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    Le scintille del Giro

    05/10/2020

    Al centro della bandiera dell’Ecuador c’è un vulcano innevato, e oggi sull’Etna ha vinto Jonathan Caicedo.

    Il campione nazionale ecuadoregno ha staccato Visconti negli ultimi chilometri della strada “mareneve” e è arrivato da solo al traguardo di Piano Provenzana, maglia gialla/blu/rossa in mezzo alla terra nera.

    La mitologia greca racconta che l’Etna fosse la dimora di Efesto, il dio del fuoco.

    Aiutato dai ciclopi forgiava armi e metalli dentro le viscere del vulcano, e la sua fucina arrossava la cima del monte, generando terremoti e colate di scintille.

    In questa parte della Sicilia tutto gira attorno al Grande Vulcano, come a una gigantesca forza magnetica, come se il suo cratere fosse un piccolo buco nero.

    Le strade e i paesi alle sue pendici sotto fatti di basalto, i detriti lavici rendono fertilissima la terra fino a mille metri, si coltivano uva e ulivi, agrumi e zafferano.

    Sull’Etna si scia e si va in montagna, si studia la geologia e si osservano stelle.

    Ad ogni modo oggi la fucina di Efesto lavorava a gran ritmo, e ha riversato le sue scintille direttamente sulla corsa.

    La Gran Bretagna, a differenza dell’Ecuador, è carente di vulcani.

    Geraint Thomas scivola su una borraccia appena dopo la partenza, cade, si rialza e riparte, ma quando la corsa entra nel vivo è costretto a mollare i migliori. Arriverà in cima con oltre 10 minuti dagli uomini di classifica.

    Simon Yates invece semplicemente non regge il ritmo, quando le pendenze s’incattiviscono si stacca da un gruppo di venticinque corridori e arriva a 4’22 dal vincitore. Classifica che si complica molto anche per lui.

    Vincenzo Nibali oggi non era dato tra i favoriti, ma lui l’Etna l’ha scalato fin da bambino, è casa sua, e fin da prima della salita mette la squadra a tirare.

    È il primo dei big a muoversi assieme a Fulgsang, si portano dietro Majka e Pozzovivo, Kruijswijk tiene ma alla fine cede 5” agli altri quattro, che arrivano assieme a 51” da Caicedo.

    Il giovane Almeida arriva poco dietro, e per questione di centesimi di secondo conquista la Maglia Rosa.

    In classifica generale secondo con lo stesso tempo Caicedo e terzo Pello Bilbao a 37”, Nibali sesto a 55”, Pozzovivo subito dietro a 59”.

     

    Per essere solo la terza tappa, la fucina dell’Etna ha regalato un bel po’ di scintille.

     

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