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Tirreno Adriatico Tappa 5 – Dversnes, dritto per la sua strada

14/03/2025

A una manciata di chilometri dall’arrivo di Pergola, in fondo alla discesa della salita di Monterolo, sembrava che l’avventura di Fredrik Dversnes fosse ormai giunta al termine. Il gruppo dei favoriti era a 3-4 secondi dal ricongiungimento e il portacolori della Uno-X Mobility, per giunta, aveva 200 km di fuga sulle gambe. Ma Dversnes ha continuato a fare quello che aveva fatto per tutta la tappa, spingere sui pedali, senza farsi prendere dallo sconforto o guardarsi alle spalle. Il gruppo ha cominciato a guardarsi, a studiarsi, a rallentare, e il vantaggio di Fredrik è tornato a salire a 10”. Quando dietro hanno lanciato la volata, lui stava già esultando sotto il traguardo.
La Tappa 5 della Tirreno Adriatico 2025, la Ascoli Piceno – Pergola, è una di quelle frazioni che riconcilia l’arte della fuga col ciclismo, una di quelle che permette agli attaccanti di mantenere accesa quella fiammella di speranza che, provandoci da lontano, c’è ancora la possibilità di vincere anche nei palcoscenici più importanti, come quello della Corsa dei Due Mari. Scattato insieme a Gal Glivar, Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck), Paul Ourselin (Cofidis), Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale), Francisco Muñoz (Polti VisitMalta) e Manuele Tarozzi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Dversnes è stato l’unico a riuscire a resistere al rientro del gruppo.
Certo, ci vuole anche fortuna, come in ogni situazione dello sport e della vita, perché se i big si fossero mossi prima sulla salita di Monterolo, oppure Filippo Ganna non avesse forato in discesa, mettendo il suo compagno Laurens De Plus in testa al gruppo per chiudere il gap col fuggitivo e arrivare in volata, probabilmente Dversnes non sarebbe mai arrivato da solo. Ma la bagarre in salita si è scatenata solo negli ultimi 200 metri con l’accelerazione di Tom Pidcock e Juan Ayuso, e Ganna è effettivamente arrivato al traguardo con la bicicletta del cambio neutro Shimano.
Così alla Tirreno Adriatico torna ad esultare un norvegese, cosa che non succedeva dal 2012 quando a Terni vinse l’allora astro nascente Edvald Boasson Hagen, per di più in una squadra norvegese, la Uno-X Mobility, che si aggiudica una tappa della Corsa dei Due Mari per la prima volta nella sua giovane storia. E, a proposito di statistiche, Filippo Ganna indossa la Maglia Azzurra per l’11ª volta in carriera, salendo al 2° posto di tutti i tempi. Meglio di lui ha fatto solo Roger De Vlaeminck, con 15.
I big hanno salvato la gamba per domani, quando la salita di Frontignano (Ussita) chiamerà allo scoperto tutti gli atleti che vogliono vincere questa Tirreno Adriatico. Prima di tutto dovranno però staccare Ganna, che anche oggi è sembrato pedalare molto molto bene.

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