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    Cronisti per un Giorno

    22/10/2020

    La Tappa della svolta

    La maglia rosa passa dalle spalle di Almeida a quelle di Kelderman dopo il passaggio sullo Stelvio, come Coppi nel 1953. Vittoria di Hindley alle Torri di Fraele

    La tappa regina sfida i più grandi ciclisti del Giro
    Si è corsa oggi la tanto attesa tappa 18 del Giro d’Italia, la tappa regina. Con i suoi 207 km che attraversano Trentino e Lombardia, da Pinzolo ai Laghi di Cancano, presentava un percorso di ben 5400 metri di dislivello, attraverso vallate e passi alpini tra i più famosi al mondo: Campo Carlo Magno, Passo Castrin e l’immancabile Passo Stelvio (Cima Coppi a 2758 m). È terminata poi con un arrivo inedito alle Torri di Fraele, presso la località di Cancano, vera novità di questa spettacolare tappa.

    Il riscatto della Sunweb
    I pronostici l’avevano considerata una tappa che avrebbe potuto essere decisiva per la classifica generale e per la maglia rosa. Già dai primi chilometri della salita alla Cima Coppi la competizione si è accesa e ha dato i primi segnali di svolta. Lungo i 48 tornanti dell’ascesa più ardua ed importante di tutto il Giro, si è potuta notare la difficoltà del giovane portoghese detentore della maglia rosa, Joao Almeida, e della sua squadra, ma anche del grande Nibali. I protagonisti di questa salita sono stati Rohan Dennis, primo australiano a conquistare la Cima Coppi, seguito dal britannico compagno di squadra Tao Geoghegan Hart. Quest’ultimo è poi riuscito a mantenere la testa della corsa anche nella successiva discesa e pianura, trainato da Dennis e in compagnia di Jai Hindley, del team Sunweb. La salita a Cancano ha quindi visto il duello tra Geoghegan Hart e Hindley. Quest’ultimo, con un’eccezionale volata, è riuscito ad aggiudicarsi la vittoria.

    Passaggio di maglia rosa: la storia si ripeterà?
    I rivali del portoghese Almeida sono oggi riusciti ad approfittare della sua difficoltà, rovesciando la situazione a proprio favore. L’evento fondamentale di questa tappa è stato infatti il cambio di maglia rosa, passata a Wilco Kelderman (team Sunweb) grazie ad un’ottima gara con una salita condotta con regolarità e ad un importante lavoro di squadra all’interno del team. L’olandese si trova ora in testa alla classifica generale, seguito, con soli 12 secondi di distacco, dal compagno di squadra Hindley, determinato ad aiutare Wilco ad ottenere la vittoria, e dal suo vero rivale, Geoghegan Hart.
    Come da pronostico, questa tappa ha portato un vero ribaltamento della classifica generale che potrebbe essere determinante anche per il finale della Corsa Rosa. Non è la prima volta che questo succede nella tappa con passaggio dallo Stelvio. Proprio durante il primo passaggio per il passo nella 36esima edizione del Giro del 1953, il “Campionissimo” Fausto Coppi conquistò la maglia rosa a Bormio, strappandola allo svizzero Hugo Koblet, vincendo poi il Giro d’Italia.
    Solo nei prossimi giorni potremo sapere se Wilco Kelderman riuscirà a ripetere la storia come Coppi o se i suoi rivali riusciranno a strappargli il titolo.

    Uno sfondo mozzafiato per una gara spettacolare
    La tappa Pinzolo-laghi di Cancano non ha regalato agli spettatori solo un’eccezionale competizione dal punto di vista sportivo, ma anche una vista straordinaria sui luoghi più belli d’Italia. Il paesaggio autunnale ha fatto da cornice alle valli che sono state attraversate dai ciclisti, valli meravigliose, ricche di un patrimonio floro-faunistico incomparabile. Grazie ai bellissimi territori atesini, alle immacolate nevi del Passo Stelvio e al panorama mozzafiato dei Laghi di Cancano, questa tappa è stata per gli atleti una di quelle che vale la pena conquistare. Passati i tratti sopra i duemila metri, dove è necessario centellinare le forze e rimanere concentrati sulla respirazione, il taglio del traguardo rappresenta un motivo di orgoglio e soddisfazione personale, tanto più se si è circondati da paesaggi quasi paradisiaci.

    Valentina Cantoni
    Istituto di Istruzione Superiore Alberti – Bormio

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