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Giro Next Gen: tutta la potenza di Söderqvist

09/06/2024

Ci eravamo lasciati col dominio di uno scandinavo, un norvegese, Johannes Staune-Mittet, e ci ritroviamo con la vittoria di un altro scandiånavo, uno svedese, Jakob Söderqvist. Se negli ultimi anni norvegesi e danesi hanno prepotentemente condizionato il ciclismo mondiale lanciando giovani talenti e vincendo su tutti i terreni, gli svedesi erano invece rimasti un po’ più in disparte, non inserendosi nella travolgente onda di corridori cresciuti dalle nazioni confinanti.

Da oggi, però, con la vittoria nella cronometro inaugurale di Aosta del Giro Next Gen 2024 (8,8 km), Söderqvist comincia un processo che potrebbe presto mettere anche la Svezia nella cartina geografica dei grandi corridori del ciclismo. Casualità vuole, tra l’altro, che sia stato proprio uno svedese, Alf Segersäll, il primo atleta non italiano a vincere quello che allora era conosciuto come Giro d’Italia dilettanti. Era il 1979 (la corsa è nata nel ’70) e da allora solo Emil Arnell ha regalato una gioia agli svedesi, vincendo una frazione nell’ormai lontano 2001.

Söderqvist è uno di quei ragazzoni che emana potenza da tutti i pori: 187 centimetri per più di 80 kg di muscoli, arriva dalla MTB ed è solo il secondo anno in cui si concentra veramente ed esclusivamente sulla strada. Quest’anno aveva già vinto il Tour de Bretagne e due tappe alla Fleche du Sud, mettendo in mostra a più riprese tutti i suoi watt.

Nella cronometro di Aosta è riuscito a viaggiare a 48,8 km/h di media: “Sono andato oltre le mie aspettative – ha detto dopo l’arrivo -. La velocità media è stata molto alta nonostante il percorso fosse tecnico e non del tutto pianeggiante. Recentemente sono incappato in un paio di cadute che temevo mi avrebbero fatto perdere un po’ di sicurezza nelle curve veloci, invece oggi ho affrontato bene anche quelle. È sicuramente la vittoria più prestigiosa a cronometro per me fino a questo momento: il Giro Next Gen è sia per la squadra sia per me uno degli appuntamenti più importanti della stagione. C’era un po’ di pressione, lo ammetto, ma l’abbiamo gestita alla perfezione e son contento di essere in maglia rosa”.

Domani, nella Aymavilles – Saint-Vincent, spiccherà in Maglia Rosa con tutta la sua eleganza. E l’obiettivo sarà quello di portarla un giorno di più, almeno fino al primo, duro, arrivo in salita al Pian della Mussa.

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