altimetria
planimetria
info tecniche
Tappa completamente piatta attraverso la pianura emiliano-romagnola. Si percorrono strade prevalentemente rettilinee con carreggiata di larghezza variabile, intervallate dai centri abitati dove sono presenti i consueti ostacoli al traffico.
Ultimi km
Ultimi km praticamente piatti se si esclude il ponte sul fiume Reno che costituisce l’unico dislivello del finale. Alcune ampie curve portano al rettilineo d’arrivo di 450 m su asfalto larghezza 8 m.
partenza / arrivo
ultimi km
crono tabella
info turistiche
Città di:
Riccione
Panoramica
Riccione è una delle mete turistiche più conosciute e apprezzate della Riviera adriatica, una città con più di 35.000 abitanti che richiama turisti italiani e stranieri, grazie all’ampia capacità ricettiva in grado di rispondere a tutte le esigenze con strutture di ogni tipologia e categoria. La città si è sempre distinta per il verde urbano – da cui deriva il nome di “Perla verde dell’Adriatico” – ed è nota per le sue caratteristiche di località elegante e attenta alla qualità della vita e al benessere di cittadini e ospiti.
Punti di Interesse
l cuore della città è Viale Ceccarini, una lunga passeggiata che dalla stazione porta al mare, nota per essere un crocevia di mode e tendenze, grazie alle boutique, alle sfavillanti gioiellerie e ai locali che vi si affacciano. Nell’area del centro, in particolare fra viale Ceccarini e viale Battisti, si apprezzano pregiati esempi di architettura balneare riferibili al periodo fra fine ‘800 e inizi ‘900, che in vario modo riprendono le suggestioni dell’art nouveau, circondati da spazi verdi ben curati e accuratamente studiati. Il Viale accompagna fino al lungomare pedonale, un luogo imperdibile, da vivere e godere sia di giorno che alla sera, a piedi o in bici, e alla vicina Villa Mussolini, struttura adibita a ospitare mostre d’arte di respiro internazionale. Sempre in centro città, è possibile visitare Villa Franceschi, che ospita la Galleria d’arte moderna e contemporanea, fare una pausa all’ombra nel parco di Villa Lodi Fè, altro edificio di pregio di quel periodo. Nei pressi di viale Ceccarini, nell’omonimo piazzale, si trova il Palazzo del Turismo, datato 1938, la prima struttura sull’Adriatico pensata per la promozione turistica e l’intrattenimento. A pochi passi da qui c’è un luogo molto amato dai riccionesi: il porto. Percorrendo tutto viale Ceccarini a nord della ferrovia, si arriva a Riccione Paese, la vecchia borgata dove è piacevole passeggiare tra botteghe storiche, negozi originali e caffè e dove hanno sede la Biblioteca comunale e il Museo del Territorio. Se si sale in collina, il luogo panoramico per eccellenza è il Castello degli Agolanti, costruito tra il 1324 e il 1343 dalla famiglia degli Agolanti, vassalli dei Malatesta, signori di Rimini.
A pochi chilometri dalla costa, nell’immediato entroterra, si distendono le stupende vallate dei fiumi Conca e Marecchia, dove lo sguardo può spaziare sul verde delle colline e sulle numerose testimonianze storiche e artistiche di cui sono ricchi borghi e paesi. Sono queste le terre che tra Medioevo e Rinascimento erano contese tra Sigismondo Malatesta, Signore di Rimini, e Federico da Montefeltro, duca di Urbino; le rocche e le fortezze che si incontrano a ogni angolo raccontano ancora, tra magia e stupore, questo turbolento passato.
Cento
Panoramica
Cento è sinonimo di Carnevale, uno fra i più rinomati ed antichi d’Europa! Già il Guercino agli inizi del Seicento aveva dipinto le immagini della festa in costume che rallegrava la Piazza: cambiamenti radicali sono avvenuti, ma il Carnevale resta un appuntamento imperdibile che si è trasformato nel tempo per tenere sempre vivo l’entusiasmo dei tantissimi visitatori.
Gastronomia
Salama da sugo di Buonacompra IGP: la leggenda attribuisce un ruolo importante nella ricostruzione delle origini del prodotto a Lucrezia Borgia, sposa ad Alfonso d’Este agli inizi del ‘500. Le prime testimonianze scritte riguardanti prodotti molto simili alla “Salama da sugo” risalgono al periodo rinascimentale.
Punti di Interesse
- Rocca: questa imponente struttura difensiva sorse nel 1378, per volontà del vescovo di Bologna Bernardo di Bonnevalle, quale freno alle ambizioni di autonomia dei centesi. Fu ricostruita e ristrutturata nei secoli per rispondere ai più moderni canoni dell’architettura militare e per reggere i ripetuti assalti di truppe nemiche. Alla fine del ‘700 i locali della Rocca, ormai in decadenza, vennero definitivamente destinati a carcere, funzione che avevano già sporadicamente ricoperto a partire dal XVI secolo. Oggi gli interni, completamente restaurati, presentano ambienti di pregio artistico o di interesse storico, come la stanza del camino, la cappella, la sala della trifora, le cannoniere, le prigioni.
- Piazza del Guercino: cuore pulsante della vita cittadina e termometro degli umori popolari, Piazza Guercino è il salotto di Cento, in quanto ospita le più importanti manifestazioni culturali, religiose e folcloristiche. Fanno da fondale scenografico alla piazza due importanti edifici porticati di grande valore storico e artistico, il Palazzo del Municipio e il Palazzo del Governatore.
- Pinacoteca: la Civica Pinacoteca “il Guercino” è il principale contenitore culturale della Città di Cento, rimasto chiuso per più di dieci anni a causa del sisma che ha colpito il territorio dell’Emilia nel 2012. Ospita la maggior concentrazione al mondo dei capolavori del nostro illustre concittadino Giovanni Francesco Barbieri detto “il Guercino” e della sua Bottega.
- Parco del Gigante: il Giardino del Gigante è un’opera d’arte ambientale, inserita in un’area verde pubblico del Comune di Cento. La sua storia è nata dalla fantasia di una bambina, ed è divenuta realtà, grazie alla creatività dell’artista Marco Pellizzola, alla collaborazione di numerosi studenti dell’accademia di belle arti, e al contributo di numerosi sponsor. Una lucertola di 33 metri allungata sul prato, una foglia di 5 metri per 12 che si innalza verso il cielo, un merlo di 13 metri adagiato su una piccola collina… e poi stelle cadenti, pesciolini, fiori e ninfee, decine e decine di uccelli sfuggiti alle loro gabbie, segni, simboli e frammenti di architetture fantastiche ispirate al mondo naturale, per un’incalzante sequenza di forme e immagini colorate da migliaia di frammenti di mosaico ceramico.
- Carnevale di Cento: riconosciuto Carnevale storico nazionale dal Ministero della Cultura e Carnevale storico regionale dalla Regione Emilia-Romagna. Indiscussa protagonista è la sfilata dei carri allegorici, enormi monumenti di cartapesta alti fino a 20 metri, scaturiti dal lungo e sapiente lavoro artigianale dei maestri delle cinque Associazioni carnevalesche centesi. Mentre i colorati gruppi di figuranti in costume accompagnano la sfilata, dalle torrette più alte dei carri viene riversata sul pubblico una colorata valanga di premi e regali, il cosiddetto “gettito”. Il carnevale si conclude con la lettura del testamento di TASI, la maschera tradizionale centese, e con il tradizionale rogo del fantoccio di paglia e cartapesta che lo rappresenta.