09/05/2025
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Tappa mista con finale impegnativo che farà uscire allo scoperto fin dall’inizio i capitani. Avvicinamento dalla costa verso l’interno per approcciare la zona della capitale dal valico di Gracen con un circuito finale che presenta la doppia scalata di Surrel con pendenze in doppia cifra nella prima parte.
10/05/2025
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Cronometro per specialisti. Prevedibili medie abbastanza alte data la configurazione delle strade molto veloci intervallate solo da svolte a U o curve a gomito che obbligheranno a rilanciare spesso la velocità. In centro tappa breve salita prima di entrare nel finale.
11/05/2025
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Tappa mista che presenta nei prima tre quarti numerosi saliscendi, oltre a due salite significative con pendenze a volte elevate di cui la seconda di oltre 10 km sopra i 1000 m. Discesa lunghissima fino a Valona per un arrivo probabilmente in volata ristretta.
13/05/2025
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Tappa adatta ai velocisti che affronteranno una sola piccola asperità all’inizio seguita da stradoni rettilinei velocissimi intervallati solo dagli abitati incontrati lungo la strada. Circuito finale e volata di gruppo.
14/05/2025
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Terza tappa per ruote veloci, ma che dovranno conquistarsi la volata. In passato, infatti, a Matera la volata è stata ristretta, ma sempre vinta da sprinter puri. Prima parte veloce sulla costa del Metaponto e quindi direzione interno con diverse salite fino al vialone finale sempre in ascesa.
15/05/2025
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Arrivo a Napoli con volata di gruppo. Lunga tappa attraverso l’alta Basilicata e l’Irpinia prima di arrivare nella zona di Napoli contornare il Vesuvio e la zona a nord della città e poi puntare diritti verso il golfo e via Caracciolo.
16/05/2025
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Primo arrivo in salita e tappone appenninico. Breve e molto intenso con numerose salite. Roccaraso da affrontare in partenza e dopo la lunga discesa dal Pian delle Cinque Miglia fino a Sulmona si scalano Monte Urano e Vado della Forcella sul Monte Sirente. Ancora saliscendi e salita finale dall’abitato di Tagliacozzo a Marsia con gli ultimi 3 km sempre con pendenze in doppia cifra.
17/05/2025
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Tappone appenninico di grande dislivello (3700 m). Non c’è praticamente pianura una volta lasciata la costa adriatica. Si percorrono strade spesso impegnate dalla Tirreno Adriatico scalando in sequenza Sassotetto (valico di Santa Maria Maddalena), Montelago, Castel Santa Maria e Gagliole. Da prevedere l’arrivo di gruppetti selezionati.
18/05/2025
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Tappa degli sterrati che ripropone nel finale gran parte della Strade Bianche (la Classica del Nord più a Sud d’Europa). Dopo l’avvicinamento al Senese si affrontano 5 tratti di sterrato resi famosi dalla Strade Bianche per un totale di 29.5 km. In successione sono: Pieve a Salti (8.0 km), Serravalle (9.3 km), San Martino in Grania (9.3 km), Monteaperti (0.6 km), Colle Pinzuto (2.3 km). Ingresso a Siena da Fontebranda con il Muro di Santa Caterina prima di entrare in piazza del Campo.
20/05/2025
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Crono molto veloce con una piccola salitella intermedia (non classificata GPM). Si ripercorre approssimativamente la crono del 1977 vinta da Knudsen. Partenza con mezzo giro delle Mura di Lucca (come fu nel prologo del 1984) e poi si prende la direzione Pisa attraverso il Foro di San Giuliano e la stessa San Giuliano Terme. Si costeggia l’acquedotto Mediceo per arrivare all’Arno e infine all’arrivo accanto alla torre pendente in Piazza dei Miracoli.
21/05/2025
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Tappa dura da metà in poi. Da Viareggio si risale la Garfagnana passando da Barga e Castelnuovo. Da lì la “musica” cambia. Si scala dopo 25 anni dall’ultima apparizione, San Pellegrino in Alpe con i suoi tratti al 20%. Lunghissima discesa serpeggiante nei boschi dell’appennino fino a Cerredolo dove si affronta la salita di Toano e infine a 10 km dall’arrivo si scala la salita della Pietra di Bismantova simbolo della città di arrivo.
22/05/2025
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Volata di gruppo nel pieno della Pianura Padana. Si parte con un circuito lungo le strade dei Castelli Matildici per poi sfogare in pianura. Dopo un primo passaggio da Viadana si effettua un circuito che coinvolge anche Sabbioneta.
23/05/2025
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Tappa perfettamente piatta (o quasi) fino al primo passaggio sull’arrivo. Da Rovigo a Vicenza c’è solo la breve interruzione di Castelnuovo sui Colli Euganei. A Vicenza dal primo passaggio sul Monte Berico si effettuano due giri di un circuito impegnativo via Pilla e il monte Berico stesso fino all’arrivo sul muro che vide trionfare Gilbert nel 2015.
24/05/2025
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Tappa pianeggiante attraverso la pianura veneta e la bassa Friulana. Dopo Cormons si affrontano i saliscendi del Collio (Brda in sloveno) e due giri del circuito che collega le due città di Nova Gorica e Gorizia con il dente di Saver a fare da asperità finale prima di una volata abbastanza nutrita.
25/05/2025
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Tappa di montagna “prealpina” che propone alcune salite “dimenticate” nel percorso dei tempi recenti. Da Fiume Veneto si passa da San Martino Colle Umberto in omaggio a Bottecchia nell’anno del centenario del suo secondo Tour vinto. Da Romano d’Ezzelino salita al Monte Grappa dalla storica Strada Cadorna (sempre percorsa in discesa negli ultimi 15 anni). Discesa su Feltre e poi scalata all’Altopiano dei Sette Comuni da Enego fino poi all’arrivo di Asiago.
27/05/2025
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Tappa molto dura con il maggior dislivello del Giro (quasi 5000 m) certamente tra quelle decisive per la classifica finale. Dopo la Partenza da Villa Contarini a Piazzola sul Brenta si entra in Trentino dalla Val d’Astico attraverso il Valico della Fricca da dove non ci sarà un metro di respiro concatenando una sequenza di salite e discese con La Fricca, Candriai (prima metà del Bondone), Vigo Cavedine, il durissimo Santa Barbara (o Monte Velo) e la salita finale fino a San Valentino da Brentonico.
28/05/2025
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Tappa per le fughe e per azioni di “resistenza”. Le salite principali, tra cui il Mortirolo sono abbastanza lontane dall’arrivo, ma il finale è sempre in salita, seppure non dura, tale che una piccola defaillance potrebbe procurare anche distacchi importanti.
29/05/2025
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Tappa di “riposo” con la probabile volata finale, l’ultima prima di Roma. Dopo una partenza piana e la salita pedalabile di Colle Balisio si affrontano alcuni must degli amatori dell’area a Nord di Milano come il Colle Brianza (culmine a Ravellino) e la Sirtori. Ultimi 50 km perfettamente piatti con il veloce circuito finale di 12.5 km da percorrere due volte.
30/05/2025
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Tappone alpino. Scalata la Serra dopo Biella e percorso un breve tratto della valle della Dora Baltea si scalano in successione tre salite da 16 km ciascuna con pendenze anche notevoli. Col Tzecore (fino 15%), Col Saint-Pantaléon e Col de Joux. Discesa su Brusson e ultima salita che termina a 5 km dall’arrivo di Champoluc (Ayas).
31/05/2025
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Tappa decisiva del Giro in caso i distacchi non siano particolarmente elevati. Si ripercorre gran parte della cavalcata solitaria di Chris Froome al Giro 2018. Avvicinamento dalla Valle d’Aosta alle valli di Lanzo. Scalata del Colle del Lys come antipasto del Colle delle Finestre, la Cima Coppi con i suoi 8 km di sterrato al 9%. Breve discesa e salita finale a Sestriere.
01/06/2025
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Tappa passerella finale molto simile a quella degli scorsi anni con un primo avanti-indietro fino al litorale per poi coprire alcuni giri del circuito cittadino.
Durazzo (Durrës) – Tirana (Tiranë)
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Tappa mista con finale impegnativo che farà uscire allo scoperto fin dall’inizio i capitani. Avvicinamento dalla costa verso l’interno per approcciare la zona della capitale dal valico di Gracen con un circuito finale che presenta la doppia scalata di Surrel con pendenze in doppia cifra nella prima parte.
Tirana (Tiranë) – Tirana (Tiranë) TUDOR ITT
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Cronometro per specialisti. Prevedibili medie abbastanza alte data la configurazione delle strade molto veloci intervallate solo da svolte a U o curve a gomito che obbligheranno a rilanciare spesso la velocità. In centro tappa breve salita prima di entrare nel finale.
Valona (Vlorë) – Valona (Vlorë)
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Tappa mista che presenta nei prima tre quarti numerosi saliscendi, oltre a due salite significative con pendenze a volte elevate di cui la seconda di oltre 10 km sopra i 1000 m. Discesa lunghissima fino a Valona per un arrivo probabilmente in volata ristretta.
Alberobello (Pietramadre) – Lecce
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Tappa adatta ai velocisti che affronteranno una sola piccola asperità all’inizio seguita da stradoni rettilinei velocissimi intervallati solo dagli abitati incontrati lungo la strada. Circuito finale e volata di gruppo.
Ceglie Messapica – Matera
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Terza tappa per ruote veloci, ma che dovranno conquistarsi la volata. In passato, infatti, a Matera la volata è stata ristretta, ma sempre vinta da sprinter puri. Prima parte veloce sulla costa del Metaponto e quindi direzione interno con diverse salite fino al vialone finale sempre in ascesa.
Potenza – Napoli
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Arrivo a Napoli con volata di gruppo. Lunga tappa attraverso l’alta Basilicata e l’Irpinia prima di arrivare nella zona di Napoli contornare il Vesuvio e la zona a nord della città e poi puntare diritti verso il golfo e via Caracciolo.
Castel di Sangro – Tagliacozzo
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Primo arrivo in salita e tappone appenninico. Breve e molto intenso con numerose salite. Roccaraso da affrontare in partenza e dopo la lunga discesa dal Pian delle Cinque Miglia fino a Sulmona si scalano Monte Urano e Vado della Forcella sul Monte Sirente. Ancora saliscendi e salita finale dall’abitato di Tagliacozzo a Marsia con gli ultimi 3 km sempre con pendenze in doppia cifra.
Giulianova – Castelraimondo
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Tappone appenninico di grande dislivello (3700 m). Non c’è praticamente pianura una volta lasciata la costa adriatica. Si percorrono strade spesso impegnate dalla Tirreno Adriatico scalando in sequenza Sassotetto (valico di Santa Maria Maddalena), Montelago, Castel Santa Maria e Gagliole. Da prevedere l’arrivo di gruppetti selezionati.
Gubbio – Siena
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Tappa degli sterrati che ripropone nel finale gran parte della Strade Bianche (la Classica del Nord più a Sud d’Europa). Dopo l’avvicinamento al Senese si affrontano 5 tratti di sterrato resi famosi dalla Strade Bianche per un totale di 29.5 km. In successione sono: Pieve a Salti (8.0 km), Serravalle (9.3 km), San Martino in Grania (9.3 km), Monteaperti (0.6 km), Colle Pinzuto (2.3 km). Ingresso a Siena da Fontebranda con il Muro di Santa Caterina prima di entrare in piazza del Campo.
Lucca – Pisa TUDOR ITT
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Crono molto veloce con una piccola salitella intermedia (non classificata GPM). Si ripercorre approssimativamente la crono del 1977 vinta da Knudsen. Partenza con mezzo giro delle Mura di Lucca (come fu nel prologo del 1984) e poi si prende la direzione Pisa attraverso il Foro di San Giuliano e la stessa San Giuliano Terme. Si costeggia l’acquedotto Mediceo per arrivare all’Arno e infine all’arrivo accanto alla torre pendente in Piazza dei Miracoli.
Viareggio – Castelnovo ne' Monti
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Tappa dura da metà in poi. Da Viareggio si risale la Garfagnana passando da Barga e Castelnuovo. Da lì la “musica” cambia. Si scala dopo 25 anni dall’ultima apparizione, San Pellegrino in Alpe con i suoi tratti al 20%. Lunghissima discesa serpeggiante nei boschi dell’appennino fino a Cerredolo dove si affronta la salita di Toano e infine a 10 km dall’arrivo si scala la salita della Pietra di Bismantova simbolo della città di arrivo.
Modena – Viadana (Oglio-Po)
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Volata di gruppo nel pieno della Pianura Padana. Si parte con un circuito lungo le strade dei Castelli Matildici per poi sfogare in pianura. Dopo un primo passaggio da Viadana si effettua un circuito che coinvolge anche Sabbioneta.
Rovigo – Vicenza
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info tecniche
Tappa perfettamente piatta (o quasi) fino al primo passaggio sull’arrivo. Da Rovigo a Vicenza c’è solo la breve interruzione di Castelnuovo sui Colli Euganei. A Vicenza dal primo passaggio sul Monte Berico si effettuano due giri di un circuito impegnativo via Pilla e il monte Berico stesso fino all’arrivo sul muro che vide trionfare Gilbert nel 2015.
Treviso – Nova Gorica/Gorizia
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Tappa pianeggiante attraverso la pianura veneta e la bassa Friulana. Dopo Cormons si affrontano i saliscendi del Collio (Brda in sloveno) e due giri del circuito che collega le due città di Nova Gorica e Gorizia con il dente di Saver a fare da asperità finale prima di una volata abbastanza nutrita.
Fiume Veneto – Asiago
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info tecniche
Tappa di montagna “prealpina” che propone alcune salite “dimenticate” nel percorso dei tempi recenti. Da Fiume Veneto si passa da San Martino Colle Umberto in omaggio a Bottecchia nell’anno del centenario del suo secondo Tour vinto. Da Romano d’Ezzelino salita al Monte Grappa dalla storica Strada Cadorna (sempre percorsa in discesa negli ultimi 15 anni). Discesa su Feltre e poi scalata all’Altopiano dei Sette Comuni da Enego fino poi all’arrivo di Asiago.
Piazzola sul Brenta – San Valentino (Brentonico)
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Tappa molto dura con il maggior dislivello del Giro (quasi 5000 m) certamente tra quelle decisive per la classifica finale. Dopo la Partenza da Villa Contarini a Piazzola sul Brenta si entra in Trentino dalla Val d’Astico attraverso il Valico della Fricca da dove non ci sarà un metro di respiro concatenando una sequenza di salite e discese con La Fricca, Candriai (prima metà del Bondone), Vigo Cavedine, il durissimo Santa Barbara (o Monte Velo) e la salita finale fino a San Valentino da Brentonico.
San Michele all'Adige (Fondazione Edmund Mach) – Bormio
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Tappa per le fughe e per azioni di “resistenza”. Le salite principali, tra cui il Mortirolo sono abbastanza lontane dall’arrivo, ma il finale è sempre in salita, seppure non dura, tale che una piccola defaillance potrebbe procurare anche distacchi importanti.
Morbegno – Cesano Maderno
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Tappa di “riposo” con la probabile volata finale, l’ultima prima di Roma. Dopo una partenza piana e la salita pedalabile di Colle Balisio si affrontano alcuni must degli amatori dell’area a Nord di Milano come il Colle Brianza (culmine a Ravellino) e la Sirtori. Ultimi 50 km perfettamente piatti con il veloce circuito finale di 12.5 km da percorrere due volte.
Biella – Champoluc
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Tappone alpino. Scalata la Serra dopo Biella e percorso un breve tratto della valle della Dora Baltea si scalano in successione tre salite da 16 km ciascuna con pendenze anche notevoli. Col Tzecore (fino 15%), Col Saint-Pantaléon e Col de Joux. Discesa su Brusson e ultima salita che termina a 5 km dall’arrivo di Champoluc (Ayas).
Verrès – Sestrière (Vialattea)
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Tappa decisiva del Giro in caso i distacchi non siano particolarmente elevati. Si ripercorre gran parte della cavalcata solitaria di Chris Froome al Giro 2018. Avvicinamento dalla Valle d’Aosta alle valli di Lanzo. Scalata del Colle del Lys come antipasto del Colle delle Finestre, la Cima Coppi con i suoi 8 km di sterrato al 9%. Breve discesa e salita finale a Sestriere.
Roma – Roma
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Tappa passerella finale molto simile a quella degli scorsi anni con un primo avanti-indietro fino al litorale per poi coprire alcuni giri del circuito cittadino.