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La Rosa che consacra

09/05/2023

Tappa Lago Laceno

Non dev’essere per forza una vittoria a catapultarti in una nuova dimensione, a farti conoscere al mondo, a farti vivere gioie inspiegabili. Per conferma basta chiedere ad Andreas Leknessund, che oggi a Lago Laceno ha ottenuto il 2° posto più dolce della sua carriera, un 2° posto che gli regala la Maglia Rosa del Giro d’Italia. 

Ed ecco quindi che all’improvviso un ragazzone norvegese di 23 anni, nato a Tromsø, si ritrova al centro delle cronache sportive: è in testa alla Corsa Rosa, ha strappato il simbolo del primato a quel fenomeno di Remco Evenepoel. Sia chiaro, il belga della Soudal-QuickStep aveva annunciato tempo addietro che oggi avrebbe ceduto volentieri la Rosa, per evitarsi un po’ di stress e un po’ di fatica, in corsa e non, nelle prossime giornate, ma questo non vuol dire che a Leknessund gliel’abbiano regalata, anzi.

C’erano almeno 60-70 corridori che oggi bramavano quella Maglia Rosa, resa vacante anzitempo da Remco, e i primi 90 km della Venosa-Lago Laceno di 175 km, per questo motivo, sono stati caotici come poche altre volte. Attacchi, contrattacchi, cadute, discese folli: per vincere oggi ci volevano gambe e sagacia tattica. Quella che hanno avuto Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroen), Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa), Warren Barguil (Arkéa-Samsic), Andreas Leknessund (Team DSM), Amanuel Ghebreigzabhier e Toms Skujiņš (Trek-Segafredo) che, una volta evasi dal gruppo, hanno rapidamente capito che si sarebbero giocati tappa e Maglia Rosa.

Tutto si è deciso in quei tre chilometri più duri della salita di Colle Molella verso Lago Laceno, quando Leknessund, con rapporto lungo, ha forzato l’andatura facendo saltare uno dopo l’altro gli avversari. Tutti, tranne uno, il francese Paret-Peintre, che si è staccato per un attimo e poi, con orgoglio e testardaggine, ha ripreso la ruota del norvegese. A quel punto si è venuta a creare la classica situazione da win-win, al transalpino la tappa, a Leknessund la Maglia Rosa.

Così è stato e da domani non si dovrà più cercare Evenepoel per trovare quella bella Maglia Rosa in mezzo al gruppo, ma il norvegese del Team DSM. E guai a sottovalutarlo, perché il ragazzo ha un motore importante, si è piazzato in diverse corse a tappe prestigiose di una settimana, nel 2022 ha vinto l’Arctic Race of Norway e una tappa al Giro di Svizzera. Il suo Giro è già un successo e non ha nulla da perdere… perché svegliarsi da questo sogno? 

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