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    Giro Next Gen: Artz, una splendida giornata

    15/06/2024

    Visto che tutti hanno utilizzato il titolo di una canzone di Vasco Rossi per celebrare la vittoria di Huub Artz a Zocca, città di Vasco, lo facciamo anche noi e scegliamo “Splendida giornata”. Sull’appennino modenese, infatti, il sole brillava e una gentile brezza lo ha reso sopportabile per tutti, compresi i corridori. Una splendida giornata per una splendida tappa, appunto.

    A fare festa, per la prima volta in questo Giro Next Gen 2024, sono stati i fuggitivi, come si era previsto alla vigilia. La possibilità di giocarsi la tappa se la sono conquistata 8 corridori dopo una prima ora volata via nuovamente a 53 km/h di media: Alessandro Romele (Astana Qazaqstan Development Team), Alessandro Borgo (CTF Victorious), Noa Isidore (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team), Lorenzo Peschi (General Store – Essegibi – F.Lli Curia), Samuele Privitera (Hagens Berman Jayco), Luca Dreßler (Team Lotto Kern-Haus PSD Bank), Callum Thornley (Trinity Racing) e Huub Artz (Wanty – ReUz – Technord).

    Guadagnati 6 minuti, è risultato chiaro che se la sarebbe giocata loro: sulla salita finale verso Zocca Artz ci ha provato una prima volta, portandosi dietro Privitera e Thornley, poi a 5 km dall’arrivo ha preso il largo verso il successo.

    Artz è un corridore che a inizio anno ha chiuso terzo tra i professionisti sulla Green Mountain, l’Alpe d’Huez del Tour of Oman, partendo in fuga, poi ha vinto la Gand-Wevelgem U23 e oggi ha vinto in un altro arrivo in salita. “Non mi è ancora chiaro nemmeno a me che tipo di corridore sono. Dopo Pian della Mussa e Fosse, però, mi sono convinto che le salite non sono proprio il mio, mi definirei più un corridore da classiche. Poi se sto bene mi diverto anche in salita, ma oggi ero con corridori che sono andati via in pianura, quindi non propriamente scalatori”.

    Il prossimo anno passerà professionista, anche se…: “L’impressione che ho avuto è che qui il livello fosse anche più alto di alcune corse professionistiche, ma forse è perché non stavo benissimo e qui le corse sono totalmente imprevedibili e non si rallenta praticamente mai”.

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