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    Ricordi dal Passo del Sempione, 1952: Geminiani, il primo di sempre in vetta

    20/05/2023

    La prima volta che il Giro d’Italia scelse di inserire il Passo del Sempione sul suo percorso era il 1952, nella tappa 19, ovvero la penultima, che portava i corridori da Saint-Vincent a Verbania per la bellezza di 298 km. Quella Corsa Rosa, però, era già ampiamente chiusa, perché al comando c’era saldamente Fausto Coppi, che era leader della corsa già dalla tappa 10. E forse, proprio per questo, quella tappa non regalò grandi sussulti.

    Dopo la partenza da S. Vincent i ‘girini’ toccarono Aosta per affrontare il Gran San Bernardo, e dopo la discesa su Martigny e i passaggi a Sion, Sierre e Visp la corsa raggiunse Briga per iniziare la scalata dell’inedito Sempione. A quel punto una picchiata su Domodossola e attraverso la pianura ossolana il raggiungimento di Verbania.

    Dietro all’intoccabile Coppi, gli inseguitori erano racchiusi in pochissimi secondi. Il primo attacco sul Sempione fu del 38enne Gino Bartali, poi fu il turno del campione del mondo Ferdi Kubler, con Coppi che però non lasciò spazio a nessuno. Così a transitare per primo in cima fu il transalpino Raphaël Géminiani, che non a caso poi vinse la classifica di miglior scalatore.

    Quella tappa si decise poi in discesa, quando Coppi lasciò andare via 5 corridori: la vittoria, dopo più di 10 ore di corsa, andò allo svizzero Fritz Schär, davanti ad Alfredo Martini, Armando Barducci, Luciano Pezzi e Vittorio Rossello, Il giorno dopo, a Milano, Coppi ha festeggiato la conquista del suo quarto Giro d’Italia.

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