altimetria
planimetria
info tecniche
Tappa divisa in due parti: 150 km di avvicinamento alla città di arrivo e quindi circa 60 km di intensi saliscendi attorno all’arrivo stesso con due passaggi in città di cui uno sotto il traguardo. Lungo avvicinamento su strade a scorrimento veloce con alcune gallerie e l’attraversamento di alcuni abitati con i consueti ostacoli alla circolazione come rotatorie, spartitraffico, isole salva-pedoni… Si segnalano in particolare Foligno e Cagli. Imboccata la Gola del Furlo (strada in buono stato, carreggiata ristretta) si entra nella parte finale con la prima scalata dei Cappuccini seguita dopo il passaggio sull’arrivo dalla scalata del Monte delle Cesane (punte del 18%) che con un ampio giro riporta in zona arrivo prima degli ultimi 10 km con la seconda scalata dei Cappuccini.
Ultimi km
Finale dopo il passaggio in prossimità dell’arrivo (non si passa sul traguardo) di circa 9 km caratterizzato dalla salita dei Cappuccini di 2.8 km con una serie di tornanti con pendenze sempre sopra il 12% e punte a metà salita del 19%. Dallo scollinamento mancano 5.6 km di cui 4 di discesa veloce a tornanti e gli ultimi 1600 m pianeggianti. Rettilineo finale di 700 m in leggera salita su asfalto (largh. 7 m).
partenza / arrivo
dettaglio salite
ultimi km
crono tabella
info turistiche
Città di:
Terni
Panoramica
Terni si distende in una conca pianeggiante a ca 130 m s.l.m., attraversata dal fiume Nera e dal torrente Serra. Città di antiche origini, fondata dagli Umbri-Sabini nel 672 a.c, fu conquistata dai Romani che la promossero a Municipio con il nome di Interamna Nahars (città tra due fiumi) .
Nota soprattutto come “Città dell’acciaio”, è in realtà una città dai tanti volti, con un passato ricco di storia e d’arte che offre svariate attrattive di notevole pregio: da beni culturali di epoche remote ad architetture contemporanee nate dai progetti di Ridolfi, Frankl e Bazzani, fino alle straordinarie bellezze naturali come la Cascata delle Marmore, la più alta d’Europa, sita nel Parco Fluviale del Nera, e il suggestivo lago di Piediluco dalle sembianze di uno specchio d’acqua alpino, circondato da rilievi boscosi. Terni è anche la città dell’Amore, rinomata per il suo Patrono San Valentino, il Santo degli innamorati.
Gastronomia
La città e il suo circondario offrono una cucina genuina e gustosa con una influenza della tradizione etrusca e romana che ritroviamo soprattutto nella cacciagione, come il colombaccio selvatico o il “piccione alla ghiotta”, cucinati entrambi allo spiedo. Un piatto tipico la “faraona alla leccarda”, farcita can pancetta a cubetti ricoperta da un passato di fegatini e servita su un crostone di pane abbrustolito. Anche la lavorazione e delle carni di maiale ha, in questa terra, radici antiche derivate da quei grandi maestri norcini. I salumi e i prosciutti, hanno caratteri unici, aroma e sapore inconfondibili. Prodotti tipici sono anche quelli derivati dalla lavorazione del cinghiale, che abbonda nei boschi del territorio.
Si posso degustare inoltre piatti a base di pesce d’acqua dolce come la trota o i tipici carbonaretti, i salmerini cotti sulla fiamma viva fino a divenire abbrustoliti e conditi con olio e sale, tipici di Piediluco.
Tra i primi piatti le tradizionali “ciriole alla ternana”, un impasto di acqua e farina a forma di lombrichi condite con sugo piccante, a volte arricchite con asparagi, funghi o tartufo. Altro primo ternano sono gli gnocchetti alla collescipolana, piccoli gnocchi a base di farina e pangrattato, conditi con sugo di salsiccia, pomodoro, pancetta e fagioli. Rinomato anche fuori regione è il “pane di Terni”, tipico pane senza sale preparato esclusivamente con acqua, farina e lievito naturale e cotto nei forni a legna secondo metodi antichi, adatto per la tradizionale “Bruschetta” con olio extra vergine d’oliva locale.
Il Re della pasticceria ternana è il Pampepato IGP, tipico dolce natalizio, un impasto equilibrato di ben 16 ingredienti, tra cui mosto, frutta secca, cioccolato e spezie. Il pepe è l’ingrediente fondamentale da cui ne deriva il nome. Per terminare un pasto con dolcezza, non possono mancare i tozzetti, biscotti duri con mandorle o nocciole, ben accompagnati con un buon vinsanto DOC.
Bevande
Per degustare i piatti tipici locali, vari sono i vini umbri da abbinare, tra cui il bianco o rosso dei colli amerini, il rosso orvietano, il ciliegiolo ed il classico rosso di Montefalco.
Punti di Interesse
Anfiteatro Romano
L’unico monumento romano ancora parzialmente integro e visibile. Una parte della struttura, in opera reticolata, mostra ancora le murature originali, mentre tutto il resto è ben ricostruibile grazie alla perfetta sovrapposizione tra il monumento stesso e le successive fasi medievali e più recenti, che si sono appoggiate direttamente ai resti romani.
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Tra le opere d’arte presenti all’interno notevole è il monumentale organo, il cui disegno viene attribuito al Bernini e l’altare maggiore in marmi policromi, realizzato nel Settecento su disegno di Carlo Murena, allievo del Vanvitelli.
Chiesa – Santuario di San Francesco
Eretta nel 1265, originariamente a navata unica, venne progressivamente ampliata fino a trasformarsi in un organismo a tre navate arricchito da una grande abside rinascimentale e da monumentali cappelle laterali. Dal punto di vista artistico spiccano le decorazioni pittoriche sul tema del Giudizio Universale della Cappella Paradisi. Di notevole interesse è la torre campanaria ornata di bifore e quadrifore ed arricchita da una fascia marcapiano in ceramiche policrome.
Le origini risalgono all’alto medioevo, è uno degli edifici religiosi più antichi di Terni. Sui resti di una domus romana, venne poi edificata la chiesa. Attualmente l’edificio si compone di più parti, frutto dei successivi ampliamenti: alla cella rotonda, in epoca romanica venne aggiunta una breve navata a due campate, poi nel Trecento venne edificata la cappella Manassei. L’interno, di grande suggestione, conserva diversi cicli di affreschi.
Opera d’arte alta 30 metri, meglio nota come Obelisco di Arnaldo Pomodoro, è il simbolo moderno di Terni, opere raffigura l’evoluzione dell’arte fusoria dal ferro grezzo della base fino alla punta che sembra essere d’oro.
Sorge sul luogo di un antico cimitero cristiano, che rappresenta una delle più importanti testimonianze di necropoli paleocristiane esistenti in Umbria. Dedicata al Santo patrono della città e degli innamorati venne edificata sul luogo di sepoltura del martire. Sotto l’altare maggiore è visibile la teca in cristallo contenente la statua reliquiario di San Valentino.
A poca distanza dalla città di Terni, con un dislivello di 165 metri, suddiviso in tre salti, è una delle più alte d’Europa. È una cascata artificiale, risalente al 271 a.c . formata dalla caduta del fiume Velino nel sottostante fiume Nera, le cui acque sono utilizzate per alimentare la centrale idroelettrica di Galleto. All’interno del Parco della Cascata è possibile percorrere sei sentieri per ammirare i salti d’acqua da più prospettive e godere di panorami suggestivi oppure praticare una serie di sport outdoor.
Lago di Piediluco
Dove sorge l’omonimo borgo, uno tra i più belli d’Italia. Il luogo di antichissime origini, risalenti all’età del bronzo, è ricco di una natura incontaminata. Piediluco, posto ideale per il canottaggio è la sede del Centro Remiero Nazionale della Federazione Italiana Canottaggio. Ogni anno in questo luogo si allena la nazionale Olimpica.
Fossombrone
Panoramica
Fossombrone, città bella e ricca di storia, si trova nella media valle del Metauro, sul percorso dell’antica Via Flaminia, a metà strada tra il Mare Adriatico e gli Appennini. Posta sulla fascia pianeggiante fra i Monti delle Cesane e il ripido versante del Colle dei Cappuccini, la città appare – sullo sfondo della splendida Gola del Furlo – come uno stretto reticolo di edifici dal quale si elevano i campanili delle chiese cittadine e le facciate dei palazzi nobiliari. Le rilevanti vicende storiche, la ricchezza dei luoghi dell’arte e della cultura, il fascino degli ambienti naturali fanno di FOSSOMBRONE una meta di grande interesse. Un luogo da scoprire poco a poco, per trovare lungo le vie o dentro chiese e palazzi, accanto alle testimonianze del passato o nel cuore di un bosco, emozioni fuori dall’ordinario.
ALLA SCOPERTA DELLE TRADIZIONI RINASCIMENTALI
A maggio Fossombrone rivive il Rinascimento festeggiando il Trionfo del Carnevale Storico, evento che attira ogni anno numerosissimi visitatori. Il centro della città si anima grazie ai figuranti in abito rinascimentale. Sfide tra contrade si susseguono nei giorni dell’evento per la conquista del Palio del Cardinale. Nelle vie del centro storico vengono allestite taverne dove i menù, rigorosamente ispirati al 1559, offrono la possibilità di gustare i sapori del territorio e di conoscere prelibatezze culinarie che anche nell’antichità di certo non mancavano.
Gastronomia
Fiera storica della città, da oltre trentacinque anni celebra il tartufo Bianchetto, prodotto DOP della Regione Marche. Protagonista delle tavole nel mese di marzo, il Tuber Albidum Pico nasce in una terra che, oltre a natura e specialità gastronomiche, racchiude un grande patrimonio artistico e culturale della Valle del Metauro. In occasione della Mostra Mercato può essere degustato nei numerosi stand lungo lo storico Corso Garibaldi e nei ristoranti della città.
Punti d'interesse
PINACOTECA CIVICA
L’appartamento ducale situato nel corpo centrale della Corte Alta, caratterizzato dai soffitti lignei a carena di nave, ospita la Pinacoteca Civica, istituita nel 1901 da mons. Augusto Vernarecci. Il primo nucleo costituito da opere donate dallo stesso fondatore, si è successivamente arricchito con diverse donazioni, prima fra tutte quella della famiglia Rocchi Camerata Passionei, del 1906, al quale si sono aggiunte opere provenienti da altri lasciti e da chiese e conventi della città.
CHIESA DI SAN FILIPPO
La Chiesa di San Filippo, uno splendido esempio di architettura barocca, fu eretta tra il 1608 e il 1613 come ex-voto dei Forsempronesi per la nascita di Federico Ubaldo della Rovere, ultimo erede dei Duchi di Urbino. Pochi anni dopo la sua costruzione, venne consegnata ai Padri Filippini della Congregazione dell’Oratorio che, nel tempo, la ampliarono ed arricchirono con un’esuberante decorazione in stucco, in parte riferita al plasticatore Tommaso Amantini da Urbania. Per questa chiesa Francesco Guerrieri venne incaricato dalla Comunità di Fossombrone di eseguire la grande pala d’altare.
CASA MUSEO QUADRERIA CESARINI
La sede museale è costituita da due edifici contigui, la cui costruzione risale al XVI sec. Parzialmente restaurata nel 1685, fu poi ristrutturata a partire dal 1940 dal proprietario, il notaio Giuseppe Cesarini (1896-1977), che ne fece un luogo di esposizione delle opere d’arte da lui collezionate. Gli arredi, rigorosamente originali, creano l’atmosfera di una agiata casa colta, testimonianza di un gusto e di un’epoca ancora racchiusi nella Casa Museo.
MUSEO ARCHEOLOGICO
I materiali, tutti di provenienza locale, documentano il succedersi delle culture umane nella media valle del Metauro dalla preistoria alla fine dell’età romana. Il museo contiene anche una ricca documentazione della civiltà picena, presente nei nostri territori dal secolo IX a.C. sino alla romanizzazione avvenuta nel III secolo a.C.
PARCO ARCHEOLOGICO FORUM SEMPRONII
I resti della città romana di Forum Sempronii si trovano nella zona di San Martino del Piano, circa 2 km a nord-est dell’attuale Fossombrone. Forum Sempronii nasce lungo la Flaminia, che a partire dal 220 a.C. costituisce la principale via di collegamento fra Roma e la Pianura Padana presente sul versante adriatico. Ad oggi sono stati messi in luce importanti resti di edifici privati e pubblici, oltre ai tratti di lastricato stradale nel quale è impiegata pietra calcarea del vicino Furlo.