Si trova nell’Italia centrale e confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l’Emilia-Romagna, a est con Marche e Umbria, a sud con il Lazio mentre a ovest la costa è per metà bagnata dal mar Ligure mentre la metà più a sud è bagnata dal mar Tirreno. Le coste alternano spiagge sabbiose, in maggioranza, ad alcuni tratti rocciosi. Oltre al capoluogo Firenze le altre città capoluogo di provincia sono Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pistoia, Prato e Siena.
La Toscana è quasi la trasposizione attuale dell’antica Etruria, abitata dagli Etruschi, poi Tuscia e quindi Toscana. In prevalenza il territorio è collinare e montuoso con la pianura che è meno del 10%. Appartengono alla Toscana le isole d’Elba, del Giglio, di Capraia, di Montecristo e Pianosa. Il fiume principale è l’Arno.
L’economia della regione si basa prevalentemente sul settore terziario grazie soprattutto al turismo nelle città d’arte che impreziosiscono il territorio e quello balneare che ha nella Versilia e nella provincia di Grosseto i suoi punti di forza. Sviluppato è anche quello termale con Chianciano Terme, Montecatini Terme, Saturnia mentre per quello montano si propongono l’Abetone e il Monte Amiata. In continua crescita il turismo rurale con accoglienti e caratteristici “agriturismo”. Di particolare fascino e richiamo per gli stranieri di molte nazioni è il territorio, splendido, del Chianti. Numerosi sono i distretti industriali sparsi in varie zone e notevole è sempre il contributo dell’agricoltura e della viticoltura. Sono sei i vini toscani DOCG (denominazione origine controllata garantita): Carmignano, Brunello di Montalcino, Chianti, Morellino di Scansano, Vernaccia di San Gimignano e Vino nobile di Montepulciano. Pure l’olio di varie zone è di assoluta rinomanza. Famoso in tutto il mondo è il “sigaro toscano” con foglie di tabacco coltivato nellaregione. Il porto di Livorno è il più importante fra i molti della regione che assicurano i collegamenti con le isole e quelli d’impronta diportistica.
Arezzo, bella città con i suoi monumenti e veri tesori artistici, attivissimo centro con la specializzazione nell’oreficeria, Grosseto, capoluogo della Maremma, Livorno e il suo porto, Lucca con le sue mura, le sue prestigiose architetture, la montuosa Garfagnana e la Versilia con le sue spiagge, Massa-Carrara con le Alpi Apuane e il pregiatissimo marmo bianco, Pisa con la sua unica e spettacolare piazza dei Miracoli e miracoli architettonici con il simbolo della Torre Pendente e, nel suo territorio l’antichissima Volterra. Pistoia con i suoi vivai di piante e fiori, il centro di Collodi che richiama la storia del burattino Pinocchio, romanzo per ragazzi di Carlo Lorenzini (1826-1890), noto con lo pseudonimo di Carlo Collodi, universalmente conosciuto. L’industriosa Prato con il suo centro medievale e, infine, la straordinaria Siena con i suoi tesori d’arte, i centri medievali (Pienza, San Gimignano) e il territorio che l’attorniano e le tradizioni ultracentenarie che trovano nel Palio, universalmente conosciuto, il momento più alto.
Per la variatissima cucina toscana è in primo piano la bistecca alla fiorentina, taglio di vitellone, da cuocere sulla brace o sulla griglia, il lardo di Colonnata, la pappa al pomodoro, i pici, qualità di pasta fatta a mano del senese e del grossetano, la zuppa “ribollita”, i testaroli della Lunigiana e la trippa alla fiorentina, con la variante del “lampredotto”, tutti piatti della tradizione contadina. La zuppa di pesce livornese, nota come il “cacciucco”, la “fettunta”, sorta di bruschetta, la finocchiona, insaccato di carne di maiale con semi di finocchio e poi la selvaggina, unitamente a tanto, tanto altro, sono altre specialità. Per i dolci i biscotti “cantuccini” da intingere anche nel vin santo, i brigidini di Lamporecchio, il castagnaccio, le cialde di Montecatini, il panforte e i ricciarelli di Siena.
Per il ciclismo è il nome di Gino Bartali a proporsi in primo piano con la sua figura che è entrata nella storia e nel costume d’Italia, poi Gastone Nencini, Franco Bitossi, il compianto Franco Ballerini, Franco
Chioccioli, Mario Cipollini, Michele Bartoli e Paolo Bettini, bi-campione del mondo e molti nomi di validi corridori che hanno arricchito il ciclismo toscano. Non si possono dimenticare Fiorenzo Magni, toscano di nascita, scomparso nel 2012 e quello del suo amico-fratello, il padre nobile del ciclismo italiano, Alfredo Martini (1921-2014). Nobiltà d’animo e grandezza anche morale che nobilitano la sua figura, con e oltre, il ciclismo. Un riferimento di conoscenza, saggezza e umanità straordinari, unici, unanimemente riconosciuti e affettuosamente apprezzati. Il Giro d’Italia, per passione e calore dei toscani, qua è veramente di casa con momenti importanti vissuti nella sua lunga storia che si accompagnano a corse classiche di lunga tradizione che nella regione sono in numero rilevante, a conferma della passione specifica.
Le esperienze di «Wonders. Scopri l’Italia delle meraviglie»
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