Da qualsiasi parte lo prendi, fa paura. O perlomeno, è durissimo. Che per un ciclista normale è lo stesso.
Oggi è il giorno dello Zoncolan. È lui l’unico e l’assoluto protagonista della trappa numero 14. È vero, i ciclisti elettrici l’hanno salito dal versante meno assassino (quello di Sutrio, comunque 14,1 chilometri di lunghezza, pendenza media 8,5 per cento, punte del 27. Negli ultimi tre chilometri la media degli ultimi è oltre il 13 per cento di pendenza. La strada risale il pendio con poche curve e pendenze spesso oltre il 20. L’ultimo chilometro è in gran parte attorno al 18 per cento e in alcuni tratti, sia nei brevi tornanti sia nell’ultima porzione, si riscontrano pendenze oltre il 25 per cento con punte del 27. Ultimi 50 metri in leggera ascesa: traguardo da finisseur.
Gli ultimi due chilometri e rotti, poi, sono tremendi (un pendenza media del 13 per cento e punte oltre il 20), e al Giro d’Italia potranno fare selezione vera. Molto più sciolti i ciclisti elettrici, che comunque oggi trovano la tappa probabilmente più dura di tutto il Giro-E 2021.