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    Il Giro di Sicilia: la prima è di Fisher-Black

    11/04/2023

    Quando incorri in un infortunio importante i timori sono tanti. Riuscirò a guarire al 100%? Tornerò quello di prima? Ritroverò la stessa confidenza in bicicletta? Finn Fisher-Black dev’essersi fatto tutte queste domande negli ultimi mesi, visto che lo scorso maggio, mentre si correva il Giro d’Italia, lui era a gareggiare in Francia la Boucles de la Mayenne, e per una caduta durante la quarta tappa si è rotto il femore con il risultato obbligato di dover star lontano dalle gare per ben 8 mesi.

    Un brutto colpo per un corridore considerato all’unanimità uno dei migliori prospetti del ciclismo mondiale. In Nuova Zelanda, dove è nato, aveva brillato sia su strada che in pista, così la Jumbo-Visma, che i talenti spesso li trova prima di tutti, è andata a pescarlo a casa sua e lo ha aggregato al suo vivaio. Quando c’è stato da scegliere la squadra con cui passare professionisti, però, Fisher-Black ha deciso di andare all’UAE Team Emirates, lasciando un po’ di sasso la formazione olandese. D’altronde, dover scegliere tra le due squadre, al momento, più forti del mondo è un lusso che pochi possono condedersi.

    Così con la formazione emiratina è cominciato un processo di crescita che, si sperava, nel giro di poco tempo potesse portarlo ad essere uno dei corridori di riferimento della squadra. “Vorrei diventare un corridore da corse a tappe, sfruttando anche le mie qualità da cronoman” aveva detto il classe 2001 poco prima di infortunarsi. Poi, come detto, il brusco stop, e il ritorno all’inizio di questo 2023. Tour Down Under, Volta ao Algarve, Volta a Catalunya e ora Giro di Sicilia, con la speranza di ritrovare quelle sensazioni e quei colpi che stavano cominciando a farlo conoscere.

    “Mi sentivo molto promettente da U23 e all’inizio del 2022 stavo crescendo ancora, ma poi l’infortunio mi ha fatto fare un passo indietro talmente grande che sentivo di dover ripartire – ha detto ad inizio stagione a VeloNews -. La mia speranza è quella di ripartire da dove avevo lasciato e rendere il 2023 un anno da ricordare. Il tempo perso mi ha reso più affamato”.

    E oggi, ad Agrigento, si è visto. Fisher-Black ha ottenuto la sua prima vittoria da professionista quando, per sua stessa ammissione, non era nei piani dovesse ottenerla. Ma il vantaggio di correre in uno squadrone come la UAE è anche quello; il neozelandese aveva già tirato diversi chilometri durante la tappa, poi in vista dell’ultimo chilometro doveva fare un ultimo sforzo per aprire la strada a Diego Ulissi, il quale, però, con grande sagacia tattica, ha capito che il giovane compagno aveva la gamba giusta per tirare dritto. Così si è spostato e Fisher-Black si è ritrovato a 800 metri dall’arrivo con un gap interessante, mentre gli avversari si guardavano spiazzati dalla mossa del team emiratino. Finn non se lo è fatto ripetere due volte ed è volata fino al traguardo, vincendo la sua prima gara tra i grandi e riprendendo in mano la sua carriera.

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