La giornata di oggi è stata una continua attesa. Questa mattina le condizioni meteo hanno spinto i corridori a chiedere un accorciamento della tappa, che hanno ottenuto, così abbiamo dovuto attendere fino alle 15 perché la tappa potesse effettivamente prendere il via. Dopodiché, dopo una partenza piuttosto esplosiva sulla Croix de Coeur, aspettavamo con impazienza la salita di Crans-Montana per vedere come si sarebbe risolta la questione tra i fuggitivi, Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), Einer Rubio (Movistar), Valentin Paret-Peintre (AG2R Citroën), Derek Gee (Israel-Premier Tech) e Jefferson Cepeda (EF Education-EasyPost), e nel gruppo dei favoriti, attesi finalmente a dare qualche segnale in salita.
Davanti, nonostante l’impazienza del ringhioso Pinot, abbiamo dovuto attendere gli ultimissimi metri per capire l’epilogo, come sempre imprevedibile e devastante quando di mezzo c’è il transalpino. In gruppo, invece, bisogna ammettere che l’attesa è stata vana, perché Primož Roglič (Jumbo-Visma) ha deciso che lasciare la Maglia Rosa sulle spalle di Geraint Thomas per qualche altro giorno potrebbe essere una idea saggia, per scalfire il rivale anche mentalmente prima di provare a farlo sulla strada.
Insomma, una situazione di stallo, come quella che si è formata nel finale della tappa di oggi salendo verso Crans-Montana, quando Pinot, Cepeda e Rubio, nonostante i continui scatti del primo e del secondo, sono finiti per tornare sempre al punto di partenza, ovvero con l’avversario a ruota. Pinot ha attaccato almeno 5 volte lungo salita, trovando però sempre la risposta pronta di Cepeda che, col suo ritmo, è sempre riuscito in seconda battuta a riportarsi sull’avversario.