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    Aurélien e Valentin, da Paret-Peintre a Paret-Peintre

    14/05/2024

    La storia del ciclismo è piena di fratelli vincenti, anche tra i grandissimi di questo sport, basti pensare a Fausto e Serse Coppi, Gino e Claudio Bartali, Miguel e Prudencio Indurain e più recentemente Andy e Frank Schleck, Vincenzo e Antonio Nibali, Nairo e Dayer Quintana, Peter e Juraj Sagan, solo per citarne alcuni, perché volendo ce ne sono davvero tanti.

    Aurélien e Valentin Paret-Peintre non sono celebri come quelli succitati, ma da oggi rientrano nel ristretto circolo di fratelli entrambi vincenti al Giro d’Italia. È la 13ª coppia in grado di alzare le braccia al cielo alla Corsa Rosa, prima di loro ci erano riusciti Rudi e Willi Altig, Nino e Alberto Assirelli, Giuseppe ed Ernesto Azzini, Albino e Alfredo Binda, Jean e Louison Bobet, Filippo e Francesco Casagrande, Gorka e Ion Izagirre, Luciano e Sergio Maggini, Eddy e Willi Planckaert, Guido e Wilfried Reybrouck, Piet e Wim Van Est, Renzo e Valeriano Zanazzi.

    Aurélien aveva vinto lo scorso anno a Lago Laceno, un anno e 4 giorni dopo Valentin ha vinto a Bocca della Selva: entrambi arrivi in salita ed entrambi, fatalità, in Campania. I due hanno 5 anni di differenza, il primo è del 1996, il secondo del 2001, e pur avendo lineamenti molto simili, fisicamente sono parecchio diversi. Aurélien è quasi 10 centimetri più alto, è più “piazzato” fisicamente, più potente ed esplosivo. Valentin, dal canto suo, è uno scalatore puro, magrissimo, e oggi ha ottenuto la sua prima vittoria da professionista.

    Qualche settimana prima del Giro, al Tour of the Alps, Aurélien aveva vinto l’ultima tappa e nell’occasione aveva detto: “Chi è più forte tra me e Valentin? Beh, io ho vinto 4 gare e lui zero, è più giovane ma al momento lo batto io – aveva scherzato il più vecchio dei Paret-Peintre -. L’ho visto crescere, penso stia migliorando molto. Lui è uno scalatore puro, io sono più polivalente, me la cavo in volata e a crono. Valentin deve lavorare ancora un po’ ma credo possa vincere una tappa al Giro e magari piazzarsi bene in classifica generale”.

    Per il piazzamento in classifica generale, forse, è ancora un po’ presto, anche se può comunque ancora entrare nei primi 20, ma per centrare la vittoria al Giro Valentin ci ha messo appena 10 tappe. Suo fratello aveva ragione, ma d’altronde chi lo conosce meglio di lui?

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