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Wout Van Aert, finalmente il Giro!

07/04/2025

Con un anno di ritardo, se tutto va come deve andare, Wout Van Aert farà finalmente il suo esordio al Giro d’Italia. L’anno scorso quella rovinosa caduta alla Dwars door Vlaanderen, che gli procurò la frattura della clavicola e di alcune costole, privò la Corsa Rosa di un protagonista atteso e che, per sua stessa ammissione, aveva grande bisogno di testarsi con una corsa e un obiettivo nuovi.

 

Wout è però uomo di parola e, 12 mesi dopo, eccolo di nuovo qui con rinnovati sogni rosa in testa. Già, perché un fuoriclasse come lui andrà in Albania con ambizioni importanti, nonostante la Visma | Lease a Bike, oltre al belga, potrà contare anche su Olav Kooij per le volate e su Simon Yates per la classifica generale.

 

“Nelle volate sarò il pesce pilota di Kooij, quindi sarà difficile per me poter lottare per la Maglia Ciclamino – aveva ammesso questo inverno Van Aert -. Il sogno però è indossare la Maglia Rosa nelle prime tappe, senza però cercare necessariamente di tenerla per due settimane, perché questo comporterebbe il rischio di non poter più lottare per le vittorie di tappa. E io al Giro vorrei davvero vincere più di una tappa”. Quando uno come lui fa dichiarazioni d’intenti come queste, possiamo starne certi, vuol dire che a maggio sarà in grande forma. Speriamo che possa trovare “la condizione della vita”, la stessa che aveva ammesso di aver nel momento in cui è caduto lo scorso anno alla Dwars door Vlaanderen.

 

Se in tanti lo considerano, ingenerosamente, un eterno secondo, in Italia possiamo considerarlo senza problemi un vincente a tutti gli effetti. Ha vinto le due corse di un giorno più amate e ambite del calendario, la Strade Bianche e la Milano-Sanremo, oltre a due tappe alla Tirreno Adriatico, e proprio sugli sterrati di Siena ha mostrato al mondo per la prima volta il suo enorme potenziale anche su strada. Nel 2018, nell’edizione più fangosa di sempre, chiuse al 3° posto in maglia Vérandas Willems-Crelan e tutti si ricorderanno del suo sforzo immane sul Muro di Via Santa Caterina, che lo fece addirittura finire per terra. Al tempo aveva già vinto una manciata di semiclassiche belghe, ma quella prestazione lo fece definitivamente conoscere al mondo della strada, facendolo uscire dall’esclusivo universo del ciclocross.

 

Forse è per questo che i tifosi italiani lo amano, perché per farlo crollare devi buttarlo giù dalla bici. E Wout sembra ricambiare questo affetto, sarà per questo che le vacanze molto spesso le passa proprio in Italia? Un Giro interpretato alla sua maniera, con attacchi e spettacolo quasi ogni giorno, non potrà che rafforzare questo rapporto. E allora lo aspettiamo, magari in Maglia Rosa, magari proprio su gli sterrati, magari proprio in Piazza del Campo a Siena dove tutto è cominciato.

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