Basilicata: una regione caleidoscopica
Cattura lo sguardo con i suoi cromatismi. Conquista il palato con i suoi giacimenti golosi e genuini. Inebriano il suo vino, il profumo della campagna che lambisce il mare, le piante officinali e aromatiche, i ritmi di musiche coinvolgenti, tra sacro e profano, la bellezza artigiana di manufatti in tufo, terracotta, ferro battuto, legno, realizzati con maestria. Mille volti e altrettante anime hanno affascinato visitatori di ogni tempo. Accolti da suggestivi paesaggi rupestri e calanchivi, città d’arte e antichi borghi come Matera, terza città più antica al mondo e Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026 , con i suoi Sassi e il Parco delle Chiese rupestri, patrimonio Unesco dal 1993, dallo stretto abbraccio di due mari, Ionio e Tirreno, delineati dalle scogliere da sogno di Maratea con le sue 44 chiese, protetta dal Cristo Redentore, una statua colossale, o dalla sabbia finissima e dorata dei centro balneari della costa jonica, da porti turistici, da castelli federiciani, da musei e aree archeologiche, dalla natura fiabesca di cinque Parchi e riserve in cui dolcemente perdersi, come nei 190mila ettari del più vasto dei parchi nazionali italiani, il Pollino anche Geoparco Unesco dal 2015, o nelle tante grotte dove stalattiti e stalagmiti creano scenografie, sulle pendici di un vulcano, il monte Vulture, ormai quiescente ma dalla grande vocazione agricola.
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Pedala in Basilicata
Un saliscendi di sentieri e piste che attraversano boschi, borghi, calanchi e colline incontaminate, lontano dal traffico cittadino. In Basilicata il cicloturismo è diventato il modo ideale per conoscere la regione come merita: a ritmo lento, lasciandosi stupire, pedalata dopo pedalata, dal panorama immutato nei secoli. Un’impresa alla portata di tutti: gli itinerari si possono scegliere in base alla difficoltà, senza dimenticare che, quando ci si arrampica sui pendii, c’è sempre la pedalata assistita. Un’immersione totale nel verde delle riserve naturali, dei parchi e delle oasi che risponde pienamente a chiunque ricerchi una vacanza sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
I tracciati e i punti d’interesse artistici e panoramici che la attraversano la rendono una delle regioni più ciclabili d’Italia: dagli itinerari più semplici, lungo la costa Metapontina, oppure intorno a Matera e nel Vulture, ai più complessi, per chi decide di scalare su due ruote il Pollino, le Dolomiti Lucane o il Sirino.
La Basilicata en plein air
Dall’inverno all’estate, la Basilicata en plein air offre attività sportive per vivere natura e borghi autentici, che nascondono tesori culturali e artistici, all’insegna del benessere e del divertimento.
Itinerari da scoprire in mountain bike, a piedi o a cavallo. Strade e panorami mozzafiato per centauri e camperisti, sentieri attrezzati per tutte le età, percorsi ludico-didattici per l’educazione ambientale, avventure tra gli alberi nei parchi a tema. Tante emozioni outdoor in una regione che non è solo bella da vedere e visitare ma anche da camminare ed esplorare. La Basilicata è come una palestra naturale aperta tutto l’anno in cui è possibile attraversare ponti sospesi nel vuoto, scalare vie ferrate percorrendo sentieri inesplorati, planare in volo nei cieli limpidi per poi tuffarsi in acque cristalline.
La Basilicata è meta prediletta degli amanti della natura e degli sportivi che qui possono dedicarsi a quelli adrenalici come parapendio nella zona di Maratea o tour in mongolfiera nell’habitat rupestre di Matera, un decollo in ultraleggero partendo dalla pista di Lago Pantano di Pignola, rafting, canyoning e acquatrekking nelle Gole del Platano di Balvano, lungo il torrente Ficocchia a Pescopagano o controcorrente nel Pollino, ad attività più tranquille come pesca e caccia e di nicchia come equitazione e golf al Golf club Metaponto o al Golf club Giorni a Pignola, e per i cacciatori di emozioni forti ci sono “il Volo dell’angelo”, sospesi tra le Dolomiti lucane, la “Slittovia delle Dolomiti Lucane”, i “Ponti alla Luna” di Sasso di Castalda, le vie ferrate e il “Ponte nepalese” tra Pietrapertosa e Castelmezzano e il “Ponte Tibetano” che collega l’antico Rione Sassi alla Murgia Materana, il “Ponte tra i due parchi di Castelsaraceno”. Il mare della costa jonica può essere ammirato in canoa e in barca a vela, lungo le coste della perla del Tirreno, Maratea, i sub potranno scoprire fondali inaspettati, le montagne lucane poi sono ancora più attraenti vestite di bianco e attrezzate con impianti sciistici per poter praticare sci alpino, sci di fondo, ciaspolate, nordic walking, snowboard con la guida di maestri e guide specializzate
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Enogastronomia
Oltre 200 sono i Prodotti Agroalimentari tradizionali che impreziosiscono la tavola lucana e la inseriscono a pieno titolo nella Dieta Mediterranea perché basata principalmente su pasta, pane e più in generale su prodotti da forno, olio di oliva, verdure, formaggi, salumi, e tanto altro ancora. Semplicità e genuinità sono da sempre componenti base della cucina lucana; a partire dalla pasta fatta a mano con acqua e farina di grano duro: cavatelli con i fagioli di Sarconi IGP, fusilli con mollica di pane e peperone crusco, lagane con ceci, sono solo alcune delle specialità cui si aggiungono nel potentino gli strascinati, così chiamati perché incavati con tre o quattro dita e poi conditi con sugo di carne di maiale e salsiccia e nel Materano le orecchiette con le cime di rapa o con sugo di pomodoro. I cruschi sono la versione croccante dei peperoni IGP di Senise, essiccati e scottati nell’olio e spesso vengono accompagnati al baccalà o alla preparazione di antipasti e primi piatti. Altra tipicità della tavola lucana è la melanzana rossa di Rotonda DOP con la sua forma particolare, simile ad un pomodoro. Ricco è inoltre il paniere dei prodotti tipici: dai formaggi lavorati con metodo tradizionale come il Pecorino di Filiano DOP, il Canestrato di Moliterno IGP, al caciocavallo podolico, noto per essere consumato “impiccato” sulla brace e ai tanti salumi, soppressata, capocollo, pancetta, prosciutto e lei, la regina già nota ai tempi dei Romani, la luganega che oggi detiene anche un marchio di qualità, la salsiccia di Picerno IGP. E a completare la tavola dopo i secondi a base di agnello, capretto, maiale e vitello podolico, ci sono i vini e il pane. Il “Pane di Matera IGP”: eccellenza lucana croccante fuori e soffice dentro racchiude nella sua classica forma a cornetto, la storia dei suoi Sassi e la laboriosità della sua gente. Che si chiami Aglianico del Vulture DOC e Aglianico del Vulture Superiore DOCG, Basilicata IGT, Matera DOC, Grottino di Roccanova DOC, Terre dell’Alta Val D’Agri DOC, il vino è il denominatore comune delle tavole lucane: rosso, rosé o nelle fragranze dei bianchi, eclettico e di temperamento, si lascia bere giovane o si fa assecondare nell’invecchiamento, elegante, fine, ma anche possente e ruvido.
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