L’ultimo vincitore
hall of fame
Gianni
ItaliaCostante Girardengo, Alfredo Binda, Eddy Merckx. E poi lui, Gianni Bugno. Unico corridore negli ultimi 50 anni capace di vestire la Maglia Rosa dalla prima all’ultima tappa del Giro d’Italia, un’impresa sfuggita anche a Tadej Pogacar nel suo dominante 2024. Basterebbe questo record a descrivere la grandezza di un campione a tutto tondo, capace sia di lottare fianco a fianco con i migliori scalatori nei Grandi Giri che con gli specialisti delle corse di un giorno. Nelle sue quattordici stagioni da professionista Bugno ha portato a casa, oltre al già citato Giro d’Italia del 1990, anche una Milano-Sanremo, un Giro delle Fiandre e due edizioni consecutive dei Campionati del Mondo, arrivate su due circuiti diametralmente diversi. Assieme a Claudio Chiappucci, con il quale nacque una sana rivalità, fu tra i principali rivali nei primi Tour de France targati Miguel Indurain. Salutò il ciclismo professionistico nel 1998, non prima di chiudere il ciclo di vittorie in tutti e tre i Grandi Giri con una tappa alla Vuelta a España, iniziando successivamente una carriera da pilota di elicotteri che lo ha portato a guidare il mezzo delle riprese RAI per diverse edizioni della Corsa Rosa.
Ascolta il podcast di 53X11 dedicato a Gianni Bugno:
vinto
Giro
vinte
I vincitori precedenti
hall of fame
Giuseppe
Saronni
Italia La fucilata di Goodwood, citata ad esempio per molti anni, è diventata marchio di fabbrica della carriera di Giuseppe Saronni, coinciso con uno storico dualismo con Francesco Moser. Tra i successi del corridore nato a Novara ma milanese di adozione, ci sono due edizioni del Giro d’Italia (1979, 1983), un Giro di Lombardia (1982) e una Milano-Sanremo (1983). Dotato di un eccellente spunto veloce, Saronni ha conquistato 24 tappe nella Corsa Rosa, piazzandosi al sesto posto della classifica all-time. Inoltre, la sua vittoria al Giro d’Italia nel 1979, conseguita all’età di 21 anni e 257 giorni, lo vede sul terzo gradino del podio dei vincitori più giovani della Corsa Rosa dopo Fausto Coppi e Luigi Marchisio.
Franco
Balmamion
Italia Soprannominato “L’Aquila del Canavese”, Franco Balmamion è stato un campione precoce, capace di vincere il Giro d’Italia al secondo anno da professionista (1962) e di ripetersi nell’edizione successiva (1963). Balmamion ha incarnato alla perfezione la figura del regolarista, forte sia in salita che a cronometro, ma senza spunto veloce. Nelle sue dodici partecipazioni alla Corsa Rosa non ha conquistato successi di tappa pur piazzandosi nuovamente sul podio finale nel 1967, quando chiuse alle spalle di Felice Gimondi. Classe 1940, Franco Balmamion è il più anziano vincitore vivente del Giro d’Italia.
Gianni
Motta
Italia 13 anni di professionismo e uno storico Giro d’Italia. Dopo aver vinto il Giro di Lombardia nella sua stagione d’esordio (1964), Gianni Motta ha fatto sua l’edizione 1966 della Corsa Rosa conquistando il simbolo del primato alla 15^ tappa, la Arona-Brescia, prevalendo nel duello con Italo Zilioli. In quell’edizione Motta conquistò anche due tappe, la Riva del Garda-Levico Terme e la Bolzano-Moena dove si mise alle spalle Jacques Anquetil. Quella del 1966 fu l’unica Maglia Rosa per il corridore nativo di Cassano d’Adda, ostacolato all'apice della sua carriera da un brutto infortunio alla gamba. Negli ultimi anni di attività Motta riuscì a conquistare altre due frazioni del Giro, la Ravenna-Fermo (1972) e la Milano-Iseo (1973).
VITTORIO
ADORNI
Italia Il Campione di San Lazzaro Parmense ha vinto la Corsa Rosa nel 1965. Professionista dal 1961, i suoi successi più importanti sono legati al Giro e all’Italia (con la vittoria nel Campionato del Mondo su Strada di Imola). Nella sua carriera ha indossato 19 volte la Maglia Rosa e vinto 11 tappe. Nel 1962 vince la sua prima tappa al Giro, la Moena - Aprica; si ripete nei due anni successivi vincendo due tappe ciascuno. Nel 1965 vince il Giro d’Italia conquistando tre frazioni; è in Rosa per una tappa anche nel Giro 1966, in cui vince la cronometro di Parma, ma gli sfugge il successo finale. Vittoria di tappa anche nel 1967, a Trento e quarto posto finale. Nel 1969 il suo ultimo successo di tappa al Giro nella Cavalese - Folgarida.
Miguel
Indurain
Spagna Per molti Miguelon o il Navarro, è stato uno “giganti” che ha fatto la storia del ciclismo. Fortissimo a cronometro, su cui ha costruito le sue vittorie più belle, Indurain sapeva difendersi in montagna così da aggiudicarsi il Giro d’Italia nel 1992 e 1993 e 5 Tour de France consecutivi. Nel suo Palmares ci sono anche un Campionato del Mondo a Cronometro nel 1995 e l’Oro Olimpico, sempre a cronometro, ad Atlanta nel 1996 oltre al record dell’ora nel 1994. Dopo di lui, nessuno è riuscito a vincere due Giri d’Italia consecutivi. Allo stesso tempo nel 1992-1993 fu il primo a vincere due edizioni consecutive dai tempi di Eddy Merckx (3 di fila nel 1972-1973-1974). Indurain è stato il primo atleta spagnolo a vincere il Giro d’Italia. Dopo di lui solo un altro spagnolo si è imposto nella Corsa Rosa, Alberto Contador (2008, 2015).
Bernard
Hinault
Francia È stato uno dei corridori più forti di tutti i tempi. Uno dei 6 mostri sacri del ciclismo che hanno saputo vincere in carriera i tre Grandi Giri e non solo. Soprannominato le Blaireau (il Tasso), Hinault, si è aggiudicato il Giro d’Italia nel 1980, 1982 e 1985. Ha partecipato a 13 grandi giri nella sua carriera, vincendone dieci e collezionando due secondi posti e un ritiro. Una percentuale di trionfi elevatissima, che diventa straordinario en plein al Giro d’Italia, a cui ha partecipato tre volte, senza conoscere sconfitta. Sei tappe, 31 giorni in rosa, tre trionfi su tre. Il numero perfetto: del resto è ritenuto uno dei tre colossi di ogni tempo, con Coppi e Merckx.
Ercole
Baldini
Italia Il “Treno di Forlì”, come era stato soprannominato Baldini, si è aggiudicato la Corsa Rosa nel 1958 e nello stesso anno, il 31 agosto, si è laureato Campione del Mondo su Strada a Reims. Il 7 dicembre 1956 a Melbourne vinse l’Oro Olimpico su strada, dopo essersi aggiudicato la medaglia d’oro al Campionato del Mondo su Pista nell’inseguimento individuale a Copenaghen e aver stabilito il Record dell’Ora al Velodromo Vigorelli di Milano. Nella Corsa Rosa vinta, Baldini, si aggiudicò 3 tappe e vestì la Maglia Rosa per 7 giorni.
Francesco
Moser
Italia Francesco Moser entra nella Hall of Fame del Giro d’Italia grazie al suo successo nel 1984 quando, con una trionfale cronometro - conclusasi dentro l’Arena di Verona - strappò la Maglia Rosa proprio all'ultima tappa, all’indimenticato Laurent Fignon. Nato a Palù di Giovo (Trento) il 19 giugno 1951 passò professionista nel 1973. Con 273 vittorie su strada è il corridore italiano con maggior numero di successi all’attivo (3° nella classifica mondiale dopo Eddy Merckx e Rik Van Looy). Soprannominato “Lo Sceriffo”, per le sue qualità di leader, nel 1977 diventa Campione del Mondo a San Cristobal in Venezuela; tra 1978 e il 1980 colleziona 3 vittorie consecutive alla Parigi- Roubaix; nel 1984 si aggiudica Giro d’Italia, Milano – Sanremo e Record dell’ora a Città del Messico oltre a 2 Giri di Lombardia (1975 e 1978).
Stephen
Roche
Irlanda L’omaggio al Campione irlandese coincise con la partenza del Giro d'Italiadall'Isola d'Irlanda. Nato a Dublino il 28 novembre 1959, è stato ciclista professionista dal 1981 al 1993.Nel 1987 oltre al Giro d'Italia, vinse il Tour de France e il Campionato del Mondo su strada, divenne così, un po’ a sorpresa, il secondo ciclista nella storia a vincere Giro, Tour e mondiale nello stesso anno, dopo Eddy Merckx nel 1974.Roche è stato anche il quinto ciclista capace di vincere Giro e Tour nello stesso anno.
Felice
Gimondi
Italia L’indimenticato Campione bergamasco, vincitore per tre volte della Corsa Rosa (1967, 1969 e 1976), ci ha lasciato lo scorso anno. Fu il rivale di sempre di Eddy Merckx. Professionista dal 1965 al 1979, ottenne complessivamente 118 vittorie, è stato un campione completo, capace di tenere sul passo, di vincere in salita, a cronometro e anche in volata. È infatti uno dei sette corridori ad aver vinto tutti e tre i Grandi Giri mentre tra le corse di un giorno si aggiudicò invece un campionato del mondo su strada (nel 1973) e alcune classiche monumento (una Parigi-Roubaix, una Milano-Sanremo e due Giri di Lombardia). Suo è il record di podi al Giro d'Italia, 9.
Eddy
Merckx
Belgio Nato in Belgio il 17 giugno del 1945 per molti è il più grande di tutti i tempi. Il “Cannibale”, come viene soprannominato, è il corridore più vincente di sempre con 5 edizioni del Giro d’Italia (1968, 1970, 1972, 1973, 1974), 5 Tours de France, 1 Vuelta di Spagna, 3 Campionati del Mondo e 19 Classiche Monumento oltre ad altre 500 vittorie nel calendario internazionale. Al Giro d’Italia si aggiudicò 25 tappe e vestì per 77 giorni la Maglia Rosa (record). E’ uno dei 7 corridori ad aver conquistato Giro e Tour nello stesso anno ma l’unico ad averlo fatto per tre volte.