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planimetria
info tecniche
Percorso
Frazione a cronometro cittadina. Si parte da Monreale salendo fino alla Cattedrale (da segnalare un sottopasso/galleria di 20m) per poi affrontare la discesa molto veloce verso il Centro di Palermo. Al termine della discesa si svolta a sinistra (rilevamento cronometrico) e si inizia la seconda parte caratterizzata dalla presenza di lunghi tratti rettilinei raccordati con ampie curve. Altimetricamente la crono sale per 1 km circa, poi scende per 3 km e quindi si svolge o in pianura o in falsopiano (a volte a scendere altre a salire). Gli ultimi 2700m sono rettilinei lungo via della Libertà dove è posto l’arrivo.
Ultimi km
Ultimi chilometri pianeggianti praticamente rettilinei fino alla linea di arrivo. Retta di arrivo su asfalto, larghezza 7 m.
partenza / arrivo
ultimi km
crono tabella
info turistiche
Città di:
Monreale
Panoramica
Monreale ha una particolarità storica di grande importanza: quella di essere una città, ormai di ben 38.898 abitanti, sorta attorno all’immensa e meravigliosa Cattedrale. Il Duomo Normanno fu costruito da Guglielmo II a partire dal 1174 in territorio assolutamente deserto. Tutta la successiva evoluzione della città attraverso i secoli risentì di questa scelta, che fu dettata evidentemente da motivazioni politiche oltre che da una rivalità personale tra il re normanno Guglielmo II e l’arcivescovo inglese Gualtiero Offamilio.
La zona su cui costruire la cattedrale fu scelta con cura e finì per rispondere alle molte esigenze di Guglielmo, prime fra tutte il prestigio e la sicurezza. Il territorio preferito fu una zona collinare a Sud-Est di Palermo – che dista 8 chilometri – difesa alle spalle dalla mole del Monte Caputo (766 m.) e dominante la valle dell’Oreto e l’immenso e fertile agrumeto della Conca d’Oro, dove i re normanni avevano già costruito le loro ricche dimore e le torri difensive.
Attorno a questo nucleo nacque a successive ondate la città di Monreale. Gia alla fine del XII secolo un primo piccolo agglomerato si articola tra i due quartieri di Pozzillo e della Ciambra. Tra il ‘200 e ‘300 sorsero i quartieri della Carrubella, di San Vito e Tavola Rotonda. Tra il ‘500 e il ‘600 nasce il nuovo quartiere del Carmine. Il ‘600 è l’anno cruciale per la definitiva urbanizzazione di Monreale con la costruzione di alte mura e porte che cingono tutto il perimetro della città. Con il ‘700, infine, si conclude il periodo d’oro di Monreale.
Dati Generali
- Popolazione 40.000 abitanti c.a.
- Territorio 54.000 H
- Attività principale Turismo
- Distanza da Palermo 8 km. sud
- Distanza da Aeroporto Falcone-Borsellino 24 km. ovest
Gastronomia
Monreale eccelle anche per i suoi vigneti, frutteti, oliveti e foreste rigogliose. Nota la produzione dei vini : Insolia, Grillo, Catarratto, Nero d’Avola, Perricone, dell’ olio DOP Extra Vergine di Oliva Val di Mazzara. Un prodotto che detiene il primato del gusto è il Pane di Monreale; cotto rigorosamente a legna, è in grado di mantenere un sapore e un profumo inimitabili. garanzia di bontà, fragranza e lunga conservazione. Negli stessi forni in cui viene cotto il pane si producono i biscotti monrealesi a forma di “S e i biscotti oblunghi ripieni di marmellata di cotogne e di cedri canditi , spennellati di zucchero glassato inventati dalle suore di San Castrense e lo sfincione, impastato con farine antiche siciliane e condito con formaggio tipico Cacio Cavallo, pomodoro e cipolla.
Entrano a pieno titolo nei presidi di slow food, le susine Sanacore e Ariddu di Core, dalla dolcissima polpa e dal gusto intenso che vengono conservate in treccia di carta sottile dagli abili coltivatori. Entrambe le varietà sono delicatissime e insieme agli agrumi costituiscono una delle prelibatezze del territorio.
Punti d'interesse
Monreale è la ventunesima città più popolata della Sicilia e fa parte dell’Area Metropolitana di Palermo. Distante dal capoluogo solo 8 km, con i suoi 529 km² è il sesto comune d’Italia per estensione territoriale ; infatti il suo territorio circonda interamente quelli di San Giuseppe Jato e San Cipirello e un’enclave più piccola è invece Ficuzza, frazione di Corleone.
Monreale ha una particolarità storica di grande importanza: quella di essere una città, ormai di ben 40.000 abitanti, sorta attorno all’immenso e meraviglioso Duomo Normanno, costruito nel 1174 da Guglielmo II° e dal 2015 dichiarato dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”, facente parte del circuito Arabo-Normanno- Palermo e le Cattedrali di Cefalù e Monreale.
Abbellita da antiche chiese sparse nel territorio, Monreale vanta di numerosi monumenti quali: il Chiostro dei Benedettini, il Complesso Guglielmo II, le numerose Fontane artistiche come la Fontana del Pescatore, eseguita dal Marabitti e la Fontana del Drago che con i suoi putti di marmo richiama le opere in stucco di Giacomo Serpotta presenti anche nella Chiesa di San Castrense, patrono del paese, il Palazzo di Città e l’ Abbazia Benedettina di San Martino delle Scale. Le sue attività più tradizionali e caratterizzanti sono quelle dell’arte del mosaico e della ceramica.
Tra le manifestazioni più importanti che caratterizzano la cultura e il folklore monrealese: la rassegna internazionale di Musica Sacra, la Festa del Santissimo Crocifisso, l’Infiorata e l’Estate Monrealese.
Palermo
Panoramica
Capoluogo della Sicilia e quinto comune italiano per popolazione (con i suoi 668.405 abitanti), Palermo ha un’estensione territoriale di 160,59 Km2, adagiata sulla pianura della “Conca d’oro”, tra Monte Pellegrino e Monte Grifone. Centro storico-culturale del Mediterraneo è sempre stata ed è ancora oggi, uno dei punti nodali del Mediterraneo.
La divisione storica della città in 4 mandamenti, che si dipartono dall’incrocio degli assi viari principali “Corso Vittorio Emanuele- già antico Cassaro- e via Maqueda” caratterizza ancora oggi il centro storico cittadino e il suo assetto urbanistico.
Il Centro storico è uno dei più grandi d’Europa ed ha un ricco e vario patrimonio artistico monumentale prodotto da dodici diverse dominazioni.
Le ville storiche, il parco della Favorita, la riserve di Monte Pellegrino e di Capo Gallo, il prato del “Foro Italico” costituiscono il polmone verde della città, fruibile da tutti per attività all’aperto.
La città ha un importante porto commerciale e accoglie anche le navi da Crociera.
L’aeroporto Falcone-Borsellino di Punta Raisi, scalo nazionale e internazionale, dista circa 24 Km.
Palermo fu fondata nel VII secolo a. C. dai Fenici che la denominarono Ziz (il fiore).
Il nome della città, di origine greca, diviene, con la conquista romana ( 253 a. C.) “παν-όρμος” ossia “tutto porto”, per il grande approdo naturale del suo golfo.
Nel VI secolo d. C. e fino al IX secolo, la città conoscerà il dominio bizantino, che imprime un retaggio capace di influenzare l’arte del periodo arabo-normanno successivo.
Un periodo di convivenza pacifica tra fedeli cristiani, ebrei e musulmani. Tale convivenza verrà garantita anche sotto la dominazione normanna.
In particolare, Ruggero II d’Altavilla mantenne nel regno una completa tolleranza per tutte le fedi, razze e lingue e fu servito da uomini di ogni nazionalità e creò un proprio stile architettonico che racchiudeva tre diversi modelli stilistici: romanico, bizantino e arabo.
La dinastia normanna lasciò a Palermo un patrimonio storico monumentale, oggi riconosciuto patrimonio dell’Umanità.
Ai Normanni succedettero, gli Svevi e gli Angioini, e, nel XV secolo, sotto il dominio spagnolo l’assetto urbanistico della città mutò con l’apertura di via Maqueda,la fortificazione delle mura e la costruzione di palazzi nobiliari e chiese di assoluto rilievo, quali Santa Maria dello Spasimo, oltre alla pregevole piazza dei Quattro Canti.
Dopo la reggenza spagnola si susseguiranno le brevi dominazioni dei Savoia (1713-1718) e dell’Austria (17201735) fino al regno borbonico, che terminò nel 1860 con l’unificazione italiana.
A cavallo tra Ottocento e Novecento, Palermo conobbe un elevato dinamismo artistico e culturale. A quest’epoca risale la costruzione del Teatro Massimo (1891) e del Politeama (1892), nonché lo sviluppo dello stile Liberty nei primi vent’anni del Novecento.
Gastronomia
La cucina siciliana è conosciuta in tutto il mondo e a Palermo, in particolare, risente delle culture e dominazioni che si sono avvicendate nei secoli.
I prodotti del mare sono sempre presenti nei menu dei ristoranti cittadini.
Rinomati anche i dolci: la cassata, il cannolo, le iris, i cartocci, il gelato, da gustare con le brioches, i buccellati di fichi e la frutta di martorana.
Ma la vera specialità è la rosticceria che arricchisce e rende unico lo “street food” palermitano, con i suoi “pezzi” forti: il panino con le panelle, con le crocchè, con la milza, le arancine, le stigliole, lo sfincione, il calzone fritto.
Per visitare rinomate cantine siciliane bisogna allontanarsi un po’ dalla città e recarsi a Monreale, a Marsala, a Castelbuono.
Ma anche in città non manca l’occasione di degustare ottimi vini e la prelibata Malvasia delle isole Eolie o il Passito di Pantelleria.
Inoltre le campagne vicine offrono la possibilità di assaggiare l’olio dei vecchi frantoi sul pane realizzato con gli antichi grani siciliani (Tumminia, Perciasacchi, Russello e Timilia).
Punti di interesse
Con il riconoscimento Unesco dell’itinerario Arabo Normanno, avvenuto nel 2015, Palermo diviene meta di un flusso turistico eccezionale.
Oltre ai sette monumenti patrimonio dell’Umanità: ll Palazzo Reale con la Cappella Palatina, la chiesa di San Giovanni degli Eremiti, la Cattedrale, la chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio (conosciuta come la Martorana), San Cataldo, il Palazzo della Zisa e Ponte dell’Ammiraglio, la città vanta numerose chiese e oratori barocchi, Dimore nobiliari, Ville storiche, Borgate Marinare.
I Mercati storici di Ballarò, del Capo e della Vucciria sono luoghi di attrazione non solo per le allettanti mercanzie che vengono offerte ma anche per l’animazione culturale che li vivacizza.
Opere di street art hanno modificato l’aspetto di quartieri degradati e artisti di strada si esibiscono nelle numerose vie e piazze pedonalizzate del Centro città.
Il “Festino di Santa Rosalia”, patrona della città, ricorre il 15 luglio, E’ un rito religioso e di folklore popolare che attrae migliaia di visitatori.