentano un piatto delle feste, preparato con cura in occasione di ricorrenze e celebrazioni familiari.
Un’altra produzione tipica del territorio è il luadel, che ha recentemente ottenuto la De.Co. (Denominazione Comunale), a testimonianza del suo valore storico e culturale. Si tratta di un pane di prova, originariamente utilizzato per verificare la temperatura dei forni a legna nelle cascine della campagna viadanese. Preparato con un impasto semplice di farina, acqua e lievito, il luadel viene cotto rapidamente per controllare se il forno ha raggiunto il calore ideale per cuocere il pane tradizionale. Oggi è apprezzato per la sua croccantezza esterna e la morbidezza interna, ed è spesso servito come accompagnamento a salumi locali o formaggi.
Vini e Bevande
Il Lambrusco Viadanese, vino tipico della zona, deriva il suo nome dal comune di Viadana, in provincia di Mantova. Il vitigno è probabilmente originario dalle viti selvatiche, derivando il termine Lambrusco dal latino “Vitis Labrusca” ossia selvatica. Queste uve erano anche dette anche “uzeline” o “oseline” per il fatto che, crescendo spontaneamente al limitare dei boschi, venivano depredate dagli uccelli che ne erano ghiotti. Il vitigno Lambrusco Viadanese è conosciuto anche come “Groppello Ruberti“, dal nome dell’enologo che lo decretò miglior vitigno della provincia. La sua diffusione è maggiormente localizzata nel Mantovano, nella zona delimitata dai fiumi Oglio e Po, ed è alla base dell’uvaggio della Lambrusco Mantovano DOC. Il vitigno Lambrusco Viadanese ha foglia media, pentagonale, a tre lobi, raramente a cinque. Il suo grappolo maturo ha dimensioni medie, è lungo, cilindrico, compatto. Gli acini sono medi, sferoidali, sovente di forma irregolare, per la pressione dovuta alla compattezza eccessiva del grappolo. La loro buccia è consistente, spessa, di colore blu nero e molto pruinosa. La polpa ha molto succo incolore e di sapore piuttosto neutro. Il vino ottenuto dal Lambrusco Viadanese ha un colore rubino carico e profumi intensi con note fruttate e floreali di amarena e di viola. Decisamente tannico, ha robusta corposità ma anche una certa armonia.
Punti di interesse
Uno dei principali poli culturali è il MuVi (Musei Viadana), un complesso che ospita diverse istituzioni di grande valore. Al suo interno si trovano il Museo Civico Archeologico Antonio Parazzi, dedicato alla storia e all’archeologia locale, e il Museo della Città Adolfo Ghinzelli, che ripercorre le vicende storiche di Viadana e del territorio circostante. Il MuVi ospita anche la Biblioteca Comunale Luigi Parazzi, con un patrimonio librario di oltre 100.000 volumi, e la Galleria Civica di Arte Contemporanea, punto di riferimento per mostre ed eventi culturali. Completa il complesso l’Archivio Storico Comunale, custode della memoria storica del paese.
L’attività culturale di ricerca, conservazione documentale e pubblicazione editoriale è portata avanti con grande competenza dalla Società Storica Viadanese e dalla Fondazione Daniele Ponchiroli, che contribuiscono a valorizzare e diffondere la conoscenza del patrimonio storico e culturale locale.
Un altro luogo di grande interesse è l’Ecomuseo Terre d’Acqua tra i fiumi Oglio e Po, riconosciuto dalla Regione Lombardia per il suo ruolo nella valorizzazione delle tradizioni agricole e artigianali del territorio fluviale. L’ecomuseo ha sede nello storico impianto idrovoro del Consorzio di Bonifica Navarolo Agro Cremonese e Mantovano, situato nella frazione di San Matteo delle Chiaviche. Questo impianto, costruito a partire dal 1923, rappresenta un esempio di archeologia industriale e un presidio culturale e ambientale. Curiosità vuole che tra i manovali impegnati nella costruzione dell’impianto ci fosse anche un giovane Learco Guerra, nato nel 1902 e destinato a diventare uno dei più grandi ciclisti italiani, noto come la Locomotiva Umana.
Tra gli edifici religiosi di maggiore rilevanza spicca la Chiesa Arcipretale di Santa Maria Assunta e San Cristoforo in Castello, situata nel centro storico di Viadana. Questo edificio è un vero e proprio museo d’arte sacra, grazie all’ampia collezione di opere d’arte raccolte da Monsignor Antonio Parazzi durante la sua vita ecclesiastica. Le tele, le sculture e gli arredi sacri presenti nella chiesa testimoniano l’evoluzione dell’arte religiosa locale attraverso i secoli.
Un altro luogo di grande valore storico e culturale è la Chiesa Prepositurale di Santa Giulia V.M. nella frazione di Cicognara, dove si sono intrecciate vicende di rilevanza nazionale. Qui ha esercitato parte del suo ministero Don Primo Mazzolari, figura di spicco del cattolicesimo italiano del Novecento. Inoltre, la chiesa è stata per lungo tempo dimora della scrittrice Grazia Deledda, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura nel 1926.