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Milano-Sanremo 2025: Van der Poel e Wiebes – la storia è scritta in olandese

22/03/2025

Lo speravamo, ma in fondo in fondo era difficile davvero crederci. E invece è successo, Tadej Pogačar ha attaccato sulla Cipressa. Un’azione memorabile, di quelle “termonucleari” che che sa fare solo lui. Anzi no, non solo lui, anche Mathieu Van der Poel e Filippo Ganna, che hanno seguito la pazzia del campione del mondo e insieme a lui hanno fatto sembrare una salita di 5,6 km al 4,1% un scalata dolomitica, con corridori sparsi lungo tutti i tornanti. Il record di scalata è stato disintegrato… dati ufficiosi parlano di 8’55”. Il muro dei 9 minuti è stato abbattuto.
Quando poi si son lanciati in discesa i tre fuoriclasse avevano già 45” su tutti gli avversari e non ci sono stati tatticismi. Non c’è stato bisogno di parlarsi, hanno trovato subito un accordo comune, testa bassa e pedalare, almeno fino al Poggio. Dopo 100 metri di salita Tadej ha attaccato di nuovo e Ganna ha ceduto qualche metro, non Van der Poel, che è rimasto francobollato alla ruota dell’avversario nonostante i continui affondi dello sloveno. Anzi, l’olandese, quasi per dimostrare che ne aveva ancora, ha provato a partire in contropiede in vista della discesa, con la mossa che lo aveva portato a vincere due anni fa, ma stavolta Pogačar non si è fatto sorprendere.
Una manciata di secondi più indietro si godeva la scena (si fa per dire) Ganna, che si conosce bene e rientrava del suo passo proprio in fondo alla discesa, in vista dell’ultimo chilometro. La Milano-Sanremo 2025 si è decisa con una volata a 3, una volata regale tra tre stelle di questo sport: ha vinto Van der Poel, davanti a Ganna e davanti a Pogačar, che deve rimandare ancora il tanto inseguito trionfo alla Classicissima. Per come si è sviluppata, per gli interpreti che l’hanno animata e per l’epilogo, di questa Milano-Sanremo continueremo a parlarne per decenni.
Così come parleremo della Sanremo Women, tornata in calendario dopo 20 anni di assenza. Tutte le big della disciplina si sono affrontate tra i Capi, la Cipressa e il Poggio, con scatti, controscatti e azioni fulminee. Elisa Longo Borghini ha cullato per qualche minuto il colpaccio: scattata a due chilometri da Via Roma, è stata ripresa a 100 metri dall’arrivo, a volata già lanciata.
Ad alzare le braccia al cielo è stata anche in questo caso un’olandese, la campionessa europea Lorena Wiebes (SD Worx-Protime) che, pilotata alla perfezione dalla campionessa del mondo Lotte Kopecky, ha infilzato in uno sprint con 13 atlete la leggenda Marianne Vos (Visma | Lease a Bike), che per poco non aggiungeva anche questa corsa al suo infinito palmares, e la svizzera Noemi Rüegg (EF Education-Oatly). È arrivata la Primavera, ed è arrivato uno spettacolo senza precedenti. Ci vediamo il prossimo anno!

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