IL PERCORSO IN BREVE
Percorso molto esigente adatto a ciclisti molto ben allenati sia in rapporto alle pendenze da affrontare che della durata delle salite con particolare riguardo a quella del Passo Fedaia. La particolarità che lo differenzia dai normali circuiti dolomitici è che, volendo, i tratti in valle si possono percorrere utilizzando le piste ciclabili presenti.
Info tecniche
Partenza da Caprile per iniziare immediatamente il Passo Fedaia che si presenta con alcune rampe ripide prima di addolcire le pendenze.
Fino a Sottoguda la salita diminuisce costantemente la pendenza. Da Sottoguda la pendenza cambia fino alla galleria che segue il ponte dal quale msi può ammirare il baratro dei Serrai.
Una breve discesa porta dopo una paramassi a uno dei tratti di strada più noti nel mondo del ciclismo: il drittone di Malga Ciapela. Da quando la strada ricomincia a salire non scende più sotto il 10% e per i primi 3 km si presenta praticamente diritta con una pendenza media attorno al 12% e un picco proprio alla fine (Capanna Bill) al 18%. Da lì inizia una serie di tornanti che però non addolciscono la pendenza che si mantiene in doppia cifra fino all’ultima curva quando si può intuire la fine della salita pur percorrendo un lungo tratto al 15%.
Al Passo Fedaia è possibile sostare e rifornirsi e alleggerire lo sforzo costeggiando il lago artificiale (due dighe, una per estremità).
La discesa verso Canazei inizia con una galleria ed è seguita da alcune paramassi. Si tratta di una discesa molto veloce con soli quattro tornanti circa a metà. Dopo Penia fino a Canazei la strada scende sempre, ma con pendenze molto ridotte.
A Canazei si può entrare nella ciclabile della Val di Fiemme (che d’inverno è il tracciato di parte della mitica Marcialonga) e di lì tra il torrente Avisio e la ss.48 si arriva fino a Moena dove evitando la ss.48 si inizia la salita del Passo San Pellegrino.
La salita inizia con pendenze costanti per addolcirsi nell’ultima parte.
Si scende veloci attraverso Falcade fino a Cencenighe Agordino (galleria in curva nell’ultima parte). Da Cencenighe si risale alla partenza. Alcuni tratti della vecchia strada sono stati attrezzati a pista ciclabile e sono comunque (danni di Vaia a parte) generalmente aperti al traffico e costituiscono un’ottima alternativa alla strada principale. Dopo Alleghe una ciclabile (molto frequentata da pedoni) affianca la strada fino a Caprile.
NOTE:
Dopo la tempesta Vaia di ottobre 2018 la strada dei Serrai di Sottoguda non è più percorribile.
D’estate il traffico può essere piuttosto intenso compresi anche mezzi pesanti come i bus turistici cui occorre prestare attenzione in salita come in discesa.
MODIFICHE IN CORSA:
In caso di difficoltà non sono possibili tagli del percorso.