altimetria
planimetria
info tecniche
Percorso
Tappa molto mossa con una prima parte su e giù per le Prealpi Giulie e il finale in circuito attorno a San Daniele del Friuli. I primi 150 km fino all’ingresso in circuito si svolgono in un continuo su e giù con tre GPM mediamente impegnativi. Il primo la Madonnina del Domm è il più lungo e ripido, i successivi (Monte Spig e Monteaperta) presentano punte a due cifre di pendenza, ma sono più brevi. I tratti in montagna sono su strade di media larghezza, mentre quelli in pianura sono rettilinei e ampi. Giunti a Majano si entra nel circuito che si percorre quasi interamente prima del passaggio sull’arrivo. Dopo l’ingresso si affronta il muro del Castello di Susans (circa 1km con pendenze a crescere fino al 16%). Dopo un breve discesa a alcuni chilometri pianeggianti si affronta il Monte di Ragogna (2.8 km al 10.4% medio, 16% max) che verrà scalato altre due volte nei due giri di circuito. Segue una breve e impegnativa discesa e l’avvicinamento all’arrivo attraverso strade ondulate.
Ultimi km
A 3 km dall’arrivo si entra nell’abitato di San Daniele per affrontare alcuni strappi che portano all’ultimo km al muro di via Sottomonte (max 20%) seguito da una brevissima discesa per affrontare il rettilineo finale in asfalto di 200 m al 10% (largh. 6.5 m).
partenza / arrivo
dettaglio salite
ultimi km
crono tabella
info turistiche
Città di:
Udine
Panoramica
Udine si trova al centro del Friuli Venezia Giulia in una posizione geografica privilegiata, circondata da colline, vicina al mare e alla montagna, non distante dall’Austria e dalla Slovenia, praticamente al centro dell’Europa. La sua origine è antica ma il suo aspetto è stato finemente modellato soprattutto sotto il dominio della Repubblica di Venezia, iniziato dal 1420 e durato più di tre secoli, caratterizzato da piazze contornate da portici e palazzi colorati che annunciano lo spirito di Udine.
Nel Settecento ospitò il pittore Giambattista Tiepolo (1696-1770) che qui raggiunse la sua maturità artistica: i suoi capolavori si possono oggi ammirare nelle Gallerie del Tiepolo del Palazzo Patriarcale, nel Duomo e nella chiesa della Purità.
È una città-salotto, dove anche i palati più fini si trovano a loro agio tra antiche osterie ed enoteche che offrono il tajut (calice di vino) e specialità locali.
Nel corso del mese di settembre la città ospita “Friuli DOC”: un viaggio nel gusto e nei sapori più invitanti del Friuli Venezia Giulia, un vero e proprio mix di vini, vivande, vicende e vedute per conoscere ogni sfaccettatura di questa terra ricca ed ospitale.
Udine è anche una città universitaria molto viva, ricca di manifestazioni e proposte culturali per tutti i gusti e per ogni stagione.
Gastronomia
Quella friulana è una cucina caratterizzata da piatti sostanziosi come la polenta, il frico, le minestre e i minestroni, i prodotti dalla macellazione del maiale, la brovada, il musetto e la selvaggina, generalmente accompagnati da vino bianco (taj di blanc) o rosso (taj di neri). Da segnalare è la produzione di formaggi e dei salumi, fra i quali si segnala il prosciutto crudo di San Daniele.
La cucina udinese, oltre che nelle tradizionali osterie e nelle trattorie della cinta cittadina, si può trovare nelle sagre stagionali organizzate nei diversi Borghi. Da diversi anni Friuli Doc è un’importante vetrina dedicata alla cucina locale.
Bevande
Udine sorge nell’area della DOC “Friuli Grave”, che si pone al primo posto tra le Denominazioni del Friuli Venezia Giulia con una produzione di oltre 300.000 ettolitri, pari a quasi il 50% del totale.
Nelle “Grave”, come in tutta la viticoltura friulana, il vino porta il nome del vitigno dal quale ha origine. I vini delle varietà a bacca bianca si presentano freschi, fruttati ed eleganti; i rossi armonici e profumati da giovani, pieni e strutturati se invecchiati.
Punti d'interesse
Punto di partenza ideale per visitare Udine è la splendida Piazza Libertà, cuore della città su cui si affacciano la Loggia del Lionello, opera in stile gotico veneziano risalente al 1400, la Loggia di San Giovanni e la Torre dell’Orologio, entrambi cinquecenteschi.
Volgendo lo sguardo verso l’alto si può invece ammirare il Castello di Udine, simbolo del Friuli, già sede del patriarca di Aquileia e del Luogotenente veneto della Patria del Friuli. La costruzione domina la città da un’altura e nei secoli è stata utilizzata prima come struttura fortificata (le prime notizie risalgono al lontano 938) e poi come caserma. Attualmente il Castello ospita il Museo del Risorgimento, il Museo Archeologico, la Galleria d’Arte Antica e il Museo della Fotografia.
Da Piazza Libertà si snoda Via Mercatovecchio, storica sede dello shopping friulano impreziosita da palazzi storici come il Monte di Pietà e la Cappella di Santa Maria del Monte, per giungere fino al seicentesco palazzo Bartolini, sede della storica Biblioteca Civica “Joppi”.
Immancabile per gli udinesi è la sosta nei locali di Piazza San Giacomo, conosciuta anche come piazza delle Erbe per il mercato che lì si teneva fin dal 1800. Caratteristici sono il rialzo centrale e i portici che la circondano su tre lati.
Ma Udine è anche la città del Tiepolo, seconda patria, dopo Venezia, del più grande pittore del Settecento italiano. Non si contano le opere realizzate nel capoluogo friulano, ma tra queste la più importante è senza dubbio il ciclo degli affreschi della galleria del Palazzo Patriarcale (ora sede della Curia arcivescovile). Opere del Tiepolo si trovano anche nel Duomo cittadino, la cattedrale di Santa Maria Maggiore, struttura di origine trecentesca, e nel vicino Oratorio della Purità.
San Daniele del Friuli
Panoramica
Per la prima volta nella storia il Giro d’Italia arriverà a San Daniele del Friuli, cittadina situata nel cuore del Friuli-Venezia Giulia e che, nonostante le dimensioni ridotte, è uno dei borghi più importanti della regione. Qui, infatti, viene prodotto l’omonimo Prosciutto famoso in Italia e nel mondo. Ricca, inoltre, è la storia che caratterizza la cittadina: sin dal tempo dei romani fu crocevia commerciale con l’Europa centrorientale e nelle epoche successive consolidò questa sua attitudine.
Gastronomia
La città di San Daniele del Friuli è famosa e conosciuta in tutto il mondo per il prodotto principale del Friuli-Venezia Giulia: il prosciutto di San Daniele DOP. Un prodotto italiano che ha origine da cosce di suino italiano lavorato e stagionato solo ed esclusivamente in questo comune. Le perfette condizioni microclimatiche consentono infatti di stagionare alla perfezione le cosce di suino per ricavare il San Daniele, un prodotto di Denominazione di Origine Protetta dal 1996. Nel territorio comunale sono solo trentuno le aziende produttrici degli oltre 2 milioni e 600 mila prosciutti, che seguono il rigido disciplinare di produzione. Il Prosciutto di San Daniele è realizzato con soli tre ingredienti: cosce di suino, sale marino e il particolare microclima di questa città. Si tratta di un prodotto totalmente naturale, privo di conservanti, nitriti e nitrati. Per il suo elevato valore nutrizionale e la sua facile digeribilità, garantita da una stagionatura non inferiore ai 13 mesi, il Prosciutto di San Daniele DOP è indicato in qualsiasi dieta, ed è un’ottima fonte di proteine nobili e di alta qualità, di vitamine e minerali. Il Prosciutto di San Daniele è consumato affettato sottile al momento, oppure utilizzato in numerose preparazioni come i “Tagliolini alla San Daniele”, piatto tipico e caratteristico della cittadina. Nelle numerose prosciutterie non manca il San Daniele affettato al coltello ma abili tagliatori che presentano degustazioni di prosciutto di varie stagionature.
La città del prosciutto, però, è nota anche per altri prodotti caratteristi della zona come la trota affumicata. Lungo le sponde del fiume Tagliamento si trova un piccolo allevamento di trote da fiume, si tratta di un’azienda di nicchia a conduzione familiare che produce la “Regina di San Daniele”. Nelle numerose osterie e ristornati del paese si possono trovare gustosi piatti a base di Prosciutto e di trota affumicata accompagnati da ottimi vini friulani della zona e ad altri importanti piatti della cultura locale come il frico, una torta di patate e formaggio fuso. A San Daniele del Friuli il Re (prosciutto) e la Regina (trota) fanno da padroni nel panorama gastronomico.
Punti d'interesse
San Daniele del Friuli oltre all’ottimo prosciutto offre anche molti siti di interesse culturale. Uno di questi è certamente la Chiesa di San Antonio Abate. Questa chiesa ci dà testimonianza dell’arte friulana fra Basso Medioevo e Rinascimento e custodisce il più bel ciclo di affreschi rinascimentali della regione. Per tale motivo è definita la “Cappella Sistina” del Friuli.
Famosa poi è la Biblioteca Guarneriana: scrigno di inestimabile valore culturale risalente al XV secolo. Nel ‘400 in Italia le biblioteche erano ancora, più che altro, collezioni private di pertinenza di un singolo, di una famiglia oppure di gruppi sociali specifici, religiosi o universitari.
L’idea che una biblioteca potesse essere aperta e gestita dalla propria comunità di riferimento non era affatto ovvia ma fu proprio questa l’intuizione che realizzò Guarnerio d’Artegna, arciprete-pievano di San Daniele del Friuli. La Guarneriana venne visitata da illustri personaggi come Foscolo, Nievo e Carducci. Inoltre, passò pressoché indenne tra i due conflitti mondiali grazie alle precauzioni prese da parte dell’Amministrazione competente. Nei suoi locali sono conservati l’Archivio Storico Comunale e quello dell’antico Ospedale di Sant’Antonio.
Non si può non citare, infine, il famoso Portonat, simbolo della città e progettato nel 1579 da Andrea Palladio, mentre il campanile cinquecentesco del Duomo, rimasto incompiuto fu disegnato da un discepolo di Raffaello, Giovanni da Udine.