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I sogni Ciclamino di Mads Pedersen

28/04/2025

Lo abbiamo ammirato fino a pochi giorni fa lottare, attaccare e barcamenarsi nelle grandi classiche del pavé, e il pensiero unanime è stato “che corridore straordinario che è Mads Pedersen!”. Ed è proprio così, perché il danese, nell’era dei fenomeni epocali, è spesso il primo degli umani, tanto da confondersi, più di qualche volta, con quegli extraterresti. La sua unica sfortuna è stata nascere nel periodo storico in cui Tadej Pogačar e Mathieu Van der Poel fanno man bassa di vittorie e non lasciano nulla a nessuno.

Nonostante ciò, Pedersen non ha mai abbassato la testa, anzi, ha cominciato a rispondere ai fuoriclasse con azioni da fuoriclasse, raccogliendo il guanto di sfida e rendendosi protagonista di quelle azioni che Pogačar e Van der Poel hanno fatto diventare la normalità. Alla Gent-Wevelgem, per esempio, Pedersen ha vinto con un assolo di 55 km, respingendo i tentativi di rientro del gruppo e dando conferma che, sotto sotto, normale, forse, non lo è nemmeno lui. Alla Parigi-Roubaix invece si è piazzato 3°, ma senza una foratura nel momento topico della corsa chissà dove sarebbe arrivato. D’altronde il corridore della Lidl-Trek vanta un palmarés da 50 vittorie, tra le quali un Mondiale nel 2019, quando ancora non era l’atleta solido e vincente che è ora, ma anche 3 Gent-Wevelgem e tappe in tutti i Grandi Giri.

 

Mads Pedersen al via del Giro d'Italia

Quest’anno sarà al Giro d’Italia 2025, la quarta partecipazione della carriera, con l’obiettivo chiaro e dichiarato di conquistare la Maglia Ciclamino. “In Italia verrò con la volontà di vincere più frazioni possibili e magari anche la Maglia Ciclamino. È un Grande Giro che mi è sempre piaciuto, anche se il meteo ogni tanto mi ha fatto soffrire, soprattutto l’ultima volta che sono venuto” ha detto il 29enne danese.

Pedersen era infatti partito con obiettivi molto simili anche l’ultima volta che ha partecipato al Giro, nel 2023. In quell’occasione, però, dovette fare i conti con l’astro nascente Jonathan Milan, prima, e con una tracheite, poi, che lo costrinse ad alzare bandiera bianca dopo 12 tappe. Mads fece comunque in tempo a vincere una tappa, quella prestigiosa con arrivo in Via Caracciolo a Napoli, andando a chiudere il cerchio di successi in tutti e tre i Grandi Giri, che aveva cominciato appena l’anno prima con le vittorie al Tour e alla Vuelta.
La Lidl-Trek sarà a disposizione sua e di Giulio Ciccone, e considerato che Pedersen poi non correrà il Tour de France, è lecito attenderselo battagliero fino a Roma. Un corridore come lui, che può vincere in volata ma anche attaccando da lontano in tappe miste, non potrà che regalare grande spettacolo alla Corsa Rosa.

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