altimetria
planimetria
info tecniche
Tappa di montagna divisa in due parti. I primi 130 km sono praticamente piatti anche se sempre in leggera ascesa fino ai piedi della salita di Monte Rest caratterizzata da numerosi tornanti e dalla carreggiata ristretta. Anche la discesa si presenta impegnativa e con molti tornanti. Giunti a Priuso la strada è nuovamente larga. Dopo Tolmezzo e Arta Terme si arriva ai piedi della salita finale anch’essa divisibile in due parti: la prima di circa 11 km con strada larga a tornanti e pendenze attorno al 7-8% e gli ultimi 3 km molto impegnativi.
Ultimi km
Ultimi 3 km su strada ristretta molto ripida. La media degli ultimi 3 km è oltre il 13%. La strada risale il pendio con poche curva e pendenze spesso oltre il 20%. L’ultimo chilometro è in gran parte attorno al 18%. In alcuni tratti sia nei brevi tornanti si nell’ultimo tratto si riscontrano pendenze oltre il 25% con punte del 27%. Ultimi 50 m in leggera ascesa su asfalto.
partenza / arrivo
dettaglio salite
ultimi km
crono tabella
info turistiche
Città di:
Cittadella
Informazioni Turistiche
Vi invitiamo a visitare Cittadella, una splendida città murata di origine medioevale. La fondazione della cittadina risale al 1220, quando il libero Comune di Padova decide di creare ex novo nel settore centrale della pianura veneta un luogo fortificato per tutelare le zone di confine del suo contado.
Cittadella è l’unica città murata di tutta Europa ad avere un Camminamento di Ronda medievale, di forma ellittica e completamente percorribile. Le mura sono visitabili con una passeggiata panoramica a 15 metri d’altezza, un’esperienza unica di “Camminare nella Storia”.
La città subisce la terribile dominazione del signorotto locale Ezzelino III da Romano, che nel 1251 fa costruire la Torre di Malta, citata da Dante nella Divina Commedia, come orrida prigione per i suoi nemici.
Nel 2020 Cittadella ha festeggiato gli 800 anni dalla sua fondazione.
Gastronomia
Nel Cittadellese, dove è grande il rispetto per le antiche tradizioni enogastronomiche, le radici della cucina provengono dalla vita agreste e di campagna. La polenta fa da padrona in tutte le sue versioni, gialla, bianca e persino dolce, con la famosa torta chiamata “La Polentina di Cittadella ”, dolce tipico dal 1850.
Sono presenti i piatti della tradizione veneta provenienti dalle altre provincie che hanno influenzato questo territorio come il radicchio e il baccalà.
I primi piatti più famosi nel Cittadellese sono il risotto ricco alla padovana, il risotto con gli asparagi, la tipica pasta e fagioli, bigoli all’anitra, sempre buonissime le paste fatte in casa.
I secondi piatti di carne offrono tipici sapori di campagna come il cappone alla canevera, i bolliti. I secondi di pesce, freschissimo, poichè pescato direttamente nei laghetti a ridosso delle sponde del fiume Brenta, sono a base di storione e trota.
Nei vari comuni del Cittadellese si perpetua la millenaria tradizione della produzione del gustoso Grana Padano e dell’Asiago (Pressato o d’Allevo), solo alcune delle specialità D.O.P. del territorio Cittadellese, fiero dei suoi prodotti tipici: la polenta gialla o bianca, la farina di mais Biancoperla, il formaggio Montasio, l’Asparago Fontanivese De.C.O., il Torrone di San Martino di Lupari, la torta Pinza, il dolce “La Dama dei Carraresi”.
Bevande
Generosi i vini padovani, noti da tempo e già esaltati dal Petrarca e dal Ruzante e oggi riproposti dalla serietà e dalla competenza dei vignaioli riuniti nel Consorzio vini D.O.C. dei Colli Euganei e di Bagnoli.
La grappa Brugnolaro viene prodotta direttamente nella città murata.
Un aperitivo tipico che si può gustare solo a Cittadella è il “Mezoevo”: composto da liquore Strega, “Mezzo e Mezzo” Nardini, selz e foglie di menta fresca, è dedicato allo scrittore Hemingway che veniva a Cittadella per bere il liquore Strega durante il suo servizio nella Grande Guerra.
Punti di interesse
Mura di Cittadella e Camminamento di Ronda
Cittadella è l’unica città murata di tutta Europa ad avere un Camminamento di Ronda medievale, di forma ellittica e completamente percorribile.
Il Camminamento di Ronda è una passeggiata panoramica a 15 metri d’altezza sopra le Mura di Cittadella. Era l’antico Camminamento di guardia che serviva per difendere la città dall’alto in caso di attacchi nemici. Il recente restauro ha consentito la messa in sicurezza dell’antico Camminamento di Ronda, per permettere ai visitatori di ammirare la città da punti di vista inediti e privilegiati, un’esperienza unica di “camminare nella storia”.
La passeggiata è lunga quasi due chilometri e all’interno del percorso sono visitabili le stanze di rievocazione e allestimento medievale nella Casa del Capitano. Inoltre all’interno della Torre di Malta si può visitare il belvedere alto quasi trenta metri, il Museo dell’Assedio e il Museo Civico Archeologico. Dall’alto il paesaggio spazia sulla campagna circostante, si possono ammirare i Colli Euganei, i Monti Berici, la Pedemontana con le città murate di Marostica e Asolo, il Monte Grappa.
Duomo e Museo del Duomo
Il Duomo, in stile neoclassico, venne costruito a partire dalla fine del 1700 da tre architetti tra cui Domenico Cerato, al quale si deve tra l’altro il Prato della Valle a Padova. Dietro il Duomo si trova il Museo del Duomo in cui sono conservati dipinti di famosi pittori, quali: “La Cena in Emmaus” di Jacopo da Ponte, “Compianto sul Cristo Morto” di Andrea da Murano, “La Flagellazione”, attribuita a Palma il Giovane. Sono presenti anche un ricco ed eterogeneo patrimonio di oggetti sacri per uso liturgico, quali apparati d’altare ed oreficerie, statue.
Palazzo Pretorio
Il grande edificio è collocato sul fronte strada nei pressi di Porta Treviso ed è stato la sede dei podestà inviati prima dal Comune di Padova e poi dalla Serenissima. L’interno colpisce per la decorazione a finta tappezzeria con bande verticali, fregi policromi, tondi e medaglioni. Interessante anche il portale d’ingresso in marmo rosato, caratterizzato da un rilievo col Leone Marciano e da due medaglioni con le effigi di Pandolfo Malatesta e del fratello Carlo, che furono signori di Cittadella. Il palazzo, di recente restauro, è oggi sede della Fondazione Pretorio Onlus, la quale vi organizza all’interno mostre di carattere nazionale e internazionale.
Teatro Sociale
Il Teatro sorge sul fronte strada verso Porta Vicenza, in via Indipendenza. Progettato da Giacomo
Bauto nel 1817, mentre l’elegante facciata neoclassica è attribuita a Giuseppe Japelli, autore del famoso “Caffè Pedrocchi” a Padova. Il teatro è strutturato con un atrio, una sala semicircolare con palcoscenico, tre ordini di palchetti, una ex sala fumo. Gli splendidi affreschi della sala raffigurano fiori, amorini e figure allegoriche e sono stati realizzati da Francesco Bagnara, scenografo e pittore, a cui si attribuisce anche la decorazione del teatro “La Fenice” di Venezia.
Monte Zoncolan
Informazioni Turistiche
Sutrio sorge nella Valle del Bût, una delle vallate della Carnia, descritta nelle poesie del Carducci, a pochi km dal confine con l’Austria. “O noci della Carnia, addio!” scriveva il poeta salutando questa verdeggiante terra di color smeraldo, ricca di fiori profumati alpini e acque argentee. Sutrio rappresenta uno dei poli sciistici più attrezzati del Friuli Venezia Giulia grazie al Monte Zoncolan. Il centro abitato si presenta un tipico borgo di montagna, formato da vie lastricate e antiche case caratterizzate da loggiati e balconate in pietra e legno. Sutrio è conosciuto come “Paese dei marangons”, grazie alla maestria dei suoi falegnami nella lavorazione del legno. Oltre al capoluogo il borgo conta le frazioni di Noiaris, Priola e dall’aprile del 2009 la località Zoncolan, ambita meta sciistica e sfida per i ciclisti. Il centro storico di Sutrio si caratterizza per la presenza di sculture lignee e numerose botteghe artigiane che organizzano dei laboratori per la valorizzazione e l’insegnamento della lavorazione del legno e dei tessuti protagonisti indiscussi assieme alla gastronomia locale delle numerose feste e manifestazioni che si svolgono ogni anno.
Gastronomia
Cjarsons: sono un primo piatto tipico della Carnia. Sono ravioli ripieni di erbe spontanee, uvetta, cannella e patate. L’impasto è molto semplice, è realizzato con farina e acqua. Il piatto è condito con burro fuso e ricotta affumicata grattugiata Nelle vallate carniche esistono molteplici varietà in uso (oltre una trentina), diverse per dimensioni ed ingredienti.
Pastorut: formaggio tipico del “Caseificio Sociale Altobut”. È un prodotto di nicchia di solo latte montano, formaggio grasso e a pasta molle, la cui produzione richiede un notevole intervento e controllo manuale, si ricava esclusivamente da latte vaccino intero pastorizzato. Grazie al sapore unico, miscela armoniosa di dolce e piccante ha ricevuto all’8° Concorso caseario nazionale “Infiniti blu” promosso da Slow Food Gorgonzola di Milano, la Targa d’Eccellenza classificandosi tra gli 8 migliori formaggi erboranti in Italia.
Trota locale: la società agricola “La Trute”, è specializzata nell’allevamento di trote salmonate e salmerini nel proprio impianto di allevamento, alimentato da acqua sorgiva che proviene dalle montagne attorno allo Zoncolan. Oltre alla vendita diretta dei prodotti del pescato, l’azienda ha intrapreso un percorso di multifunzionalità specializzandosi nella produzione di trote salmonate affumicate a caldo, nella preparazione di filetti di trota tagliati a coltello e di hamburger di trota. Queste preparazioni hanno fatto ottenere all’azienda prestigiosi riconoscimenti sia in ambito nazionale che internazionale nel corso degli ultimi anni.
Salumi stagionati: sapori autentici, salumi stagionati e affumicati secondo la tradizione carnica nelle macellerie del paese: “Macelleria Piazza” e “Vecje Becjarie”. Durante la festa “Fums, profums e salums” il borgo di Sutrio realizza una degustazione gastronomica di salumi del territorio.
Uova di qualità: nei prati della frazione di Noiaris l’azienda agricola “Nearhof” alleva le sue galline all’aperto. Produrre uova di qualità su piccola scala da proporre sul mercato locale è la sfida che ha intrapreso Nearhof. Nascono così i Near ûfs, uova da galline allevate all’aperto in Carnia.
Bevande
Birra artigianale del birrificio indipendente di montagna “Bondai”, situato ai piedi del Monte Zoncolan. Ricerca degli ingredienti, qualità e creatività sono gli aspetti fondamentali che caratterizzano una birra artigianale. Bere una birra artigianale vuol dire concedersi un momento gustativo singolare, che richiama la bellezza di un prodotto unico e vicino al territorio.
Punti di interesse
Presepe di Teno: il presepe è uno straordinario esempio di artigianato locale frutto del paziente lavoro trentennale di Gaudenzio Straulino, detto Teno, che per quasi 30 anni ha ampliato e perfezionato la propria opera arricchendola di particolari tutti rigorosamente in legno. Costruito con precisione e accuratezza, il Presepe di Teno ricostruisce la vita del borgo di Sutrio, tanto da poter essere considerato un museo etnografico in miniatura che lascia tutti coloro che lo visitano incantati.
Le botteghe di artigianato tessile e ligneo: dove si possono trovare pezzi unici di intaglio e di ricamo realizzati a mano.
Chiesa di Ognissanti: è stata costruita su una chiesa precedente a partire dal 1807, su progetto dell’architetto Francesco Schiavi da Tolmezzo. Sorge sul colle anch’esso denominato di Ognissanti. La chiesa venne decorata nel 1925 da Giovanni Moro. La chiesa di Ognissanti conserva alcuni altari in legno pregevolmente intagliati, tra cui quello maggiore, opera dello scultore Eugenio Manzani di Pieve di Cadore, risalente al 1771.
Chiesa di san Nicolò: situata nella campagna verde smeraldo di Sutrio, fu costruita anteriormente al 1327 sui resti di un precedente edificio sacro, posta a benedizione della campagna circostante ed in prossimità della strada che portava in direzione di Cercivento e della Valcalda. Degno di nota all’interno della chiesa di San Nicolò è anche l’organo del 1752, costruito da un autore ignoto ma di probabile scuola veneziana.
Monte Zoncolan: importante polo sciistico invernale della regione, famoso per gli appassionati della bicicletta, il monte Zoncolan è noto soprattutto per il Giro d’Italia. La salita dal versante di Ovaro è considerata la salita più dura del mondo perché, sebbene non lunghissima, ha una pendenza media del 12% e una massima del 22%. Pendenze così costanti ed alte non si trovano in nessun’altra salita d’Europa. Il tracciato dal versante di Sutrio è il fratello gemello di quello del versante di Ovaro. Caratteristica del versante est da Sutrio è la discontinuità delle pendenze, si alternano tratti duri e tratti dolci. Negli ultimi 3500 metri la pendenza media è del 13% con punte più alte del 20% nell’ultima rampa di 700 metri.
Eventi e manifestazioni: “Fums, Profums e Salums”: tradizione norcina tra passato e presente, prima domenica di marzo.“I Cjarsons”: la tradizione della Carnia, prima domenica di giugno.“Fasìn la Mede”: festa del fieno, l’ultima domenica di luglio, evento durante il quale si rievocano i lavori della fienagione sul Monte Zoncolan, a 1300 metri di altezza. “Magia del Legno”: prima domenica di settembre, celebra una delle attività più importanti del borgo, quella della lavorazione del legno. Nella seconda domenica di ottobre “Farine di Flôr”: mulini, farine e delizie della Carnia. Durante il periodo natalizio (dalla domenica prima di Natale all’Epifania) viene organizzata la rassegna “Borghi e presepi”, rassegna di presepi artigianali allestititi nei cortili, nelle cantine e nei loggiati.