altimetria
planimetria
info tecniche
Tappa breve ondulata con finale perfettamente pianeggiante. Nella prima parte si scalano la Sella di Corno e la Forca di Arrone. Segue il Valico della Somma (GPM e ultima asperità di giornata). Finale piatto su strade larghe e quasi sempre rettilinee. Da segnalare diversi attraversamenti cittadini con il loro corredo di rotatorie, spartitraffico e arredo urbano
Ultimi km
Ultimi chilometri lineari fino ai 2000 m all’arrivo dove si affrontano in rapida successione una curva a destra e due a sinistra che immettono ai 1300 m nella strada di arrivo interrotta ai 500 m da una lieve semicurva. Linea di arrivo su rettilineo in asfalto.
partenza / arrivo
ultimi km
crono tabella
info turistiche
Città di:
L'Aquila
Informazioni Turistiche
L’Aquila è il capoluogo della regione Abruzzo, a 714 m di altitudine. La città è situata su una collina nella valle del fiume Aterno ed è circondata dai monti Appennini, con la vetta più alta Gran Sasso d’Italia (2.912 m) a nord-est.
Fondata nel 1254 dalle genti di numerosi castelli della valle dell’Aterno, si suppone novantanove, L’Aquila fu costruita in modo tale che ogni castello ricevesse un pezzo di terra, noto come locale. La città prosperò grazie alla sua industria della lana. E la vendita dello zafferano, a garanzia di un ricco periodo artistico e culturale.
Gastronomia
La cucina aquilana è rinomata per il suo gusto e la sua semplicità. Molti dei suoi piatti sono originari della campagna circostante. Le zuppe di legumi sono la specialità delle massaie aquiliane. Taccozzelle fatte in casa con lenticchie e pasta e ceci. Mozzarelle fresche e secche, ricotta di montagna e formaggi fatti in casa. Ottime le salsicce, tra cui quelle di fegato, chiamate Cigolane ed infine il Sanguinaccio, a base di sangue.L’agnello e il maiale, che viene arrosto, alla brace o in umido. Il montone, detto castrato, è facile da trovare all’inizio della primavera e, soprattutto, da provare gli arrosticini. Pezzi di pecora infilati su uno spiedino, cotti alla brace su un fuoco aperto.
Bevande
Ogni portata va accompagnata da un buon vino rosso Montepulciano d’Abruzzo. Altro vino nobile è il Cerasuolo Aquilano, apprezzato vino rosato d’Abruzzo. Le ricette di dolci tradizionali sono più elaborate. Il famoso Torrone (torrone) è fatto con cioccolato, nocciole, miele e un gusto di cannella. Anche i biscotti, chiamati Ferratelle, sono tipici della zona e sono fatti a mano con un ferro decorato.
Punti di interesse
La facciata della Basilica di Santa Maria di Collemaggio è uno dei simboli della città, caratterizzata dalla doppia pietra colorata bianca e rosa del marmo di Genzano di Sassa e dal maestoso rosone centrale con due rosoni laterali più piccoli e dalla classica struttura quadrata tipico delle chiese aquilane. La bella facciata è entrata a far parte della storia nel 2009 quando è rimasta indenne dal terribile terremoto del 6 aprile che distrusse larga parte della città. L’interno della Basilica è stato gravemente danneggiato dal disastroso crollo del transetto e dell’abside. La leggenda vuole che qui fu incoronato Papa Celestino V nel 1294. La Basilica si trova nel punto di arrivo e partenza del Tratturo Magno, da L’Aquila e Foggia, che nel corso dei secoli è stata attraversata da migliaia di greggi di pecore e bovini, durante il periodo della transumanza. La Porta Santa, che si trova sul lato sinistro, viene aperta una volta all’anno in occasione della Perdonanza Celestiniana, l’annuale giubileo, indetto con Bolla papale da Santo celestino V, che conferisce il perdono dei peccati a chiunque attraversi la Porta Santa tra i vespri del 28 agosto e del 29 agosto. La Fontana del 99 cannelle è un altro dei monumenti simbolo, eretta nel luogo di fondazione della città. Presenta circa 90 mascheroni in pietra, dal cui beccuccio sgorga l’acqua che, insieme ad altre condutture, conferiscono il nome di 99 cannelle che rappresentano i castelli che hanno partecipato alla fondazione.
Piazza Duomo (XIII sec.) è una delle più grandi piazza medievale dell’Italia centro-meridionale. Nella parte inferiore della piazza c’è il Duomo (XIII), la Basilica di a San Massimo e San Giorgio. L’architettura più importante della piazza si trova nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, detta delle Anime Sante, edificata nel 1713 su disegno di Carlo Buratti, allievo di Carlo Fontana. Nel terribile terremoto del 2009, la cupola è crollata in diretta tv. La chiesa è stata uno dei simboli della tragedia, oggi al suo interno, tutto ricostruito e restaurato, è conservata la memoria di 309 vittime del terremoto. In questa piazza si trovano due fontane con base larga, sormontata due statue maschili, chiamate la fontana vecchia, edificata nel 1930 da Nicola D’Antino. La città, dopo il terribile terremoto del 6 aprile 2009, è stata ricostruita con le più moderne tecniche. L’Aquila è divenuta una bellissima città e una scuola di buone pratiche tecniche e ingegneristiche di ricostruzione post-sisma, famosa in tutto il mondo. L’Emiciclo, sede del Consiglio regionale d’Abruzzo, è un esempio di radicale progetto di ricostruzione e miglioramento. Una lunga opera di restauro e messa in sicurezza, eseguita con le più avanzate tecniche ingegneristiche con installazione di isolatori sismici al di sotto dell’intero colonnato. L’Emiciclo è oggi uno dei luoghi più frequentati della città ed è dedicato ad ospitare concerti ed eventi, sia all’interno che sulla piazza esterna, impreziositi ogni sera da spettacolari luci colorate che esaltano il fascino del colonnato.
Foligno
Informazioni Turistiche
Situata sulla via Flaminia – una delle principali strade che, proverbialmente, conducevano a Roma – l’antica Fulginium, oggi Foligno, è una città ricca di storia, cultura e tradizioni enogastronomiche che di sicuro merita una sosta, ideale per gratificare gli occhi, la mente e il palato.
Collocata a metà strada tra le più note Perugia e Assisi, è una meta interessante sotto tutti i punti di vista. La città, un tempo piccola, si allargò a più riprese grazie alla sua posizione di crocevia stradale e ferroviario, e si espanse in epoca moderna anche al di fuori del centro storico, in direzione delle pianure circostanti. La sua forma ovale, ormai persa nella ragnatela della periferia, è percepibile se la si guarda dalle colline che la circondano, scendendo da Montefalco o lungo la vallata del Menotre.
Viali alberati conducono dai quattro punti cardinali alle porte della città – porta Romana e porta Todi – unite dal tessuto ancora percepibile delle mura medioevali. Il fiume Topino lambisce quelle del versante nord, mentre un suo ramo interno attraversa la città in alcuni dei suoi angoli più caratteristici, dove un tempo erano attivi antichi opifici. A ridosso delle mura gli orti, al di là delle porte le piazze, intorno a cui si affacciano i monumenti più ragguardevoli: il Duomo, in stile neoclassico-barocco e dedicato al patrono della città; il palazzo Comunale, con l’inconfondibile aspetto di un edificio del XIII secolo; palazzo Trinci, con la sua magnifica scala gotica; il portale cinquecentesco di palazzo Orfini, dal nome del tipografo che stampò la prima edizione in lingua italiana della Divina Commedia. Dalle diverse piazze si diramano le direttrici principali, che tutte confluiscono verso il cuore pulsante del centro: piazza della Repubblica.
Foligno è oggi una vivace città commerciale, la terza più grande dell’Umbria con una popolazione di circa 60.000 abitanti.
Gastronomia
Vi si possono gustare i piatti tipici della cucina umbra: le zuppe di legumi, cicerchia in particolare; le bruschette condite con l’olio nuovo; le paste fatte a mano, come gli strangozzi e le pappardelle, insaporite da sughi di cacciagione o di tartufo; gli arrosti di agnello e la famosa coratella. Vanto del luogo anche le pizze al formaggio, con la loro versione dolce confezionata durante il periodo pasquale. Tra i dolci da non perdere la rocciata, simile allo strudel ma più ricca e golosa, ottima se annaffiata da un buon Sagrantino. Un prodotto di straordinaria rilevanza tipico della zona è infine la «patata rossa» di Colfiorito: un tubero dalla buccia rossastra, la cui polpa gialla dal gusto dolce e fragrante viene utilizzata per la preparazione di gnocchi oppure cotta sotto la brace.
Punti di interesse
Palazzo Trinci (XIV secolo), Cattedrale di San Feliciano (XII-XIX secolo), Abbazia benedettina di Sassovivo (XI secolo), Museo della Stampa (Palazzo Orfini, XVI-XVII secolo), Calamita Cosmica di Gino de Dominicis (Arte contemporanea, chiesa SS Trinità), Parco di Colfiorito (Area naturale protetta), Valle del Menotre (Pale e Rasiglia).