Ancor prima che Stefano Allocchio sbandierasse il via della Atripalda-Salerno una cosa era chiara: più che l’altimetria, la vera insidia erano la pioggia, la strada bagnata e il conseguente nervosismo derivante da ciò. I primi metri della tappa lo hanno confermato in pieno; pronti, via e vanno via in 4, Martin Marcellusi, Samuele Zoccarato (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Stefano Gandin (Team Corratec-Selle Italia) e Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), ma l’armonia dura poco, perché in una delle prime curve insidiose Gandin scivola e si tira dietro Marcellusi. Pinot e Zoccarato sbandano, ma restano in piedi.
Alla fine la fuga si forma, Gandin riesce a tornare su Pinot e Zoccarato, – e su Thomas Champion (Cofidis) che nel frattempo aveva attaccato – non Marcellusi, che si lascia riprendere dal gruppo. Pinot si prende i punti del GPM del Passo Serra e torna quatto quatto in gruppo, per non agitare una tappa che con questo tempo è meglio tenere il più tranquillo possibile. Come se non bastasse, un cane randagio decide di buttarsi in mezzo alla strada. Per fortuna vanno giù “solo” due corridori, ma uno è Remco Evenepoel, che rimane per terra un paio di minuti, facendo tremare tifosi, addetti ai lavori e appassionati di ciclismo in generale. Smaltito lo shock, però, si rialza, si rimette in sella e rientra in gruppo supportato dai compagni di squadra, pronto a riprendere la caccia al Trofeo Senza Fine.