Ci sono tantissime storie all’interno di una volata, e a Caorle non è stato da meno. Il vincitore Alberto Dainese, per esempio, è un corridore non particolarmente abituato ad alzare le braccia al cielo e ci ha messo qualche secondo a realizzare che era effettivamente il vincitore della Tappa 17. Non a caso, ci è voluto anche il fotofinish per decretare chi avesse superato per primo la linea.
🤌 Did I win?
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🤌 Ho vinto? #Giro #GirodItalia pic.twitter.com/b1312Xxrwz— Giro d'Italia (@giroditalia) May 24, 2023
Per chi gioisce, c’è anche chi si rammarica per aver mancato l’opportunità. È il caso di Arne Marit, velocista della Intermarché-Circus-Wanty: “Sono riuscito a superare due settimane di montagne perché avevo in mente questa tappa. Abbiamo fatto tutto perfettamente, avevo le gambe per vincere la mia prima tappa al Giro. Ero a ruota di Dainese e quando sono partito si è rotta la catena. Sono senza parole” ha detto Marit, sconsolato e quasi in lacrime.
Emotional Arne Marit: "I survived two weeks in the mountains because I had my mind on stage 17. We did everything perfectly, I had the legs to win my first #Giro stage. I launched my sprint & my chain broke. I have no words." pic.twitter.com/0zdNiM3d6B
— Intermarché-Circus-Wanty (@IntermarcheCW) May 24, 2023