Quando in una tappa come la Parma-Genova si è in 25 in fuga, per sperare di vincere non si può sbagliare una mossa. Non servono solo le gambe, ma anche tanta testa e intelligenza tattica. Quelle che ha avuto Stefano Oldani (Alpecin-Fenix) quest’oggi, ma che hanno avuto anche Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty-Gobert) e Gijs Leemreize (Jumbo-Visma), pur avendo zero vittorie da professionisti in tre. Centrare la fuga poteva già essere un successo, dal momento che sopravvivere a una prima ora a più di 55 km/h di media non è cosa banale. Invece, Oldani, Rota e Leemreize hanno dimostrato che nel serbatoio avevano ancora tanta benzina.
Nonostante la loro inesperienza a giocarsi corse di questo prestigio, i tre si sono mossi alla perfezione, rischiando il tutto per tutto a più di 50 km dall’arrivo. Rota è partito sulle ultime pendenze de La Colletta, con Oldani e Leemreize lesti a capire che era un’azione meritevole di attenzione, dal momento che sull’ultima salita, quella più impegnativa del Valico di Trensasco, avrebbero probabilmente pagato dazio.