Il fatto di considerare il tre come numero perfetto ha origini antichissime.
La scuola scuola pitagorica, nel I secolo avanti Cristo, lo considerava tale, in quanto sintesi del pari (due) e del dispari (uno).
Ma al tre sono stati attribuiti significati magici e simbolici da tutte le civiltà e in tutte le epoche.
Per gli Arabi ed Ebrei rappresentava un patto tra due persone ed un terzo che simboleggiava il testimone; per i Cinesi il tre è perfetto perché numero della totalità cosmica: cielo, terra, uomo; sono frequenti le triadi divine, da quella induista alla Trinità del Cristianesimo; la Divina Commedia è composta da tre cantiche, ognuna delle quali divisa in trentatré canti, ognuno dei quali scritti in terzine.
E così via.
Oggi, dopo aver già vinto tre volate su tre in questo Giro d’Italia, Arnaud Démare mette a segno anche la quarta.
Ma questa è stata la prima, ha detto in conferenza stampa, veramente perfetta.