Giorgio Cattaneo, PR & Communication manager Continental Italia: “Continental guarda con sempre maggiore attenzione al mondo del ciclismo. La bicicletta, in particolare se a pedalata assistita, riesce a coniugare alla perfezione tecnologia e sostenibilità e rappresenta una delle alternative sempre più competitive al bisogno di spostarsi e al desiderio di vicinanza e contatto con la natura e con la meraviglia del nostro territorio in un ambiente il più possibile salubre, che sempre più persone esprimono. Il supporto al Giro-E rappresenta per noi anche un’occasione importante per sensibilizzare sul tema della sicurezza sulle strade e della coesistenza di mezzi di tipologia diversa che caratterizza il panorama della mobilità e che richiede molta sensibilità da parte di tutti. Oltre a tutto questo il Giro-E è un perfetto mix di esperienza coinvolgente e passione di cui vogliamo far parte e una piattaforma di comunicazione efficace per dare visibilità ai nostri Valori e alla nostra visione del futuro”.
Roberto Salvador, direttore del Giro-E: “Il Giro-E diventa sempre più green e si conferma luogo di sperimentazione, non soltanto per le bici. Per esempio, quest’anno l’organizzazione userà cinque Toyota full electric lungo tutto il percorso. Negli allestimenti delle hospitality verrà utilizzato come controsoffitto un nuovo tessuto che assorbe CO2 e altri componenti inquinanti: ci consentirà di compensare la CO2 prodotta dall’organizzazione. Alla fine dell’evento testeremo i materiali e certificheremo quanti inquinanti avranno assorbito. Lo stesso materiale sarà utilizzato per i numeri delle bici dei capitani, così potremo misurare quante sostanze inquinanti avremo incontrato durante il percorso. Molto importante è poi il Green Fun Village, il villaggio della sostenibilità che in tutte le città di partenza offrirà molte attività al pubblico: giochi, sfide, animazione, un’area degustazione dove scoprire i piatti tipici locali, oltre naturalmente ai tanti stand dei nostri partner a tema sostenibilità. Quest’anno abbiamo anche inaugurato una partnership con il Centro Nazionale della Mobilità Sostenibile, una start-up del Ministero dei Trasporti con la quale studiare e sperimentare nuove soluzioni di mobilità”.
Ferruccio Resta, Presidente di MOST – Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile: “Per MOST, partecipare al Giro-E significa avvicinare il grande pubblico al futuro della mobilità. Una mobilità sostenibile in cui la ricerca svolge un ruolo centrale. La Fondazione MOST è uno dei più grandi player in Italia, frutto della collaborazione tra 25 università e 24 grandi imprese, voluta dal PNRR per accompagnare la transizione green e digitale attraverso soluzioni tecnologiche moderne, sostenibili e inclusive. MOST risponde a grandi sfide: dalla decarbonizzazione alla decongestione delle reti di trasporto, dalla mobilità autonoma e smart alle infrastrutture intelligenti, dall’alta formazione alla nascita di nuove imprese ad alto tasso di innovazione”.
Damiano Cunego, vincitore del Giro d’Italia 2004 e de Il Lombardia 2004, 2007 e 2008: “Sarà il mio secondo Giro-E. L’anno scorso, come capitano del team RCS Sport, è stata una gran bella esperienza. Era la mia prima volta su una bici a pedalata assistita. Ho capito anche l’importanza del messaggio: la promozione di uno stile di vita più sostenibile, anche attraverso l’impiego di questo tipo di bici per l’utilizzo quotidiano. Abito a Verona in città, e questo messaggio è passato: ogni giorno vedo city bike, gravel, mountain bike con il motore. E poi c’è il discorso più ciclistico: poter affrontare tappe del Giro d’Italia che non sono alla portata di tutti. Sono venute a pedalare con noi tantissime persone anche alla prima esperienza, che senza una bici a motore non avrebbero potuto affrontare questi percorsi difficili. Ma anche se c’è il motore, la salita devi guadagnartela, devi pedalare e fai fatica lo stesso, perché la bici non è un motorino. Ma è questo il bello, ciò che fa tornare a casa i partecipanti felici e soddisfatti”.